sabato 30 giugno 2012

Castellabate: esplodono contemporaneamente due telefoni cellulari


Interrompo il "silenzio radio" per pubblicare una notizia che non avrebbe nulla di totalmente inconsueto se ad esplodere fosse stato un solo apparecchio: il fatto è che due giorni anzi due notti fa, due cellulari della stessa marca illustrata nella foto sono esplosi alle 2 di mattina in un appartamento di Santa Maria di Castellabate (SA). Erano entrambi spenti e pare non fossero in ricarica ma la cosa più strana è che sono esplosi contemporaneamente, ciò secondo quanto riferito dalle due villeggianti, madre e figlia, rispettive proprietarie dei due terminali.
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Nota: La foto utilizzata è stata reperita in rete e non è relativa all'accaduto.
Le esplosioni simultanee verificatesi, diversamente dal caso della foto, hanno mandato in frantumi i cellulari.
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La cosa farebbe pensare ad una causa esterna agli apparecchi essendo praticamente impossibile una simile sincronicità, si tratti o meno di modelli soggetti a tale rischio.
Completando il contesto dell'accaduto, va detto che proprio in questi giorni si è rilevato in zona una significativa diminuizione di campo della linea cellulare disponibile, almeno per quanto riguarda TIM e sappiamo bene che i cellulari anche spenti purché equipaggiati di accumulatore, si mettono periodicamente in contatto con le celle più vicine e quando il campo è debole emettono segnali più forti. Non ho la competenza necessaria per capire se questa condizione sarebbe sufficiente a causare un surriscaldamento critico degli accumulatori ma in tutta sincerità credo di no.
Spero solo che si tratti di un fenomeno non ricoducibile a campi elettromagnetici abnormi, anomali ed inspiegabili come quelli che hanno caratterizzato nel recente passato le note vicende di Canneto di Caronia... .
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Considerazioni sulle potenzialità offensive dei telefoni cellulari
Tenendo conto che si è già verificato in passato almeno un caso documentato di morte dovuta all'esplosione di un cellulare (link), non c'è da diffidare solo dei danni, ormai riconosciuti anche a livello ufficiale, derivanti dall'esposizione diretta ai campi elettromagnetici emessi dai terminali wireless.
C'è anche chi, in base a considerazioni molto poco fantascientifiche, ha ipotizzato la possibilità di utilizzare i cellulari, oltre che come mezzi di spionaggio e tracciatura degli individui, anche come strumenti di condizionamento e di morte a comando remoto, per via della nota interferenza delle onde radio con tutte le funzioni vitali, e ciò a maggior ragione per i soggetti portatori di microchip o apparecchiature elettromedicali come pacemakers.
Se oltre tali potenzialità, fosse tecnicamente possibile anche far esplodere a comando remoto un cellulare, sarebbe questa solo una funzionalità accessoria di quella che sembra già essere a tutti gli effetti arma, strumento di controllo e condizionamento, oltre che accessorio innegabilmente utile di comunicazione individuale.

venerdì 15 giugno 2012



- Messaggio... a reti unificate -
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Per un periodo che ancora non sono in grado di definire, il sito HEYMOTARD news, il suo mercatino, il presente blog ed I Truffatori non verranno più aggiornati fino a quando non rientrerò in sede, e preciso che purtroppo non mi allontano per godermi delle vacanze ma per varie impellenze... extra territoriali.

Avrò anche cura di rendere temporaneamente "invisibile" ai motori di ricerca il blog del mercatino in modo da evitare inutili ricerche ed infruttuosi ordini da parte di malcapitati utenti.

