martedì 30 settembre 2008

Bar: luogo d'incontro o di perdizione?

Fin dalla sua istituzione, il bar è sempre stato considerato un punto di aggregazione ideale nel quale continuare la tradizione greca classica dell'agorazein.
Almeno qui in zona mediterranea.
Un luogo dunque dove scambiare idee, notizie e punti di vista, accompagnando il convivio con un buon bicchiere di vino, un caffè, un dolcetto.
A volte nei bar si discute anche di politica o di come si potrebbe cambiare il mondo ed in passato almeno, ricordando certe birrerie di Monaco, farlo è stato pericolosamente possibile....











"Offro io, offri tu...", dal punto di vista della salute il bar si trasforma in uno spaccio delle bevande e degli alimenti più malsani dei nostri tempi: alcool, caffeina, latte pastorizzato e zuccheri raffinati; ai quali fino a poco tempo fa avremmo potuto aggiungere, come attentato alla salute, la "obbligatorietà" di fumare passivamente una volta entrati in un (qualsiasi) locale pubblico.
E se per l'elencazione di cui sopra ho usato un ordine alfabetico, con il criterio della pericolosità tale ordine andrebbe invertito! Infatti, considerando sopratutto la pervasività quatidiana che tali sostanze operano nelle nostre vite, bisognerebbe mettere lo zucchero raffinato in testa ai pericoli designati e far concludere l'elenco all'alcool che se usato con la dovuta moderazione puo' risultare addirittura benefico, nonostante rimanga sempre un tossico per l'organismo.
E invece si assiste, negli ultimi tempi, ad una campagna dissuasiva dell'utilizzo di bevande alcoliche ma neanche una parola contro zucchero, caffè&latte, quasi sempre diabolicamente uniti nel loro utilizzo.

Ad ogni modo, puo' essere considerato accettabile un invito di Stato a consumare alcolici con moderazione, anche se il nostro Paese, con la sua secolare tradizione vitivinicola, non è mai stata la patria dell'alcolismo, in quanto per cultura e tradizione siamo per lo più avvezzi ad assaporare ogni sorso e tentare - almeno - di moderarci nella quantità, invece di tracannare e basta com'è tradizione anglosassone ed est-europea...
...anche se a loro parziale discolpa possiamo citare due situazioni che hanno creato il fenomeno in due fatidiche federazioni: gli USA e gli ex-URSS, cioè il proibizionismo ed il comunismo reale. E' noto infatti che, ben conoscendo l'indole umana, ogni divieto assoluto finisce per ottenere l'effetto di aumentare il desiderio e che il comunismo reale non a caso ha favorito l'uso dell'alcool quale oppio di regime, in grado di riportare - sotto il suo effetto - a livelli umanamente accettabili la sopportazione dello status quo e scongiurare pericolose aggregazioni o condivisioni di pensiero eversivo; o almeno di passare dai pensieri squinternati dall'alcool, direttamente all'azione, salvo qualche rissa circoscritta...!
Vero è che col costante afflusso di popolazioni slave nel nostro Paese si potrebbe diffondere l'usanza di tracannare alcool senza misura, invece di centellinare ed apprezzare ogni sorso come sarebbe consono alla nostra cultura....

Ma se negli anni è scomparsa almeno l'obbligatorietà di fumo nei bar, un altro pericolo, forse il più potente di tutti, si è affacciato nei nostri locali: la TV perennemente accesa, e per di più sintonizzata su programmi di propaganda (telegiornali e simili) o di perdizione dell'anima (leggere "intrattenimento" e notare quanto è socialmente pericoloso questo scopo: l'intrattenimento comporta una "non azione" sociale, proprio perché astiene la gente dal fare altro, addirittura e sopratutto dal pensare. Nell'intrattenimento, oltre all'esteriorizzazione di affari... privati e lo sculettamento di aspiranti soubrettes rientra anche il cosiddetto sport, nel quale eccelle in senso negativo il giuoco del calcio, col suo enorme potere disgregante sulla società ).
Tornando all'aspetto della propaganda, sappiamo infatti quanto sia potente la TV come media disinformativo e costruttore di realtà fittizie: realtà purtroppo utilizzate dalla stragrande maggioranza delle persone per crearsi una "opinione personale" che, com'è intuibile, personale proprio non è....

Diciamo quindi che dal punto di vista della salute (fisica&mentale) possiamo mettere la TV al primo posto dei pericoli quotidiani, sia quando le sue trasmissioni appaiono rassicuranti, sia quando si mostrano allarmanti, sia per la "non azione" alla quale puo' indurre attraverso l'intrattenimento.

