lunedì 1 agosto 2016

Fuori strada ma non troppo - Ducati 350 Scrambler

Le Ducati Scrambler prodotte tra il 1968 ed il 1976 furono il frutto di una lunga gestazione che trovò origine negli USA degli anni '50 in cui si cominciarono ad apprezzare e richiedere modelli che al di là della loro impostazione stradale, permettessero di scorrazzare liberamente anche in fuoristrada.

Triumph TR6C Trophy - 1972
Su esplicita richiesta dell'importatore americano e sulla scia di altre Case come la Triumph che in quegli anni proponevano realizzazioni simili, la Casa bolognese già nel 1962 aveva messo in produzione una 250 OHC a 4 marce denominata Scrambler, di netta impostazione fuoristradistica col suo rinforzo al manubrio, il parafango anteriore alto e le gomme tassellate. Nel 1964 fu dotata di cambio a 5 marce e nel 1967 fu proposta anche
nella cilindrata 350 ma senza ottenere un grosso riscontro di mercato.

La serie di cui parliamo e che ebbe maggior successo in Europa fu la seconda, prodotta nelle cilindrate 125, 250, 350 e 450 di cui solo la più piccola conservava l'impostazione spiccatamente "off road" della serie precedente.
E così, le tre Scrambler più grosse si ritagliarono una discreta fetta di mercato facendosi apprezzare dall'utenza - anche prettamente stradale - per la loro maneggevolezza, guidabilità e versatilità d'uso che le distinguevano nettamente dai prodotti dichiaratamente stradali. Alla prova dei fatti, su strada, nonostante la loro scarsa potenza e le loro scarse prestazioni velocistiche, sui percorsi molto tortuosi e guidati risultavano difficili da battere per qualsiasi stradale pura.

Alcune delle 450 prodotte, compresa un'intera serie speciale destinata al mercato USA, furono equipaggiate con la distribuzione desmodromica.