Ad ogni modo, tutti i siti sopra elencati rimarranno ovviamente on line per consultazione e se proprio avrò la possibilità o l'esigenza di pubblicare qualcosa di nuovo su uno di essi, potrò farlo ma senza nessuna garanzia che ciò accada, proprio perché NON parto per le ferie ma per assolvere a diversi impegni già troppo rimandati.
Nel frattempo, consiglio a chi invece parte per le meritate vacanze di non abbassare la guardia e continuare ad informarsi sulla Rete perché le peggiori azioni e leggi contro i cittadini sovrani vengono congegnate e messe in atto proprio durante le vacanze, quando la gente è distratta da cose più piacevoli.

Durante questo periodo, potrà però esservi utile disintossicarvi dai media di regime rappresentati dai maggiori organi di disinformazione e propaganda a mezzo giornali, radio e televisione tenendoli opportunamente lontani da voi. Ogni tanto fa bene al cervello cercare di sfuggire ai condizionamenti mentali. Solo l'osservazione diretta di quello che sta attorno a voi (ed anche sopra...), informazioni reperite in Rete e qualche buon libro potranno esservi utili per farvi un'idea realistica di cosa succede realmente. Mi raccomando.

Paso

giovedì 14 giugno 2012

Parti di ricambio vive e vegete, non solo fresche di giornata

La funzione della disumanizzazione è quella di far credere che il corpo umano sia paragonabile ad una macchina termica gestita elettronicamente e quindi sia la cosa più naturale del mondo intervenire ingegneristicamente su di esso, visto che la scienza attuale ce lo consente.

Non è così, ogni corpo è espressione di un essere unico ed irripetibile che porta con sé un patrimonio che solo in parte, in quanto razza, può condividere con altri della sua stessa specie. Prova dell'incompatibilità di fondo dei ricambi "non originali" trapiantati è che il sistema immunitario del ricevente non fatica ad identificarli subito come estranei ed a cercare di liberarsene. Per impedire ciò, l'Uomo tecnologico, si avvale della biochimica sopprimendo, con opportuni farmaci da assumere per tutto il resto della nuova vita artificiale, le naturali reazioni immunitarie. L'eccezione con la quale Madre Natura conferma questa regola è quella dei gemelli monozigoti le cui parti sono perfettamente intercambiabili tra loro. Ma anche reperendo un donatore realmente compatibile, qual'è l'etica che ci permette di uccidere un essere per salvarne un altro?

E già, perché al contrario di come si vuole far credere agli ingenui sostenitori delle donazioni, non è possibile trapiantare organi da cadavere ad essere vivente. Nella letteratura fantastica, a far ciò aveva provato il Dottor Frankenstein ma col risultato di creare un mostro! In questo discorso rientrano anche le donazioni di sangue perché anch'esso lungi dall'essere un olio lubrificante oppure un carburante, è un tessuto umano dotato di caratteristiche individuali come tutto il resto dell'organismo ed infatti le trasfusioni comportano reazioni simili al rigetto, solo più attenuate dal fatto che l'organismo riesce mano a mano ad eliminare ogni traccia del sangue alieno.

Con questa consapevolezza, nessuna persona sana di mente ed eticamente dotata arriverebbe a dare mai il consenso per un prelievo d'organi da sé stesso o da un congiunto: il problema è che tale consenso è estorto con l'inganno. Gli espianti, come abbiano detto possibili esclusivamente da persone vive e vegete, avvengono in un regime di sedazione muscolare in modo che il malcapitato non possa muoversi anche se dovesse tornare cosciente durante l'operazione, e quindi nessuno ci assicura, anzi ci sarebbero delle prove contrarie, che l'espiantato non abbia coscienza - e provi quindi immenso dolore - della sua macellazione.

Non è finita, costituendo questa insana pratica un affare planetario, nessuno ci può garantire che dietro ad una diagnosi affrettata di "morte cerebrale a cuore battente" non ci sia l'intenzione criminale di predazione d'organi. E allora vuol dire che tutti quelli che sopravviverebbero solo grazie ad trapianto dovrebbero rinunciare a questa possibilità?

Qui il discorso prende due pieghe, una scientifica e l'altra filosofica.

