mercoledì 11 luglio 2018

Il superfluo necessario


Stamattina su Canale Italia, nel corso del programma quotidiano Notizie Oggi - che mentre digito è ancora in corso - un ospite ed un ascoltatore che ha telefonato in diretta si sono domandati a cosa mai possano servire pensioni superiori a 10.000€ al mese, giudicate assurde o immorali.
Nel sistema capitalistico in cui ci troviamo, la risposta è molto semplice: a creare posti di lavoro in aziende che producono oggetti di cui si potrebbe tranquillamente fare a meno.
Una realtà che non si vuole prendere in considerazione per pura invidia - un sentimento che assieme alla gelosia ritengo uno dei più bassi e spregevoli - è che il Mercato, il mondo intero è fatto anche da gente che HA di più degli altri, può accedere a livelli di benessere inimmaginabili per l'uomo comune e che quindi col suo comportamento consumistico alimenta una parte del mercato che
senza di loro non esisterebbe neanche. 
Assolto il problema ancestrale della sopravvivenza, infatti, abbiamo... dovremmo avere tutti la possibilità di dedicarci ad una crescita spirituale e/o materiale (la materia di per sé non è una cosa cattiva, rappresenta anzi la parte caratteristica delle nostre esperienze terrene) tanto che in un mondo evoluto sarebbe giusto e corretto lavorare non oltre le 3 ore al giorno o, ancora meglio, non oltre 3 anni della nostra vita, preferibilmente in giovane età. E non escludo che questo possa verificarsi in un futuro in cui i livelli di produttività soprattutto energetica superino di gran lunga le esigenze quotidiane di tutta la popolazione terrestre, e questo già oggi è tecnicamente possibile, peccato manchi la volontà di farlo... .
Ma torniamo a chi ha accesso al superfluo ovvero a ciò che è considerato superfluo da parte di chi non è in grado di fruirne. Siamo sicuri che portare avanti una lotta alle pensioni d'oro che pare essere l'interesse precipuo dei pentastellati - alla faccia di una mole enorme di problemi reali - costituisca un impegno sociale economicamente e moralmente valido?
Che fine farebbe tutta quella filiera industriale e che fine farebbero lavoratori e progettisti ad essa legata se non ci fosse più nessuno in grado di spendere denaro per il superfluo? A chi venderebbero vetture, barche e abbigliamento di lusso, gioielli e vacanze da nababbo? Sono tutti settori produttivi che apportano non poca ricchezza DISTRIBUITA nel nostro Paese che ha anche la fortuna di essere tra i primi al mondo proprio nei settori sopra elencati: marchi come Lamborghini, Maserati, Ferrari, MVAgusta anche se non sono più tecnicamente italiani almeno producono nel nostro Paese impiegando maestranze italiane; così è per il più importante produttore di yacht di lusso - la Benetti di Pesaro ed altri migliaia di cantieri nautici minori presenti in Italia (il primo Paese al mondo per numero di marchi nautici); vogliamo parlare del settore dell'alta moda e dei gioielli? Ed i vini da 100€ a bottiglia chi se li compra? Immobili di lusso e di gran pregio storico-architettonico di cui è pieno il Paese? Chi è in grado di sostenerne i costi, tasse comprese?
Ridurre le pensioni cosiddette d'oro è un'arma a doppio taglio: a fronte di una sicura riduzione della domanda interna che farebbe tanto felice Mario Monti ed assesterebbe un'ulteriore batosta all'economia del Paese, l'unico riscontro positivo sarebbe quello di ridurre le gastriti da invidia di chi non riesce a tollerare che un altro abbia più di lui.
Se veramente si volessero ridurre le emorragie di capitali dello Stato, la prima cosa da fare sarebbe uscire dall'Unione Europea che ci costa troppo e non ci rende nulla anzi finora ci ha danneggiato; bisognerebbe ritirarsi dalle missioni di guerra per conto terzi (che ci costano milioni di Euro al giorno senza alcuna contropartita, anzi con danno economico) e rimuovere gli embarghi contro Paesi nostri partner commerciali e, nell'ottica di una moralizzazione delle spese statali, sospendere gli stipendi e chiedere i danni a quella classe politica che ha impoverito il Paese svendendone i beni ai peggiori offerenti.