domenica 21 settembre 2008

SCANDALOSO: il CODACONS si pronuncia CONTRO la sicurezza sulle strade!

In occasione dell'organizzazione in corso di una manifestazione contro i guardrail assassini, riesumo la notizia della delirante conclusione raggiunta in merito dalle Associazioni Consumatori e pubblicata a gennaio sul sito ufficiale del CODACONS.


INCREDIBILE: secondo il CODACONS, dei soldi spesi per la sicurezza pubblica sono dei soldi SPRECATI!

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SICUREZZA STRADALE: I CONSUMATORI DICONO NO ALLA PIOGGIA DI SOLDI PER SOSTITUIRE LE BARRIERE AUTOSTRADALI
SI RISCHIA MAXI-SPRECO DI 2 MLD DI EURO. MEGLIO IMPIEGARE I FONDI PER INSTALLARE I TUTOR SU TUTTA LA RETE

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Domani presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, si discuterà di sicurezza stradale e verrà deciso se sostituire o meno tutte le barriere autostradali.

''Si tratta di un provvedimento suggerito dalla lobby delle barriere autostradali, che determinerà una maxi-spesa pari a 2 miliardi di euro – affermano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori – Un investimento ingente che rischia di rappresentare un immenso spreco a danno della collettività. Riteniamo giusto sostituire subito le barriere fatiscenti o pericolose, senza però sprecare denaro per quelle che risultano a norma e sufficientemente sicuresostengono le 4 associazioni - così da utilizzare i fondi restanti per installare i tutor in tutta Italia''.

Basti pensare che la sostituzione di tutte le barriere comporterà una spesa pari a 2 miliardi di euro, mentre l'installazione dei Tutor sull'intera rete autostradale, vero strumento in grado di migliorare la sicurezza stradale e diminuire il numero di morti e feriti sulle strade, costerebbe appena 30 milioni di euro.

''Se il Parlamento cederà alle pressioni della lobby del settore – concludono Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori – saremo costretti a denunciare i Deputati responsabili per abuso di atti d'ufficio e spreco di danaro pubblico, e renderemo noti sui nostri siti internet i loro nomi, cosicché i cittadini possano conoscere chi e come decide le sorti dei soldi pubblici''.
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In sintesi una critica all'articolo.
Evidenziati nel testo soprariportato i passi a cui, nell'ordine, mi riferisco.

Premessa: nessuno chiede di sostituire tutti i guardrails killers contemporaneamente (la spesa ed i disagi da affrontare in un'unica soluzione sarebbero davvero improponibili) ma solo di vietarne da oggi in poi la produzione e l'istallazione a favore di modelli sicuri, in modo da poterli sostituire gradualmente in occasione delle continue operazioni di manutenzione.

- Si parla di maxi-spreco: e da quando in qua è lecito considerare uno spreco la tutela della salute pubblica?

- Maxi-spesa? In questo caso sarebbe meglio parlare di maxi-investimento: spendere per salvare delle vite umane è il migliore degli investimenti possibili.

- Lobbyes delle barriere autostradali?
E perché non parliamo delle lobbyes dei Tutors?
Chi ha interesse a violare la nostra privacy in modo tanto invasivo sostenendo che "è per la nostra sicurezza" e perché?
E perché mai tali sistemi di controllo dell'individuo, degni del Grande Fratello orwelliano, si dovrebbero pagare col denaro pubblico, visto che sono contro l'interesse del cittadino?

- Di barriere sufficientemente sicure, sulle strade italiane ce ne sono ben poche: se si eccettuano le New Jersey, le nostre strade sono per lo più costellate da una minacciosa rete di trappole metalliche affilate e muretti spigolosi, per non parlare della segnaletica spesso pericolosa.

- In base a quale principio i Tutors riuscirebbero a "migliorare la sicurezza stradale e diminuire il numero di morti e feriti sulle strade"?
In realtà si tratta di meri strumenti di controllo, non di dispositivi di sicurezza:
oltre a registrare tutti i passaggi che avvengono nel loro campo visivo, i Tutors misurano la media sostenuta tra una postazione e l'altra, non impediscono certo di raggiungere i 300Km/h e fare pazzie sull'autostrada per poi fermarsi in una piazzola per abbassare la media.
Sotto questo aspetto sono quasi più pericolosi degli autovelox, le cui postazioni inducono gli utenti delle strade a repentini rallentamenti spesso impossibili da prevedere per chi segue e sovente causa di tamponamenti.
- Non si capisce poi perché dei fondi destinabili alla sicurezza stradale debbano essere distolti dallo scopo e sprecati per l'acquisto di dispositivi utili solo per incrementare il controllo sul cittadino e far cassa con le multe: è inaccettabile che ben 30 milioni di Euro di denaro pubblico possano essere utilizzati CONTRO l'interesse dei cittadini stessi!
Piuttosto sarebbe bene prevedere degli adeguati indennizzi ai familiari delle vittime uccise dai guardrail killer e delle sostanziose pensioni d'invalidità per chi ha subito lesioni permanenti e mutilazioni.
Sarebbe inoltre giusto condannare penalmente e civilmente chi ha voluto e costruito queste temibili trappole stradali.

Invece, l'assioma che si vuole far passare è che i guardrail killer non siano pericolosi mentre i Tutors contribuiscano alla sicurezza ma non è così!
La sicurezza stradale va differenziata come attiva e passiva: quella attiva si occupa dei metodi e delle tecnologie atte ad EVITARE l'incidente, quella passiva a LIMITARE I DANNI quando l'incidente accade.

In un'ottica analitica, le barriere contenitive rientrano in quella passiva, ovvero sono utili per limitare i danni in caso di sbandamento: ad esempio possono impedire gli scontri frontali separando efficaciemente le carreggiate.
Ma se il pericolo deriva dalla stessa struttura della barriera, come nel caso di quelle assassine, ecco che uno strumento di sicurezza passiva si trova a svolgere un compito esattamente opposto: quello di COSTITUIRE UN PERICOLO di per sé, abbassando drasticamente la sicurezza passiva nel tratto di strada su cui insiste.

Mentre non esiste nessun argomento logico che permetta d'inquadrare i Tutors tra i dispositivi e le tecnologie che rientrano in uno dei due tipi di sicurezza da considerare; tra l'altro, come abbiamo visto, non sono in grado di misurare la velocità istantanea del veicolo in transito, e comunque non lo sarebbero al di fuori del loro campo di azione.
La morale che si evince da questo atteggiamento è che alle Associazioni dei Consumatori ed allo Stato non importa assolutamente niente delle morti e delle amputazioni che QUOTIDIANAMENTE devono subire tanti motociclisti: a loro interessano solo il DENARO ed il CONTROLLO SULL'INDIVIDUO.

Links:
- una delle manifestazioni in corso di organizzazione
- articolo incriminato