sabato 18 giugno 2016

The Outsider


Da quando ne sono fuori (circa 13 anni) non seguo più assiduamente gli sport motoristici ma se proprio inciampo in una trasmissione - ancor più se in diretta - interessante, non disdegno di guardarla.
Oggi, dopo tanto tempo, ho assistito ad una gara di Superbike (ne ho corsa una anch'io quando gareggiavo con le Sport Production, categoria assimilabile all'attuale SuperStock. In realtà non l'ho proprio corsa perché durante il 4° giro di libere fui portato all'ospedale di Rijeka - allora Jugoslavija - per le conseguenze di un hi-side che tra l'altro rese la moto - una nuovissima Ducati 851 S3 alla sua seconda gara - da rottamare).
La sorpresa è stata quella di vedere la Kawasaki davanti a tutti e saldamente in testa al campionato. Ho visto che anche nella categoria inferiore delle derivate di serie, le Kawa sono le moto da battere e questo mi ha fatto
piacere perché mi sono sempre schierato istintivamente con le persone e con le formazioni che sembravano le più deboli, ovviamente sbagliando tutto nella vita.
Tuttavia, a fronte di moltissimi svantaggi, questo mi ha anche permesso di cogliere non poche soddisfazioni personali ad esempio in moto (rimanendo nel campo) con le quali ho vinto parecchie sfide pur disponendo di mezzi manifestamente inferiori. Soddisfazioni elevate al quadrato.

Pur essendo - da che io ricordi - un simpatizzante di questa marca, non ho mai avuto l'occasione di acquistare un suo veicolo pur avendo usato a lungo una GPZ550 1a serie (quella con ancora due ammortizzatori al retro, vedi foto a lato).

Comunque, quella della K giapponese mi sembra una scelta intelligente e fruttuosa perché se è vero che la Casa madre è un gruppo industriale dalle proporzioni colossali, la sezione moto è "solo" l'ultima tra 4 grandi produttori giapponesi e per confrontarsi ad armi pari nella motoGP avrebbe dovuto investire cifre spropositate se si pensa che la sola Honda nel reparto corse HRC dispone di circa 200 ingegneri, e tutto il resto in proporzione.

Inoltre, primeggiare con moto almeno formalmente derivate dalla serie dovrebbe produrre una ricaduta positiva sulle vendite.

Tanti auguri alla Kawasaki!
Che io ricordi è stata anche l'ultima marca a vincere dei Gran Premi con motori derivati dalla serie, di sicuro nella classe 350, forse anche nella 250.
Ricordo ancora di aver apprezzato dal vivo le prodezze dei suoi piloti, a Imola in occasione di una "200 miglia". Altri tempi.