martedì 3 aprile 2018

Omicidio stradale da immigrazione


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Dopo l'invenzione dell'Omicidio Stradale - nel tentativo di rendere sempre più simile al Corano anche il nostro Codice della Strada - i nostri legislatori dovranno prendere in considerazione d'introdurre anche la variante dell'omicidio stradale etnico, di quegli omicidi generati da immigrati che, per motivi subculturali o religiosi, non sono in grado di gestire il consumo di alcolici (né, peraltro, la guida di veicoli a motore).
E' successo significativamente a Pomigliano D'Arco, proprio nel paese dell'amico dell'immigrazione Gigino "lo sfaticato" Di Maio - e questo già dovrebbe bastare a fargli perdere una quota di consensi se l'elettorato fosse attento alle coincidenze significative - che il solito immigrato (in questo caso ucraino) "fatto" ed ubriaco ma nondimeno dotato di BMW abbia investito a 140Km/h in corrispondenza di un incrocio tre ragazzi di Sant'Anastasia che procedevano a bordo di una
lussuosa Punto(*), uccidendone uno sul colpo e, per quanto riportato, mandandone un altro in ospedale in prognosi riservata.
L'omicida risiede adesso a nostre spese presso il carcere di Poggioreale, fino a che, probabilmente, non sarà messo in libertà con l'accusa di essere proprio un bel birbantello.

*) un sito ha definito l'incidente come avvenuto "tra due auto di grossa cilindrata". Probabilmente considerano solo le microcar come di piccola e le utilitarie come di media. Ma, giustamente, ognuno ha il suo senso della misura. Probabilmente questi giornalisti fantozziani definirebbero di cilindrata "megagalattica" una patetica Diesel da 2500cc.

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