
Il filmato in cui parla dell'incredibile messa al bando
planetaria di... una pianta, risale ad un spettacolo inscenato a Genova nel 1997
ma, finché permarrà questo inconcepibile divieto, rimarrà sempre
d'attualità.
E d'attualità lo è certamente oggi in quanto ormai tutto il
mondo "occidentale" (tranne i suoi governanti) s'è accorto che è ora di rivedere
tutte le nostre politiche industriali ed energetiche.
Il genio industriale di Henry Ford, che era americano e non europeo come sostiene Grillo, gli permise nel 1941, un periodo di guerra in cui i derivati del petrolio erano più preziosi che mai, di concepire una vettura sganciata dalla logica dei combustibili fossili, alimentata com'era ad etanolo di soia e poi della più conveniente canapa (e non ad olio come sostiene qualche sito, perciò era mossa da un motore a ciclo Otto e non Diesel).
Non solo: la stessa carrozzeria ("body" = corpo)
dell'avveniristica vettura e tutti i rivestimenti interni erano realizzati in
fibra di canapa, a parità di peso più resistente dell'acciaio.
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La Hemp Body Car del 1941
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Un'altra (imperdonabile?) inesattezza pronunciata da Grillo nel
video è che la mitica Hemp Body Car fosse denominata "modello
T". In realtà, la model T fu la vettura più prodotta al mondo a partire
dal 1908 fino al '27 anno in cui uscì definitivamente di produzione e che quindi
non aveva nulla a che vedere con la Hemp Car.-
La T, a differenza di quanto sostengono inoltre alcuni siti, non aveva parti in canapa ed era alimentata a benzina.
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articolo già pubblicato su heymotard.it
a questa pagina più completa di notizie
[aggiornamento 17/02/2017: sito off line, N.d.R.]
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