domenica 2 dicembre 2012

La corsia del disonore

Appena rientrato da una scorribanda giornaliera di cui circa 7h trascorse alla guida in autostrada, ho deciso di riprendere le pubblicazioni su questo blog riportando un mio articolo già pubblicato sul sito e riguardante la cattiva abitudine di molti utenti autostradali di snobbare la corsia di marcia più a destra anche quando è del tutto sgombra, causando di conseguenza un immotivato ingolfamento della viabilità.
Buona lettura.
 

Il sorpasso a destra come figura retorica
 
Trovandomi spesso a viaggiare in autostrade a tre corsie per senso di marcia, mi trovo a constatare mio malgrado che, a parte la totalità dei camionisti "over 35q.li" (almeno di quelli italiani), ben pochi altri utenti usano correttamente o sanno come va usata la sede stradale.
Eppure l'articolo 143 del Codice della Strada parla chiaro, imponendo a tutti gli utenti più o meno veloci, più o meno "dotati" in termini di massa complessiva, di utilizzare la corsia libera più a destra prevedendo una sanzione attualmente fino a 155€ accompagnata da una decurtazione di 4 punti dalla patente.
Da notare che in origine, prima del proliferare delle strade a più di una corsia per senso di marcia, l'articolo prevedeva l'obbligo di tenere addirittura il margine destro della corsia a disposizione, non solo della carreggiata.
Ma anche utilizzando il semplice buon senso, che dovrebbe prescindere dalle imposizioni di legge, è chiaro che l'inosservanza di tale norma può portare solo ad un pericoloso caos che per di più rallenta il flusso del traffico, trasformando la corsia di centro in una corsia di "marcia normale" per veicoli leggeri anche quando la corsia di destra è libera: in tal modo, e questo si verifica soprattutto durante i week-end quando il traffico pesante è fortemente ridotto, si creano delle congestioni nelle due corsie di sinistra nonostante quella di destra sia praticamente libera. In tali casi, si può assistere ai comportamenti più disparati:
  • c'è chi - e sembra si tratti della maggioranza - si piazza irremovibile nella corsia di centro e pretende di marciare a velocità significativamente inferiori a quelle massime concesse e soprattutto a quelle MEDIE DEL FLUSSO VEICOLARE, costituendo un intralcio per chi ha tutto il diritto di marciare a velocità superiori e soprattutto di trovare le corsie di sinistra libere (almeno ogni tanto...) per il sorpasso. Tra questi, molti sembrano procedere in uno stato di tipo ipnotico, certamente favorito dalla marcia disimpegnata a velocità costante, da cui alcuni sembrano risvegliarsi incazzati e strombazzanti quando si vedono sopravanzati dal lato destro, e non se ne comprende il motivo. Da notare che molti incidenti sono originati dalla differenza di velocità che esiste tra veicoli che percorrono lo stesso senso di marcia: non a caso, in Paesi come gli USA, forse più esperti di noi sotto l'aspetto della gestione del traffico, vengono multati anche gli automobilisti troppo lenti, rei - giustamente - non solo di rallentare il potenziale di drenaggio della strada ma anche di aumentarne il rischio di percorrenza.
  • altri subiscono la sindrome del gregge in cui, nel caos in cui si trovano, si sentono autorizzati a violare le norme del Codice solo perché attorno a loro lo fanno tutti e non vogliono sentirsi "più scemi" degli altri. Tali elementi non usano MAI l'indicatore di direzione per cambiare corsia e per avanzare s'infilano praticamente senza precauzioni in ogni spazio disponibile.
  • altri ancora pretendono di dettare la legge del più forte, anzi del più potente in termini di cavalli motore, a suon di lampeggi, strombazzate e staccatone [per chi non è del mestiere: "frenate violente eseguite all'ultimo momento" - N.d.R.] sulla corsia di estrema sinistra che imboccano non appena entrati in autostrada ed abbandonano solo per uscirne: questi "estremisti di sinistra" risultano perfino più fastidiosi - anche se non altrettanto pericolosi - degli stacanovisti della corsia centrale, che forse considerano quella di destra come la corsia del disonore.
In tutto questo c'è anche chi, come me, rispettoso del Codice ma anche del buon senso che dovrebbe governare tutte le vicende umane, cerca di procedere sulla corsia più libera a destra nei limiti di velocità imposti dal Codice. E se marciando a 130Km/h sulla corsia di destra si finisce per sopravanzare qualcuno, questo non può essere certo considerato "sorpasso a destra" ma tutt'al più e più razionalmente "retrocessione a sinistra", peraltro non sanzionata né prevista dal Codice Stradale... .
Da questo ne deriva che il sorpasso a destra come violazione non può esistere a sé stante ma risulta conseguenza diretta della violazione del citato articolo 143: del resto anche la semplice logica suggerisce che non può esistere nessun sorpasso a destra se chi precede non lascia sufficiente spazio alla sua destra. Non essendo configurabile quindi come violazione del Codice, non rimane che considerarlo come una figura retorica da utilizzare più per descrivere quello che accade in pista che quello che può verificarsi su strada.