Diciamo pure che i trapianti di organi sono frutto di un'interpretazione meccanicistica della vita giustificata dello scientismo più becero: se medici del passato sono riusciti a reintegrare con successo parte del plasma perduto con semplici infusioni di... acqua di mare, la cui composizione è molto simile al plasma umano, com'è possibile che la ricerca su di un plasma sintetico sia puramente teorica?

Il fatto è che con la pratica delle trasfusioni, il giro d'affari che ne deriva è molto più interessante.

La coltivazione in vitro di organi della stessa persona da curare è una realtà che aggira del tutto il problema dei rigetti. E allora perché questa via è praticata solo molto timidamente ed in casi legati per lo più alla chirurgia ricostruttiva?

Semplice: perché è meno conveniente ed inoltre renderebbe inutile tutta una categoria di farmaci antirigetto! Il motore di tutto sono sempre il denaro, la convenienza, gli interessi privati: diffidate dei propagandati intenti "umanitari": dietro ogni operazione del genere c'è sempre da sospettare un tornaconto ben preciso. Il fatto che parli di questo su di un sito di vocazione motoristica è legato all'esclamazione di un chirurgo italiano che, in mancanza di... patri di ricambio disponibili, si lasciò scappare "Ora ci vorrebbe solo un bell'incidente motociclistico!". Gli organi da trapiantare si possono prelevare esclusivamente da organismi viventi uccidendoli con l'espianto e proprio in virtù di questo nessuno ci garantisce che venga fatto tutto il possibile per salvare un comatoso giunto in ospedale. Non sottoscrivete mai campagne in favore di donazioni. Di nessun tipo.

Per quanto riguarda l'aspetto filosofico della questione, il discorso si circoscrive ad una giustificazione plausibile dell'attaccamento alla vita: ma se l'essere umano non è solo corpo fisico, allora perché ostinarsi a... non morire quando ciò sembra inevitabile e la morte del corpo non è altro che una conseguenza ineludibile della vita stessa?

In ogni caso, guardate questo video che potrebbe risultare illuminante per coloro ai quali hanno fatto credere che, esattamente come per la favola del Dottor Frankenstein, sia realmente possibile trapiantare organi da cadavere ad essere vivente.
già pubblicato da heymotard.it

Nota: questo video è presente anche su YouTube ma parzialmente censurato dai vincoli di registrazione e della maggiore età
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martedì 12 giugno 2012

La sottile linea rossa

L'omonimo romanzo di James Jones non c'entra nulla o quasi ma rappresenta la metafora morale con cui si conclude questo spietato quanto esilarante cartoon animato da Bruno Bozzetto, incentrato sui luoghi comuni che caratterizzano gli italiani o vengono loro appioppati senza distinzioni di sorta.
Non sarebbe diseducativo, a patto che il messaggio che trasmette sia indirizzato, e quindi recepito, anche da quella parte di potere che si non cura affatto di calpestare la libertà ed i diritti fondamentali dei cittadini col pretesto, tutto da dimostrare, di agire per un superiore interesse comune.

E siccome non è possibile combattere la guerra facendo la pace, è bene che il Potere stia bene attento a non oltrepassare troppo, reiteratamente ed ulteriormente, quella sottile linea rossa.
Buona visione.

lunedì 11 giugno 2012

Primo impiego stabile per delle vetture ad aria compressa

Guy Negre tra le sue vetturette

Una tecnologia che potrebbe essere applicata anche a furgoni, autobus, taxi e barche.

