lunedì 15 settembre 2008

Perché le previsioni climatiche, oggi, sbagliano sempre al peggio?

Non essendo i miei interessi influenzati più di tanto dalle condizioni meteorologiche, né essendo meteopatico, raramente mi curo di (dis)informarmi sul tempo che farà.
Quando lo faccio è perché sto per affrontare un viaggio, magari in moto o sopratutto per mare oppure, come in questo caso, è perché ho invitato degli amici per un fine settimana.














In genere, dalle mie parti la stagione balneare si puo', volendo, prolungare tranquillamente fino ad autunno inoltrato ed infatti lo scorso anno ho smesso di fare le mie nuotate quotidiane il 15 novembre mentre l'anno prima addirittura il 30.
Quest'anno pare che l'inverno, non l'autunno ma proprio l'inverno, abbia voluto dare un'avvisaglia di sé in maniera drastica ed in un periodo insolitamente anticipato: precipitazioni, temporali ed un calo verticale delle temperature nell'arco di poche ore; il tutto con insolite modalità di alternanza di sereno, o quasi sereno, e rapido annuvolamento con modalità subtropicali.
Quindi è qualche giorno che sto seguendo le evoluzioni del tempo, era un po' che non lo facevo, e le previsioni correlate.
Ma la cosa che noto da sempre è che la discrepanza tra le previsioni ed il successivo verificarsi dei fenomeni è invariabilmente orientata verso il... pessimismo, diciamo così per intenderci anche se io ho un concetto diverso dal comune per quanto riguarda l'accezione della locuzione "mal tempo"....
Anche questa volta infatti, sebbene UNA PARTE del cosiddetto maltempo annunciato e desumibile dalle immagini satellitari sia effettivamente arrivato, giorno dopo giorno il bollettino si rivela sempre troppo allarmistico, con forti temporali che risultano poi di intensità inferiore al previsto, piogge torrenziali che durano "troppo poco" e piovaschi sparsi che in realtà si limitano ad una strana copertura traslucida ed effimera.

Perché sbagliano sempre al peggio?
Ai tempi del rassicurante Colonnello Bernacca, ricordo che, se mai, gli si faceva colpa di NON prevedere la pioggia che spesso rovinava la scampagnata fuori porta della colonna di moderni romani in marcia durante il week end.
Anni dopo, i meteorologi dettero una spiegazione del fenomeno con l'improvviso aumento delle emissioni, sul posto, causate dai veicoli motorizzati in esodo verso i Castelli Romani piuttosto che verso Ostia lido.
Ma oggi?
Non è più così per via delle manipolazioni climatiche!
A suo tempo, feci presente la cosa anche ai sedicenti e spocchiosi esperti del forum disinformativo di Campaniameteo.it che non presero nemmeno in considerazione questa eventualità perché, evidentemente, vivevano e vivono ancora nel mondo fasullo e sorpassato della meteorologia accademica, quella che s'insegnava nel 1950 o giù di lì... sempre ammesso e non concesso che si trovino in buona fede e non siano in realtà degli agenti di Sistema!
Nell'ambito della meteorologia sperimentale, invece, si conoscono molto bene decine di metodi ben collaudati ed attualmente in uso (derivanti anche da numerosissimi brevetti depositati nel corso di oltre mezzo secolo) funzionali all'alterazione del clima.
Uno di questi è la dispersione, per aerosol, di sali di bario in atmosfera, pratica consolidata da anni nell'ambito della "Operazione Copertura" portata in atto con le tristemente note scie chimiche.

Aggiornamento: in questo momento [h 10:25] dopo il passaggio di un minaccioso quanto innocuo nuvolone, con tanto di un incredibile arcobaleno materializzatosi a non più di 30 metri dalla mia terrazza, splende un sereno di ormai rara trasparenza: diverse previsioni fino a stamattina (!) davano per certi pioggia e temporali.

Approfondimenti:
Danni ed effetti causati dal bario disperso in atmosfera