martedì 13 dicembre 2016

Uno sguardo obbligato al di là del motorismo


Questo blog intendeva in origine occuparsi prevalentemente di motorismo ma la pratica di tale passione presuppone una condizione economica sufficientemente agiata e tranquilla da permettere qualche spesa voluttuaria.
Purtroppo la deindustrializzazione forzata del Paese avviata subito dopo il Colpo di Stato del 1992, gli ostacoli posti all'imprenditoria e la schiacciante pressione fiscale, negli anni hanno fatto precipitare il nostro Paese dal 5° all'8° posto quale potenza economica mondiale.
Certo siamo ancora tra i primi 10 Paesi più ricchi del mondo - senza computare il nostro patrimonio artistico ed immobiliare, altrimenti saremmo il primo - e ciò, nonostante le svendite al peggior offerente (preferibilmente estero) dei nostri gioielli produttivi industriali, la delocalizzazione attuata dai privati in cerca di manodopera a basso costo, l'induzione al fallimento prodotta dai
governi che si sono succeduti, una moneta troppo forte per noi ed a cambio fisso con gli altri Paesi europei, le ruberie questa volta attuate sui fallimenti e non più sugli utili come era di norma con la Prima Repubblica. Ma in Italia c'è ancora tanto da rubare: in caso contrario ci avrebbero già abbandonati al nostro destino impiegandoci solo come base NATO e per spendere qualche spicciolo di moneta forte nelle nostre località turistiche.
Ma di questa ancora enorme ricchezza residua, la classe media - quella che annovera il maggior numero di appassionati di motorismo - agguanta sempre meno e molti di noi non riescono a valicare lo spartiacque della sicurezza economica, figuriamoci impiegare una parte della propria ricchezza per coltivare le proprie passioni!

Il mondo che ci si sta aprendo anzi chiudendo è quello della sopravvivenza, in cui non riusciamo a prospettare né ad immaginare un futuro migliore, presi come siamo a decidere se utilizzare gli ultimi fondi per soddisfare una necessità impellente oppure per pagare una cartella di Equitalia, ben sapendo che nel 30% dei casi può essere falsa.
Ma questo è un problema solo per chi ha qualcosa da perdere ed i taglieggiatori al governo lo sanno bene. Sarà la fine della proprietà privata come auspicava il comunismo? Fallito l'impatto ideologico delle idee "sinistre", ci stiamo arrivando per via economica ma il risultato finale è lo stesso: una sempre maggiore sperequazione tra la classe dirigente e quella proletaria, con la progressiva scomparsa della classe intermedia.

Per questo non possiamo che preoccuparci dell'avvento del 4° governo consecutivo ineletto ed illegittimo appena definito ed imposto senza interpellarci dal Soviet presieduto dall'altrettanto ineletto ed illegittimo "Re" Giorgio Napolitano, al suo terzo mandato, ancor più illegittimo in quanto non manifesto. Mandato non si sa da chi.
O forse si sa benissimo.
A pensarci bene, anche io ce l'avrei mandato volentieri. Se non potete permettervi una nuova moto, è anche colpa sua, non solo di Amato, Andreatta, Ciampi, D'Alema, Di Pietro, Draghi, Prodi, per citarne solo alcuni ed in rigoroso ordine alfabetico. Approfondite pure...

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