Al secondo posto metterei lo zucchero, pervadente forse ancor più della televisione ma probabilmente un po' meno pericoloso. Dallo zucchero è però forse più difficile difendersi! Infatti, se a seguito di una presa di coscienza oppure di semplice disinteresse dalla TV si puo' stare alla larga, lo zucchero puo' invadere anche quando non richiesto la nostra vita quotidiana: infatti possiamo trovarlo tra i componenti di composizioni alimentari insospettabili come mais e piselli in scatola, esecrabili salse americane a base di pomodoro e maionesi (mio padre m'insegnò a farla, squisita, con soli tuorli di uova freschissime, olio e limone. Ovviamente durava ben poco, come gran parte delle preparazioni sane e gustose).
Inquinate da zuccheri raffinati sono la maggioranza delle bevande e di tutto quello che si puo' mangiare in un bar: escluso la birra, contengono zucchero aggiunto o, peggio, dolcificanti artificiali tutte le bevande gasate, tutti gli "amari" e tutti gli alcolici diversi da acqueviti pure o distillati; stessa cosa per quanto riguarda confetti, caramelle, e prodotti dolciari vari che una volta, nel povero Cilento (ma non solo) si dolcificavano esclusivamente col sano e completo miele. Nella gran maggioranza dei bar del sud Italia, in particolare, molto difficilmente sono reperibili alimenti non dolci come panini o focacce salate e quasi mai succhi di frutta non dolcificati: la classica e nefanda "colazione all'italiana" composta da cornetto congelato riscaldato a microonde più cappuccino è quasi d'obbligo.

Abbiamo parlato di cappuccino, e allora terzo il latte pastorizzato, peggio che mai se a lunga conservazione, che non è proprio un toccasana per l'organismo.
E' onnipresente in gran copia nei prodotti dolciari ma non solo.

Quarto, ma non ultimo il caffè, del quale si potrebbe fare tranquillamente a meno senza tema di non riuscire a mettere insieme le idee a prima mattina e senza paura di non risultare socializzante in caso di rifiuto della classica tazzina; ma il sistema nel quale siamo invischiati impone il caffè come droga socializzante e mentre lo si sorseggia allegramente in compagnia s'ignora che proviene da immense piantagioni sottratte alla coltivazione di derrate alimentari, alla faccia dei (veri) morti di fame....

Se a questo punto della lettura qualcuno pensa che mi stia inventando tutto, oppure che i miei allarmismi siano ingiustificati, mi premuro di fornire qualche link che puo' condurre ad un'informazione alternativa sulla effettiva valenza alimentare di alcune sostanze invasivamente presenti nella nostra dieta, tralasciando l'alcool del quale, come accennato, per retaggio culturale dovremmo essere in grado di saper valutare tutti il delicato rapporto rischi/benefici.

Sul caffè:
http://freenfo.blogspot.com/search?q=caff%C3%A8

Sul latte pastorizzato:
http://www.disinformazione.it/latte.htm

Sugli zuccheri raffinati:
http://www.disinformazione.it/Zucchero.htm
http://www.disinformazione.it/zucchero_e_miele.htm

Sui dolcificanti artificiali, aspartame in primis:
http://www.disinformazione.it/aspartame.htm
http://www.disinformazione.it/aspartame2.htm
http://www.disinformazione.it/aspartame3.htm
http://www.disinformazione.it/aspartame4.htm
http://www.disinformazione.it/aspartame5.htm
http://www.disinformazione.it/aspartame6.htm

Sulla cottura a microonde:
http://freenfo.blogspot.com/search?q=cottura%2Ba%2Bmicroonde
http://www.dottorperuginibilli.it/index.php?option=com_content&task=view&id=70&Itemid=125

Ci sarebbe poi anche la questione della presunta cancerogenità dei prodotti da forno congelati, ormai divenuti normalmente d'uso nella maggioranza degli esercizi, ma non ho trovato niente di definitivo in merito.
A scanso di equivoci, sarebbe meglio evitarli.

Scusate se vi ho rovinato la giornata.
O forse vi ho salvato?


P.S.: Se la prossima volta in un bar vi limiterete a chiedere un bicchier d'acqua, meglio che evitiate quella contenuta in bottiglie di plastica!
Provate a fare una ricerca in rete sul bisfenolo A...