giovedì 19 gennaio 2017

Oh, la neve! E adesso come si fa?


In una situazione di conclamato Raffreddamento Globale, era logico aspettarsi che ad una sospensione - almeno apparente - o comunque una riduzione significativa delle operazioni di irrorazione aerea con cui hanno appestato i nostri cieli negli ultimi anni, sarebbe seguito un inverno... inverno nella sua normalità cioè normalmente freddo e normalmente nevoso.
Non so se qualcuno lo ha notato, ma è da un po' di tempo che almeno nel centro-sud Italia, la consuetudine delle irrorazioni aeree è stata fortemente ridimensionata, per non dire azzerata.
Andando a costituire un effetto serra, ad essa sono stati, molto probabilmente, dovuti gli inverni miti degli ultimi anni che hanno continuato ad avvalorare artificialmente la tesi - mai dimostrata - di un Riscaldamento Globale ancora in corso.

Ciò nonostante, per quello che è dato vedere e capire dai servizi sui disagi che la neve sta creando sugli appennini, la Protezione Civile o chi per essa, Esercito compreso, si è mostrata impreparata se non altro per quanto riguarda i mezzi di soccorso alle persone, perché qualunque "esperto" dovrebbe sapere che oltre un certo livello di innevamento - finché la neve è fresca e non ghiacciata - non esiste veicolo gommato (anche "incatenato") che possa affrontarlo, per il semplice motivo che la superficie d'impronta di qualsiasi gomma non è sufficiente a sostentare l'intero veicolo in caso di neve molto alta e fresca, provocandone lo sprofondamento (in gergo da fuoristrada, lo "spanciamento").
Una volta che un veicolo si appoggia col proprio pianale sulla neve - anche se carenato - le sue ruote risultano prive di carico e non possono fare altro che spazzare via l'ultimo strato di neve prima di girare completamente a vuoto senza alcuna possibilità di assicurare trazione.

Snowmobile, Minnesota - 1910
E allora? Allora mi è sembrato assurdo, in servizi televisivi girati in contesti tanto estremi, di vedere impiegati solo veicoli gommati e nessun cingolato, escavatori a parte.
Ma anche un escavatore, pur essendo perfettamente in grado di aprire una strada rotabile, ci mette tempo, troppo se s'impone l'urgenza di soccorrere persone isolate dalla neve a chilometri di distanza. L'unica soluzione è quella di utilizzare veicoli concepiti per marciare sulla neve: i cosiddetti "gatti" o anche le più utilitarie motoslitte: possibile che non se ne sia reperita qualcuna? Eppure le zone più colpite non sono molto distanti da piste da sci ove tali veicoli sono di casa.
Ancora una volta è triste rilevare quanto dei responsabili si rivelino... irresponsabili ovvero ignoranti le nozioni che dovrebbero conoscere a menadito, come i veicoli giusti da richiedere ed utilizzare per le varie evenienze. E non sto parlando di ultimi ritrovati della tecnica ma di semplici motoslitte, ideate ed in uso già più di un secolo fa.
Una conoscente russa si è meravigliata di quanto la facciano lunga, in Italia, per i disagi che può portare la neve; eppure dovremmo esserci abituati.