venerdì 23 dicembre 2016

Gentiloni care



Negli States, il Presidente Obama è tecnicamente ancora in carica e, accettata definitivamente la volontà maggioritaria del popolo americano, sta cercando di cancellare le tracce delle malefatte che gli sono valse il premio Nobel per la Guerra. I metodi "di cura" che sta usando mostrano continuità "filosofica" nel suo operato e sono degni della mancata presidentessa Clinton: censure, assassinii di ambasciatori in diretta, sparizioni di persone e documenti... insomma ordinaria amministrazione Obama.

Al di qua dell'Atlantico, il governo sconfitto dal referendum ma tecnicamente ancora in carica, sta facendo più o meno la stessa cosa anche se i morti li provoca indirettamente: istigando al suicidio gli imprenditori che loro stessi hanno fatto fallire; importando criminali dall'estero e facendo in modo che
possano delinquere impuniti sul nostro territorio; favorendo gli estremismi religiosi che stanno causando molte vittime tra le donne; vietando la diffusione di allarmi preventivi sui sismi; abbandonando a loro stessi al freddo i nullatenenti italiani, ecc. insomma un modo di operare che sarebbe ritenuto immorale persino dallo stragista guerrafondaio Obama. Negli USA, almeno, le operazioni contro i cittadini sono eclatanti e frontrali (WTC, stragi nei luogi pubblici) non subdole ed indirette come da noi.
La strenua resistenza che sta opponendo il governo sconfitto (che quanto a continuità possiamo classificare come Monti IV) non è legata solo alla maturazione del vitalizio per i suoi parlamentari, che avverrà il 15 settembre, ma anche e soprattutto al ribaltamento del risultato sancito dalle urne - cosa che l'accomuna ancora una volta con l'amministrazione Obama - cercando in ogni modo di sottomettere definitivamente l'Italia alla dittatura sovietica europea.
E, trattandosi di un governo sinistro (anche in senso parlamentare), una delle sue ultime azioni non poteva che essere il salvataggio della banca comunista MPS a spese dei contribuenti che hanno manifestato l'intenzione di mandarlo a casa.
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FIAT: Prendi I Soldi E Scappa
Non è certo una novità che in Italia si faccia ricadere sui cittadini incolpevoli il rischio d'impresa di industrie abbastanza grandi da potersi salvare solo grazie al numero di dipendenti che, del tutto teoricamente, metterebbe in mezzo ad una strada a causa di un fallimento. La FIAT, che ha da poco abbandonato il terreno nazionale scappando con il malloppo, non ha fatto altro per circa mezzo secolo, capitalizzando i guadagni e facendo coprire le sue perdite dallo Stato.
Quello che rode è che nel caso del Monte dei Paschi, pur trattandosi della terza banca italiana, essa non è un'industria definibile come di rilevanza nazionale - come poteva esserlo una FIAT produttrice di automobili - ma un'industria finanziaria il cui fine precipuo è sempre stato quello di sostenere la sinistra ed i suoi affari sporchi in Italia. Come dire: il danno e la beffa.

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