<< Da giugno, questa vettura ad impatto zero sarà usata ne l'aeroporto Schiphol di Amsterdam in sostituzione delle auto elettriche di servizio. [...] Prodotta a Carros, una piccola città francese vicino a Nizza, l'Airpod appartiene alla Motor Development International (MDI), azienda che produce veicoli ecologici.
Il progettista è l’ingegnere francese Guy Negre, una volta nella Formula 1 e oggi Ceo della “Motor Development International” (MDI), che ne spiega i vantaggi. “Oltre all’uso della vetroresina, che fa guadagnare molto in termini di peso, sul rapporto qualità/prezzo la vettura ad aria compressa non ha concorrenti nemmeno tra le altre auto ecologiche. Rispetto alle macchine elettriche, questi veicoli costano molte meno, non hanno bisogno di dispendiose batterie da cambiare ogni 5 anni e si ricaricano in un attimo”.
Negre lavora a questo progetto da circa 13 anni ed è convinto che le auto ad aria compressa potrebbero migliorare la qualità della vita in città per la conseguente diminuzione delle emissioni nocive per la salute. Parere favorevole arriva anche da un esperto di motori che scrive sul quotidiano londinese Guardian che ne ha provato un prototipo. L’Airpod, al posto del volante ha un joystick, misura circa due metri, e raggiunge i 70 km orari. Il prezzo? Circa 3500 euro. Con una ricarica d’aria compressa del prezzo di un euro riesce a percorre più di 200 chilometri. Obiettivo della casa produttrice è presentare sul mercato, modelli nuovi, più grandi e potenti che dovrebbero raggiungere persino i 110 km/orari, avere 4 ruote e 5 porte e adatti alle grandi distanze. I modelli più piccoli, invece, avranno tre ruote e ospiteranno al massimo tre persone. >>

All'articolo di cui sopra, ripreso da IlFattaccio, bisogna aggiungere alcune delle considerazioni già espresse a suo tempo per i veicoli mossi da motori elettrici.
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La differenza energetica sostanziale tra un motore termico, uno elettrico ed uno ad aria compressa consiste nel fatto che il primo necessita di una determinata scorta di risorse energetiche non rinnovabili sotto forma di carburanti o combustibili (alcoli, gas e benzine sono propriamente carburanti; oli e gasoli sono combustibili) mentre gli altri due si avvalgono, ciascuno dei quali con un metodo diverso, di un vettore energetico.
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Questo significa che i motori termici producono inquinamento atmosferico durante il funzionamento mentre tutti i motori che utilizzano una forma di energia prodotta al di fuori del motore stesso, sono indirettamente responsabili o meno di un impatto ambientale negativo a seconda del metodo di produzione (e di trasporto) dell'energia stessa.
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In virtù di questo, è possibile valutare l'impatto globale di ogni tecnologia propulsiva solo se si considerano tutti gli effetti a partire da reperimento e trattamento della risorsa energetica oppure da produzione e trasporto di energia.
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Che un veicolo dotato di un motore non termico non produca alcun inquinamento atmosferico durante il funzionamento è pacifico ma bisogna stare attenti a non... nascondere la spazzatura sotto al tappeto perché per sapere se a livello globale stiamo realmente inquinando poco o nulla, dobbiamo essere certi che l'energia prodotta in altro loco e poi trasportata al motore non sia ottenuta, a sua volta, con metodi altamente inquinanti come l'energia nucleare tradizionale oppure con una centrale a combustibili fossili. Per di più, come evidenziato nel vecchio articolo di heymotard.it riguardante i motori elettrici, durante il trasporto, l'energia elettrica subisce una dispersione media del 30% di cui è necessario tenere conto nella valutazione dell'impatto globale. Questa valutazione incide anche per quanto riguarda i motori ad aria compressa in quanto questo secondo metodo di accumulo d'energia rappresenta nella maggioranza delle situazioni solo un'ulteriore trasformazione di energia prodotta altrove da un motore elettrico o addirittura da uno a combustione.
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Quindi ok per i veicoli ad aria compressa e per quelli elettrici: attrezziamo pure le nostre autorimesse e le nostre città con colonnine e stazioni di ricarica ma stiamo molto attenti a come viene prodotta l'energia che utilizziamo!
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Ecco un servizio dedicato ad una versione sperimentale, che risale allo scorso anno, della rivoluzionaria autovettura:


articolo già pubblicato su heymotard.it

venerdì 8 giugno 2012

Occhio ai furgoni gialli!

Sarebbe stupido trasformarlo immediatamente in una psicosi ma questo avvertimento prudenziale potrebbe rivelarsi salvifico in vista di un'attivitità sismica annunciata da diverse fonti e che potrebbe riguardare il sud Italia, più specificatamente Calabria e Sicilia.

Che il recente sisma in Emilia sia molto probabilmente di origine artificiale, è stato ipotizzato, oserei dire dimostrato, da diversi studiosi del fenomeno che hanno tenuto conto dello stato dell'arte della geoingegneria, che consentirebbe effettivamente di scatenare terremoti praticamente a comando, e di alcuni fenomeni verificatisi prima e durante le scosse. Mi riferisco a particolari luminescenze in cielo, relative probabilmente ad un'attività di tipo elettromagnetico, ed al confronto dei grafici dell'attività di HAARP con le modalità di manifestazione del sisma (vedi link a fine articolo).
Da tener presente che la zona colpita non è mai stata considerata a rischio sismico, tanto che l'ultimo fenomeno del genere di cui si abbia notizia risale a 5 secoli or sono.

Da una mail pervenuta ad un blogger impegnato nel campo dell'informazione, si denuncia l'avvistamento di misteriosi furgoni gialli dotati di grosse antenne sul tetto, notati nella zona del sisma nel corso del mese precedente all'evento.
Inoltre, e questa notizia è da tenere ancora in maggior considerazione, si riporta che il 19 maggio precedente al terremoto, parecchie persone del posto hanno ricevuto delle telefonate, esclusivamente sui telefoni di rete fissa, da parte di persone che si qualificavano come facenti parte della Protezione Civile e che le avvertivano dell'imminenza delle scosse!
Ma in Italia non è più ufficialmente impossibile prevedere i terremoti?

articolo di riferimento:
Grafici HAARP confermerebbero origine artificiale del terremoto in Emilia

Per approfondimenti sui terremoti artificiali, sono disponibili diversi articoli interessanti sul sito di Gianni Lannes

giovedì 7 giugno 2012

Quanto è aggiornata la nostra tecnologia?


Lamborghini Countach, ci sembra "moderna" ma fu concepita nel 1967

Chiunque si avvicini al motorismo ed a qualsiasi altra branca applicativa della tecnologia, con un interesse che va oltre le proposte del mercato, prima o poi scopre inevitabilmente che da circa un secolo a questa parte ci stanno "vendendo" tecnologia tutt'altro che aggiornata, spacciata però come "stato dell'arte" da opportune campagne propagandistiche supportate da altrettanto funzionali censure mediatiche su quanto riguarda il nostro ("nostro" si fa per dire...) reale stato di avanzamento tecnologico e scientifico.

Lo scopo di tutto ciò? Semplice: tenerci in un costante stato di arretratezza, utile a DETERMINARE e non certo a risolvere ogni nuova esigenza dell'umanità. Solo in presenza di bisogni, reali o fittizi che siano, è infatti possibile controllare la vita della gente a proprio vantaggio.

Se avessimo libero accesso al reale stato dell'arte dello sviluppo tecnologico, in tutti i campi, da decenni ormai non esisterebbe più una piaga come la fame e nessuna guerra avrebbe senso di essere combattuta, le malattie risulterebbero ridotte al minimo e quasi tutte facilmente curabili senza interventi chirurgici o cure più dannose e pericolose della patologia stessa. A nessuno converrebbe più mettersi a giocare con la natura brevettando nuove forme di vita per guadagnarci su a discapito della salute pubblica e nessun politico o scienziato sano di mente si sognerebbe mai di proporre la costruzione di obsolete centrali atomiche per la produzione di energia elettrica (come prodotto di scarto: in realtà le centrali atomiche vengono impiegate principalmente per fabbricare plutonio a scopi militari, altrimenti non converrebbe costruirle).

Limitandoci al campo elettivo di questo sito, il motorismo, secondo voi a quando risalgono i concetti basilari e le invenzioni che hanno dato luogo all'autotrazione? Includo alcune elementari invenzioni legate all'elettricità perché i diversi tipi di motori a scoppio sono solo alcune delle possibili forme di propulsione che possiamo utilizzare.

1745 - Bottiglia di Leida, un prototipo di condensatore che rappresenta la prima realizzazione moderna di un accumulatore di carica elettrica. Specifico "moderna" perché non si può prescindere dai ritrovamenti in Iraq di accumulatori databili ad un periodo di quattro secoli esattamente a cavallo della nascita di Cristo.

1799 - Volta presenta la sua pila.

1805 - Il primo motore a scoppio funzionava a "gas illuminante", un composto già utilizzato, appunto, per l'illuminazione e che conteneva idrogeno.

1834 - Non si dava ancora per scontato che i motori a scoppio rappresentassero l'unica strada percorribile per l'autotrazione, e allora un certo Robert Anderson propose la sua carrozza elettrica.

1854 - Heinrich Goebel realizza la prima lampada a incandescenza dell'era moderna, che andrà a sostituire le lampade a gas ancora utilizzate sui veicoli motorizzati e non. Dell'era moderna, perché alcuni bassorilievi presenti a Dendera in opere risalenti all'antico Egitto farebbero pensare ad un utilizzo di tale tipo di illuminazione per rischiarare le oscurità assolute di misteriosi ipogei. Del resto, gli studiosi sono concordi nell'affermare che di sicuro gli antichi non poterono utilizzare illuminazione da combustione in quel contesto, vista la mancanza di sufficiente ventilazione di tali locali sotterranei.

Bassorilievi di Dendera: una mega-lampada ad incandescenza?

1860 - I nostri Barsanti&Matteucci presentano il loro motore a idrogeno, oltre un secolo prima della BMW... .

1892 - Rudolph Diesel trova il modo di fare a meno delle accensioni comandate inventando il ciclo termico che porta il suo nome, alimentato ad olio di arachidi alla faccia dell'innovazione dei biocarburanti... . All'epoca si trattava di un motore che superava in rendimento i contemporanei motori a ciclo Otto ed è probabilmente per questo che il geniale inventore scomparve misteriosamente dal traghetto che lo avrebbe portato in Francia per realizzare su grande scala il suo motore.

1899 - Qualcuno insiste ancora a proporre vetture elettriche e non a caso, la prima auto al mondo a superare i 100Km/h, se pur per soli 34", fu la Jamais Contente di Camille Jenatry, spinta da un motore elettrico.

1939 - Nikola Tesla presenta la sua Tesla Car ad un magnate dell'auto, un'auto elettrica che non aveva bisogno di portarsi dietro accumulatori ma che captava dall'etere in maniera illimitata l'energia di cui aveva bisogno. E qui entriamo nel campo delle invenzioni occultate all'umanità. Il solo Tesla era titolare di circa 700 brevetti non tutti nel campo dell'elettricità: parecchie sue intuizioni trovano sempre maggior conferma in campo scientifico attuale e dobbiamo a lui, l'uomo che inventò il futuro, l'utilizzo della corrente alternata e tutte le invenzioni che portarono alla realizzazione delle lampade a luminescenza (neon), dei tubi catodici (TV), dei telecomandi, delle indagini a raggi X, della radio, ecc. . Lo stesso Guglielmo Marconi realizzò la "sua" famosa radio utilizzando 17 brevetti già depositati da Tesla, non prima di aver effettuato una visita... disinteressata al laboratorio americano del genio serbo.

1954 - Nella città di Obninsk (ex-URSS) si comincia a generare energia elettrica utilizzando per la prima volta un reattore atomico. Questo può dare un'idea di quanto obsoleta (e superata) sia questa tecnologia.

Insomma, la tecnologia che utilizziamo è solo una parte di quella disponibile in teoria ed è quella che rende di più a chi ce la vende, non a noi: ci sono migliaia di invenzioni più o meno epocali che avrebbero potuto - e potrebbero ancora - accelerare e migliorare vertiginosamente il nostro sviluppo se solo non fossero state condizionate da ben precise e vincolanti logiche economiche. Una per tutte è quella della scelta "definitiva" ed obbligata di lubrificanti, carburanti e combustibili fossili come se non fossero mai esistite, prima, durante e dopo la loro scoperta, alternative possibili. Altre possibilità perdute sono legate all'occultazione di tecnologie rivoluzionarie in tutti i campi, da quello energetico a quello medico, dall'elettronica alla chimica. La logica che sta dietro è sempre quella del profitto di pochi a discapito della comunità.
Fino a quando sarà così, il progresso ci verrà elargito, quando decideranno di farlo, col contagocce ed a caro prezzo.

articolo già pubblicato, arricchito da ulteriori illustrazioni, su heymotard.it

domenica 3 giugno 2012

Un sindaco da marciapiede

Chiariamo subito che l'appellativo vuole essere un richiamo puramente assonante al titolo del celebre film del 1969 "Midnight Cowboy" rititolato "Un uomo da marciapiede".
E l'ironia deve fermarsi qui senza doppi sensi perché il protagonista del film era un ragazzo di campagna riciclatosi in città come gigolò mentre il Sindaco di Castellabate sta dimostrando un impegno mai visto prima nella realizzazione di Opere Pubbliche infrastrutturali.
Ed il simpatico appellativo coniato dalla mia compagna è dovuto proprio all'inusitato proliferare di... marciapiedi, almeno nell'ambito della frazione di Santa Maria.
Marciapiedi di cui si sentiva il bisogno, sia chiaro, in quanto da sempre nel nostro paese i pedoni erano costretti a percorrere a loro rischio lo stesso piano viabile del traffico motorizzato.
Le precedenti amministrazioni si erano espresse timidamente in questo campo realizzando improbabili quanto inutili marciapiedi dalla funzione soltanto decorativa in quanto ritmicamente interrotti da palme o altri alberi così grandi da impedirne l'utilizzo.
In prossimità della caserma dei Carabinieri si possono ancora apprezzare i tronchi recisi di enormi palme che interrompono la continuità del pur necessario marciapiede.
Vista la grande attenzione di questa amministrazione ai marciapiedi... funzionali, suggerirei ad essa di prendere in considerazione - ormai dopo l'estate - l'eliminazione di quelli non funzionali come ad esempio quello che circoscrive Piazza Lucia, unico esempio al mondo, credo, di marciapiede consapevolmente costruito in un'area del tutto pedonale.
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Parimenti, ironia vuole che quando il lungomare era transitabile senza limitazioni fosse del tutto privo di marciapiedi mentre oggi che si cerca (invano) di pedonalizzarlo, sia costeggiato e delimitato da due marciapiedi non collegati tra loro. Il risultato è che i pedoni malgrado il traffico veicolare hanno la possibilità di "salvarsi" sui marciapiedi solo se si trovano vicini ad essi mentre sono costretti a scansare auto, moto e bici se invece si trovano nella zona che ne è priva.
Per il lungomare, è necessario decidere una volta per tutte se dev'essere realmente pedonale - e allora dev'essere sgombrato dai marciapiedi - oppure transitabile - e allora deve essere dotato di una rotonda finale, al posto della terrazza belvedere, che permetta alle auto di invertire il senso di marcia senza la necessità di ardite manovre tra i piedi dei pedoni.
