giovedì 14 luglio 2011

Campi estivi elettromagnetici

Estate a Castellabate, uno dei segnali catatteristici di questo periodo in cui la popolazione del Comune decuplica o quasi è il periodico sovraccarico delle linee telefoniche cellulari.
Quest'anno poi, ci si è messo anche il turismo cinematografico per esasperare il problema.
In queste occasioni, invece di chiedersi come facevano quando i cellulari non esistevano o di limitare le comunicazioni ai casi veramente importanti, la gente della strada non trova di meglio che inveire e lamentarsi contro i fornitori del (mancato) servizio.
Con un piccolo sforzo di memoria (in fondo, bisogna avere meno di 20anni per non poter immaginare com'era il mondo senza cellulari) potremmo  ricordarci che no era poi un gran problema quello di non poter telefonare quando e dove ci aggradava per il semplice fatto che non era possibile farlo: la fregatura delle comodità è che ci si abitua tanto ad esse fino a non poterne più fare a meno.
Essendo più scomodo comunicare a distanza, anche perché nessuno di noi passava la giornata a portata di telefono solo per poter essere reperito IN QUALSIASI MOMENTO, quando ci apprestavamo a fare una telefonata, il suo presupposto era per lo più quello di COMUNICARE INFORMAZIONE e molto meno quello di riempire la giornata o, peggio, darsi un contegno in mezzo alla gente (una volta si prendeva a fumare solo per questo).
Orecchiando invontariamente ma inevitabilmente le telefonate da cellulari - private in teoria ma pubbliche all'atto pratico - ci si accorge che la stragrande maggioranza di esse (e non solo quelle effettuate da ragazzine...) sono del tutto inutili e se "urlate" senza ritegno servono solo a comunicare A CHI NON E' AL TELEFONO, quanto si è fichi per quello che si fa, quello che si ha e le persone socialmente significative che si frequentano.
Ieri sera, ho notato un gruppo di - immagino - minorenni o poco più che nella penombra della sera che si erano raggruppati sulla banchina diventata ormai famosa per essere utilizzata più dai fotografi da matrimonio e dalle troupe di ripresa cinematografica che dai marinai...
Alcuni di loro erano già a sedere mentre altri arrivavano e se ne andavano ma il fattore che li accomunava era quello di avere quasi tuti in mano un I-pod o come diavolo si chiama acceso!
Chi non lo aveva (acceso) era intento a fissare lo schermo più vicino sul quale - immagino - scorrevano immagini interessantissime più della bellezza di essere giovani d'estate al mare in mezzo agli amici... .
In pratica, l'utilizzo che si fa di questi apparecchi ed anche dei semplici cellulari, va ben oltre la mera possibilità di comunicare a distanza: per chi ne dipende psicologicamente, sono diventati un avere indispensabile per non essere emarginati dal gruppo.
E se riuscite a carpire ciò che pensano veramente i giovani di oggi, è questa la loro paura più grande.
A distanza, il brillare dei numerosi schermi accesi aveva attratto la mia attenzione e mi aveva incuriosito.
Ora, dopo che la pericolosità per la salute dei campi emessi dalla telefonia mobile è stata riconosciuta anche a livello ufficiale e già si emettono le prime sentenze che riconoscono malattie professionali da esposizione a campi elettromagnetici, riporto un articolo pubblicato sull'impagabile blog scienzamarcia che riguarda una vicenda che sta avendo luogo in Gran Bretagna ma potrebbe verificarsi pari pari anche da noi.
La lettura dell'articolo che segue e di tutti i link suggeriti dovrebbe farci pensare e ripensare ogni volta che veniamo a sapere dell'istallazione di una nuova "cella" emittente radiocellulare nella nostra zona, già più che satura di radiazioni elettromagnetiche.
Ricordo con l'occasione che le radiazioni sono tutte nocive, anche quelle di una "innocua" stazione radiofonica: molti ricorderanno i morti e le patologie non solo tumorali che hanno sulla coscienza (ammesso che ne abbiano una) i gestori di Radio Vaticana: una vicenda del tutto simile a quella inglese oggetto del seguente articolo.

Qui di seguito la traduzione dei passaggi più salienti dell'articolo 14 die of cancer in seven years living next to phone mast with highest radiation levels in UK di Rebecca Camber, pubblicato il 23 giugno 2008 sull'edizione on line del famoso quotidiano britannico daily mail.

14 morti per cancro in sette anni fra le persone che vivevano vicino ad una torre per le antenne dei cellulari coi più alti livelli di radiazione nella Gran Bretagna

Sono morte di cancro quattordici persone che vivevano nel raggio di un miglio da una torre di antenne per la telefonia celulare che emette uno dei più alti livelli di radiazione di tutta la nazione.

(...)

Altri 20 residenti hanno sviluppato tumori negli ultimi 7 anni, ma sono sopravvissuti.

Coloro che vivono all'ombra di tale torre hanno iniziato una campagna per la sua rimozione, affermando che essa ha causato un focolaio di casi di canrco. L'Agenzia per la Protezione della Salute (Health Protection Agency) sta investigando.

Genitori preoccupati rifiutano di portare i propri figli ai campi da gioco che si trovano vicini alla zona della torre per paura di causare danni alla loro salute.

La torre è stata eretta nel 1995 sopra una torre per l'acqua in disuso a Kingswinford, vicino a Dudley, nel West Midlands.

Ma gli attivisti affermano che i problemi di salute sono iniziati tra i 700 residenti del quartiere quando ulteriori antenne e dischi furono aggiunti nel 2001.


Essa [la torre] serve 4 operatori di telefonia mobile.

Esperti dell'azienda per il controllo delle comunicazioni Ofcom, che hanno condotto dei test sulla torre, affermano che essa emette i livelli di radiazioni più alti rispetto a qualsiasi altro sito controllato in Inghilterra quest'anno.

Tuttavia, la radiazione era sempre entro le normative Britanniche per la sicurezza.


Wendy Baggott [foto sopra] 52 anni, che guida un gruppo di protesta contro la torre la quale si trova a 200 metri dalla sua casa, dice: 'La senti come una presenza minacciosa che si estende su tutto il vicinato'. 
'Negli ultimi sette anni ci sono state 14 morti per cancro in quest'area. Quattro di esse sono avvenute in questa strada. Viene colpito il benessere di tutta la comunità.'

La pensionata [Wendy Baggott], ex revisore clinico [clinical auditor] del Sistema Sanitario Nazionale (NHS, National Health Service), il cui marito Clive ha contratto due volte un tumore alla pelle ha detto: 'E' una grossa preoccupazione per noi il fatto che ci sia un'area di gioco per i bambini così vicina ad essa [la torre].

'I genitori e nonni di questa zona non lasciano che i loro bambini vadano là perché sono hanno il terrore che possano sviluppare un cancro..'
(...)

* Le torri dei ripetitori per i cellulari emettono circa 10 volte la quantità di radiazione emessa da un forno a micro-onde

* Le onde radio che provengono dalla torre penetrano più di un pollice [>25mm; N.d.R.] nei tessuti del corpo

* Le radiazioni emesse da un telefono cellulare tenuto contro la testa giungono al cervello più potenti di quelle emesse da una torre

* Nel 2000, un rapporto redatto su incarico del Governo ha concluso che non c'è nessun legame definito tra le torri e le malattie

* Ci sono 51.000 torri per i cellulari nella Gran Bretagna


approfondimenti: