lunedì 12 ottobre 2009

Chi l'ha vista?


In Italia, da quello che risulta dalle statistiche ufficiali, ogni anno scompaiono nel nulla alcune migliaia di cittadini del Bel Paese tra i quali più o meno un migliaio di bambini (proprio così: circa tre al giorno!)
E questa purtroppo non è una novità.
Trasmissioni di servizio pubblico realmente efficaci come "Chi L'Ha Visto?" ce ne sono poche - o forse nessun'altra - ma per forza di cose essa può dare solo un'idea molto marginale di ciò che realmente succede all'ordine del giorno nel nostro Paese. La parte sommersa del fenomeno infatti non assurge agli onori della cronaca per diversi motivi legati in gran parte al perverso concetto del Politicamente Corretto che, facendosi largo a gomitate nella nostra influenzabilissima e labile cultura, ha promosso la menzogna, per quanto riguarda l'informazione, al rango di morale.

Molti di questi fatti di "nera" vengono occultati infatti in maniera da essere del tutto invisibili ai media salvo venire a galla col tempo ormai troppo tardi per sortire gli effetti dovuti sulle coscienze. Particolare "supporto" al fallimento delle prime indagini - la cui tempestività potrebbe rivelarsi salvifica per le vittime di rapimenti - è dovuto alla prassi consolidata da parte degli organi competenti prima di tutto nel minimizzare l'accaduto prendendo in seria considerazione l'allontanamento volontario fino a prova contraria e successivamente nel mettere in cima alla lista degli indagati, e senza alcuna prova, i congiunti delle vittime come se la norma fosse realmente quella del delitto maturato tra le pareti domestiche (se mai ci fosse ulteriore "bisogno" di altri agenti disgreganti della famiglia...), ciò salvo riabilitazione postuma del familiare distrutto dal doppio dolore della perdita e del sospetto.

Le particolari modalità della recente scomparsa, o molto più probabilmente rapimento di Franco Caddeo sono un esempio eclatante di ciò che può succedre a chiunque in ogni momento della sua vita anche in pieno giorno ed in una condizione di massima spensieratezza.

In una condizione di simile rilassamento mentale si svolgeva circa cinque anni fa a Napoli la storia che vado a raccontare, riferita di prima persona dalla mancata vittima grazie al fortuito lieto fine che ebbe la vicenda.

" Siamo in pieno centro cittadino e, senza specificare né zona né nomi degli attori, abbiamo una coppia di fidanzati che se ne vanno tranquilli in giro a fare acquisti.
Giunti quasi di fronte ad un insospettabile negozio di abbigliamento, lei entra alla ricerca di un paio di jeans mentre il fidanzato decide di attenderla fuori poco distante dall'ingresso del negozio, abbastanza da tenerne d'occhio l'entrata ma non abbastanza da essere visto dall'interno del locale... e questo particolare è di fondamentale importanza perché se ai manigoldi fosse stato chiaro fin dall'inizio che la ragazza non era sola, la bizzarra attività clandestina di quel negozio non sarebbe stata scoperta così facilmente!

In poche parole insomma, la ragazza entra in negozio e non ne viene più fuori per un bel po' di tempo, fino al punto che il fidanzato entra per vedere cosa stava succedendo.
Ma nel negozio la ragazza sembra non esserci ed il ragazzo - che è del mestiere - senza perdere la calma prima chiede di lei (se l'avessero vista entrare) e poi dell'eventuale esistenza di un'uscita posteriore: avendo ricevuto due negazioni, egli esce apparentemente soddisfatto dalle risposte ma chiama subito in Centrale - perché questa è stata la fortuna principale della ragazza: il suo fidanzato è un poliziotto.
In breve, grazie alla sua condizione [perché se si fosse trattato di un cittadino qualsiasi, dubito fortemente che la Polizia si sarebbe attivata con eguale sollecitudine e convinzione - NdR] riesce ad ottenere l'intervento della Volante con tanto di Mandato di Perquisizione.

Il risultato fu che venne scoperta una botola corrispondente allo stanzino di prova dei capi d'abbigliamento attraverso la quale facevano sparire alcune ignare clienti del negozio che la banda decideva di destinare alla Tratta delle Bianche: secondo il racconto della vittima, ella si è ritrovò in un baleno in mezzo ad altre sventurate poi tratte in salvo tutte, come lei, prede fresche di giornata...!

La filiazione locale di questa organizzazione fu facilmente sgominata ed il negozio fu messo sotto sequestro con tanto di sigilli ben visibili ai passanti.

Ecco uno dei tanti modi con i quali si può sparire nel nulla senza lasciar traccia e con destinazione ignota: l'unica cosa che si venne a sapere è che le bionde (naturali, si presuppone...) erano destinate ai mercati arabi presso i quali, com'è noto, sono particolarmente apprezzate dai seguaci di Maometto....

Ed ecco uno dei tanti fatti di cronaca che nonostante la loro gravità (o forse proprio a causa della loro gravità!) non assurgono al rango di notizia, ciò con gran sorpresa anche del poliziotto eroe per caso di questa storia che, per sua stessa ammissione, non era con l'occasione interessato a nessun riconoscimento personale ma solo alla divulgazione doverosa di un fatto che avrebbe potuto mettere in guardia tante nuove potenziali vittime del Sistema.
Eppure nulla di nulla arrivò ai media di questa notizia, nonostante la scarsa propensione al segreto che in genere caratterizza il vivace e curioso popolo napoletano.

Oggi, a distanza di circa cinque anni dall'accaduto, c'è una ragazza che gira libera per Napoli grazie alla sua buona sorte ma che non ha più il coraggio di entrare neanche in un bar se non è accompagnata da qualcuno di fiducia: una ragazza la cui la fortuna ha svelato almeno una parte della realtà che molti si ostinano a non vedere confidando ciecamente in una falsa immagine del mondo data dai media ufficiali. "

domenica 11 ottobre 2009

STUDIO CANADESE SUGGERISCE DI RIVEDERE IL PIANO CONTRO L'INFLUENZA SUINA

Beh, mi ero sbagliato: c'è ancora qualcosa da dire sull'influenza suina; non che sia di qualcosa che smentisce il senso di quanto già riportato, anzi...
...e poi, per mettere tutte le informazioni in ordine, c'è l'illuminante dossier di Corrado Penna.

UNO STUDIO SPINGE LE PROVINCE CANADESI (*) AD UN RIPENSAMENTO SUL PIANO PER L'INFLUENZA SUINA.

Un rapporto suggerisce che le persone che vengono vaccinate [contro l'influenza] hanno maggiore probabilità di contrarre il virus H1N1

Patrick White

Winnipeg — pubblicato il 27 settembre 2009, ultimo aggiornamento del 30 settembre 2009

Uno “sconcertante” studio canadese che lega il virus H1N1 ai vaccini contro l'influenza stagionale sta creando scompiglio nel piano nazionale contro l'influenza nel caos e sta mettendo alla prova la fiducia dei cittadini nei confronti delle agenzie governative responsabili per la protezione della salute.

Distribuito per una revisione autorevole la scorsa settimana, lo studio ha creato confusione tra gli esperti di malattie infettive suggerendo che le persone vaccinate contro l'influenza stagionale hanno una probabilità doppia di contrarre l'influenza suina.

Lo studio è attualmente oggetto di una revisione autorevole, ed i conduttori di tale ricerca, Danuta Skowronski del British Columbia Centre for Disease Control [Centro per il Controllo delle Malattie della Columbia Britannica] e Gaston De Serres della Laval University non devono aprire bocca fin quando non verrà pubblicato.

Dopo avere incontrato un forte scetticismo iniziale sia in Canada che all'estero, lo studio ha convinto finora diverse agenzie sanitarie delle province canadesi ad annunciare una frettolosa sospensione delle vaccinazioni stagionali, da tempo un capisaldo della pianificazione della sanità pubblica.

“Ha confuso tutto in una maniera molto pesante,” ha detto il dottor Ethan Rubinstein, direttore del dipartimento per le malattie infettive degli adulti dell'Università di Manitoba. “E certamente ci è costato la credibilità da parte dei cittadini a causa delle raccomandazioni conflittuali. Fino alla scorsa settimana, c'era sempre stato un forte incoraggiamento nei confronti della vaccinazione per l'influenza stagionale.”

Questo sabato il Quebec si è accodato ad Alberta, Saskatchewan, Ontario e Nuova Scotzia nel sospendere le vaccinazioni per l'influenza stagionale per tutte le persone al di sotto dei 65 anni di età. Il ministro della salute del Quebec ha annunciato che posporrà le vaccinazioni a gennaio, lasciando liberi i mesi autunnali perché gli specialisti si concentrino sulle vaccinazioni contro il virus H1N1, che si aspetta sia il ceppo di influenza più severo di questa stagione.

“Quando l'ondata del virus H1N1 è passata, ci sarà tempo a sufficienza per vaccinare contro l'influenza stagionale,” ha detto il dottor Rubinstein.

La Columbia Britannica dovrebbe annunciare una simile sospensione durante una conferenza stampa lunedì mattina.

Altre province, inclusa quella del Manitoba, stanno ancora ponderando una risposta alla ricerca.

La provincia del New Brunswick resiste solitaria, ed ha annunciato la scorsa settimana che porterà avanti le vaccinazioni per l'influenza stagionale per tutti i residenti ad ottobre, come originariamente pianificato.

Fino adesso l'impatto dello studio è confinato al Canada. Ricercatori negli Stati Uniti, Gran Bretagna ed Australia non hanno riportato lo stesso fenomeno. Marie-Paule Kieny, la direttrice della ricerca sui vaccini dell'Organizzazione Mondiale della Salute, ha detto la scorsa settimana che i dati canadesi sono un'anomalia sul piano internazionale e che potrebbero costituire uno “study bias.”

Una commissione internazionale sta attualmente controllando i dati della ricerca. “Il processo di revisione è stato accelerato, quindi speriamo in una risposta entro pochi giorni” ha detto Roy Wadia, portavoce del British Columbia Centre for Disease Control.

Il dottor Rubinstein, che ha letto lo studio, ha affermato che appare ben fondato.

“Ci sono un grande numero di autori, tutti eccellenti e credibili ricercatori” ha detto. “E l'ampiezza del campione studiato è molto ampio – 12 o 13 milioni di persone prese dai sistemi centrali di raccolta dati di tre province. La ricerca è solida.”

La sospensione della vaccinazione non si applica a persone al di sopra dei 65 anni di età. I più anziani sono considerati più suscettibili di sviluppare severi sintomi influenzali. allo stesso tempo essi sono portatori di anticorpi ad un'influenza del1957 che sembra proteggano dall'attuale versione del virus H1N1.

Anche se il legame statistico è provato, la connessione tra i vaccini contro l'influenza stagionale ed il virus H1N1 resta misteroso. Una ipotesi è che il vaccino tiene occupate le cellule che altrimenti produrrebbero anticorpi all'H1N1.

Ma, secondo il dottor Dr. Rubinstein, la ricerca mostra che le persone che hanno ricevuto il vaccino contro l'influenza stagionale del 2007-08 sono rimaste vulnerabili all'insorgere dell'influenza suina del 2009 – un intervallo che dovrebbe fornire un sufficiente tempo di recupero alla maggior parte dei sistemi immunitari.

“Non comprendiamo il meccanismo,” ha detto il dottor Rubinstein. “Al momento attuale é alquanto sconcertante.”

*) Il Canada si suddivide in 13 entità territoriali, 10 dei quali vengono denominate Province e 3 Territori; i Territori rappresentano le zone più fredde che si affacciano sul mare artico.

Fonte:
http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/10/il-vaccino-anti-influenzale-potrebbe.html

domenica 4 ottobre 2009

Proprio TUTTO sull'INFLUENZA 'SUINA'

Qualcosa ho già pubblicato anch'io su questo scottante argomento ma devo dire che finora non avevo trovato in rete una simile raccolta di link utili - se mai ce ne fosse ancora bisogno - a farsi un'idea chiara su questo fenomeno mediatico che è l'influenza cosiddetta suina.

La sfilza d'indirizzi è consultabile da questa pagina del sito INFORMARMY.com:
http://www.informarmy.com/2009/08/influenza-ah1n1-speciale_01.html

ci trovate anche il puntamento alla mappa Google con la maggior parte dei focolai dichiarati di questa particolare quanto pressoché innocua forma d'influenza.

Per non rimanere contagiati, vi anticipo che i consigli più utili sono quelli - sempre validi per ogni pandemia o presunta tale - di spegnere la TV ed evitare di vaccinarsi, in ogni caso.

Ricordo con l'occasione l'egregio lavoro svolto finora e tuttora sull'argomento da Corrado Penna per il suo ineffabile blog scienzamarcia e per tutti noi.