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Il proliferare di rotonde, nel tentativo di disciplinare il traffico e di renderlo più sicuro, andrebbe inoltre riconsiderato in base allo spazio effettivamente disponibile: al di sotto di un determinato raggio, diciamo una decina di metri (quindi diametro 20mt), una rotatoria tende ad "incepparsi" per via dell'insufficiente capacità veicolare e della grossa difficoltà di manovra per gli autoarticolati.
Basta porsi a margine di una qualsiasi di queste rotonde troppo piccole per apprezzarne l'effetto negativo sulla scorrevolezza del traffico e sulla morale comune quando si ascoltano i sacrosanti improperi pronunciati dai camionisti di passaggio... . 
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In definitiva, il vero oggetto di questo articolo è quello di suggerire a qualsiasi amministrazione si succeda nel Comune, una maggiore attenzione alla concezione di un vero Piano della Viabilità su tutto il territorio piuttosto che la realizzazione di infrastrutture mirate a risolvere problemi o esigenze localizzate.
Castellabate e la sua principale frazione Santa Maria in particolare, sono oggetto da sempre di un'affluenza stagionale che va oltre la capacità di smaltimento delle loro strade e dell'accoglienza dei propri parcheggi; e questa situazione si è aggravata dopo la popolarità che è derivata dal pur brutto film "Benvenuti al Sud" e da tutte le trasmissioni televisive ambientate nel territorio del Comune.
Si è (male) pedonalizzato il Corso creando una passerella per lo shopping che non si differenzia da tante altre, al costo di creare un grosso problema alla viabilità perché non è stata PENSATA una viabilità alternativa prima di chiuderlo al traffico.
Ciò è ancor più grave se si pensa che il centro storico di Santa Maria è del tutto trascurato, non fosse che per la cura di alcuni proprietari di immobili.
I percorsi che si snodano paralleli ai due lungomari potrebbero ben essere valorizzati e frequentati vantaggiosamente dal passeggio, in modo da permettere ai lungomari veri e propri di meglio assolvere al loro compito di drenaggio veicolare; ciò sempre se si vuole prendere atto una volta per tutte che siamo (ancora) nell'era dell'automobile.
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Il metodo sarebbe anche semplice ed adottato in altri Comuni da altre più illuminate amministrazioni: liberalizzare ed incentivare le attività che intendano aprire o trasferirsi nel centro storico - da pedonalizzare in maniera assoluta - ripristinando una viabilità controllata nel Corso, a senso unico, con opportuni marciapiedi e con il parcheggio disciplinato da disco orario.
In una realtà dalle dimensioni così limitate, andrebbero anche eliminati i lampioni ripristinando il vecchio metodo a sospensione oppure ad applique, che non era affatto male, anche a livello estetico.
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Indicativo della scarsa attenzione prestata al centro strorico di Santa Maria, è il fatto che in Rete si sprechino foto raffiguranti le solite vedute della Torre e dei lungomari ma non se ne trovi neanche una del suo suggestivo centro storico.

venerdì 1 giugno 2012

Coste del Comune di Castellabate più sicure vigilate con moto d'acqua


A partire da oggi, le coste del Comune di Castellabate saranno vigilate da un operatore dotato di moto d'acqua: la notizia è tratta da un articolo di cilento.it che equivoca ripetutamente a cominciare dal titolo, assieme al Sindaco stesso, sulla definizione di "acquascooter".
Gli acquascooter propriamente detti, infatti, sono dei meri sussidi di nuoto azionati da motori termici oppure elettrici a seconda se destinati ad un utilizzo semi-sommerso o subacqueo. 
Ecco un esempio di acquascooter subacquei, è chiaro che non si tratta di veicoli utilizzabili per la sorveglianza marina, a meno di non usarli per controllare cosa fanno i bagnanti sotto il pelo dell'acqua...:


Un articolo più completo sull'argomento è disponibile su heymotard.it a questo indirizzo: