mercoledì 29 aprile 2009

Elementi e salute - 3) Litio

Il litio è il primo degli alcali nella tavola periodica. In natura si trova come miscela degli isotopi Li6 e Li7. È il metallo solido più leggero, è morbido, di colore bianco-argento, con un basso punto di fusione e reattivo. Molte delle sia proprietà fisiche e chimiche sono più simili a quelle dei metalli della terra alcalina che a quelle del suo gruppo.

Fra le proprietà più significative di litio troviamo il suo alto calore specifico, l'ampio intervallo di temperatura in fase liquida, l'alta conducibilità termica, la bassa viscosità e la densità molto bassa. Il litio metallico è solubile in ammine alifatiche a catena corta, come la etilammina. È insolubile negli idrocarburi.

Il litio partecipa ad un numero enorme di reazioni, con reagenti organici così come con reagenti inorganici. Reagisce con l'ossigeno per formare monossido e perossido. È l'unico metallo alcalino che reagisce con l'azoto a temperatura ambiente per produrre un nitruro nero. Reagisce facilmente con idrogeno a quasi 500ºC per formare idruro di litio. La reazione del litio metallico con acqua è estremamente violenta. Il litio reagisce direttamente con il carbonio per produrre carburo. Si lega facilmente con gli alogeni e forma alogenuri ad emissione chiara. Anche se non reagisce con gli idrocarburi paraffinici, sviluppa reazioni di addizione con gli alqueni sostituiti dai gruppi diene ed arile. Inoltre reagisce con i composti acetilenici, formando acetiluri di litio, che sono importanti nella sintesi della vitamina A.


Applicazioni

Il composto principale del litio è l'idrossido del litio. È una polvere bianca; il materiale lavorato diventa idrossido di litio monoidrato. Il carbonato può essere usato nell'industria delle ceramiche e in medicina come antidepressivo. Sia il bromo che il cloruro di litio formano un concentrato di brina, che ha la proprietà di assorbire l'umidità in un ampio intervallo di temperatura; queste brine sono usate nella produzione di sistemi di aria condizionata.
L'uso industriale principale di litio è in forma di stearato di litio, come addensatore di grasso lubrificante. Altre applicazioni importanti dei composti di litio sono nelle ceramiche, in particolare nella glassa di porcellana; come additivo per estendere la vita e le prestazioni delle pile alcaline e nelle saldature autogena e con ottone.
Leghe di litio e alluminio, cadmio, rame e manganese sono utilizzate
per realizzare componenti di velivoli ad alte prestazioni.


Il litio nell'ambiente

Come tutti i metalli alcalini il litio reagisce facilmente con l'acqua e non si trova in natura allo stato libero in conseguenza della sua elevata reattività e quindi è facile concludere che può ritrovarsi nell’atmosfera solo a seguito di opportune operazioni di spargimento aereo.
Il litio è un elemento moderatamente abbondante ed è contenuto nella crosta terrestre in 65 ppm (parti per milione). Questo lo colloca sotto nichel, rame e tungsteno e sopra cerio e stagno relativamente all'abbondanza.
Negli Stati Uniti il litio viene estratto dalle vasche di brina del Nevada. Oggi il litio più commerciale viene estratto dalle riserve di brina in Cile. La produzione mondiale di litio si aggira intorno le 40.000 tonnellate all'anno e le riserve totali sono stimate essere intorno ai 7 milioni di tonnellate.
Il litio viene facilmente assorbito dalle piante e la quantità di litio contenuto nelle piante varia ampiamente, raggiungendo i 30 ppm in alcuni casi.


Effetti del litio sulla salute


Effetti di esposizione a litio:

Fuoco: Infiammabile. Molte reazioni possono causare incendio o esplosione. Emana vapori (o gas) irritanti o tossici nel fuoco.

Esplosione: Rischio di incendio e di esplosione a contatto con sostanze combustibili ed acqua.

Inalazione: Sensazione di bruciore, tosse, respirazione affaticata, respiro corto, gola irritata. I sintomi possono manifestarsi in ritardo.

Contatto con la pelle: Rossore, ustioni cutanee, dolore, bolle.

Contatto con gli occhi: Rossore, dolore, severe ustioni profonde.

Ingestione: Spasmi addominali, dolore addominale, sensazione di bruciore, nausea, shock o collasso, vomito, debolezza.


Effetti di esposizione di breve durata: la sostanza è corrosiva per gli occhi, la pelle ed le vie respiratorie. Corrosività in caso di ingestione. L'inalazione della sostanza può causare edema polmonare. I sintomi dell'edema polmonare spesso non si manifestano fino a che non siano passate alcune ore e si aggravano con sforzo fisico. Riposo e controllo medico sono quindi essenziali. La somministrazione immediata di un apposito spray, da parte di un medico o una persona autorizzata dal soggetto, dovrebbe essere effettuata.


Vie di esposizione: la sostanza può essere assorbita nel corpo tramite inalazione delle sue polveri e ingestione. Rischio di inalazione: l'evaporazione a 20°C è trascurabile; una concentrazione nociva delle particelle sospese nell'aria può, tuttavia, essere raggiunta rapidamente se disperso.


Pericoli chimici: Il riscaldamento può causare combustione o esplosione violenta. Se finemente dispersa, la sostanza può prendere fuoco spontaneamente a contatto con aria. Col riscaldamento si formano vapori tossici. Reagisce violentemente con gli ossidanti forti, gli acidi e molti composti (idrocarburi, alogeni, aloni, cemento, sabbia ed amianto) causando fuoco ed rischio di esplosione. Reagisce violentemente con l'acqua, formando idrogeno (altamente infiammabile) e vapori corrosivi di idrossido di litio.


Effetti ambientali del litio

Il litio metallico reagisce con azoto, ossigeno e vapore acqueo presenti nell'aria. Come conseguenza la superficie del litio si riveste da una miscela si idrossido di litio (LiOH), carbonato di litio (Li2CO3), e nitruro litio (Li3N). L'idrossido di litio costituisce un potenziale pericolo per l'ambiente in quanto estremamente corrosivo. Particolarmente esposti gli organismi acquatici.


Articolo correlato: Il litio nelle scie chimiche


lunedì 27 aprile 2009

Elementi e salute - 2) Bario

Il bario è un metallo bianco-argenteo che può essere trovato nell'ambiente, dove esiste naturalmente legato ad altri prodotti chimici come zolfo, carbonio ed ossigeno. E' molto leggero con densità pari a 3,5gr/cm3 simile a quella dell’alluminio. Il bario ossida in aria e reagisce violentemente con l'acqua liberando ossigeno; reagisce con quasi tutti i non metalli, formando spesso composti velenosi.

Applicazioni
Il bario è usato spesso in lega col nichel per gli elettrodi delle candele d’accensione, nei tubi a vuoto come essiccante ed agente per la rimozione dell'ossigeno. Sotto forma di sali (in particolare il titanato di bario) viene impiegato grazie alla sua igroscopicità nella sua forma in granuli per assorbire l’umidità negli imballaggi delle apparecchiature ottiche ed elettroniche e, sotto forma di particolato diffuso per aerosol da aerei appositamente attrezzati, per impedire le precipitazioni atmosferiche o per sfruttare le sue proprietà elettromagnetiche per alterare l'atmosfera a scopi militari. Inoltre è usato nelle lampade fluorescenti: le impurità del solfuro del bario creano fosforescenza dopo esposizione alla luce.
I composti del bario sono usati nelle industrie estrattive per ottenere fango perforante. Esso facilita infatti la perforazione delle rocce lubrificando la trivella.
I composti di bario sono inoltre usati per la fabbricazione di vernici, mattoni, piastrelle, vetro e gomma. I clorati ed i nitrati di bario danno ai fuochi d'artificio un colore verde.

Il bario nell'ambiente
Il bario è molto abbondante sulla crosta terrestre essendo il 14° elemento per diffusione. Quantità elevate di bario possono essere trovate in terreni e alimenti come noci, alghe, pesci e determinate piante.
A causa del massiccio uso di questo elemento nell’industria, nelle operazioni militari e di modificazione climatica, le attività umane contribuiscono notevolmente al rilascio di bario nell'ambiente. Di conseguenza le concentrazioni di bario in aria, acqua ed nel terreno possono essere superiori alle concentrazioni naturali in molti luoghi.
Alcuni composti di bario entrano nell'aria durante i processi estrattivi, di raffinazione, durante la produzione dei suoi composti e durante la combustione di olio e carbone.
I suoi minerali più estratti sono la barite, il più comune, e la witserite. Le principali aree estrattive sono situate in Gran Bretagna, Italia, Repubblica Ceca, Stati Uniti e Germania. Circa 6 milioni di tonnellate vengono prodotte ogni anno e le riserve sono stimate in oltre 400 milioni di tonnellate.

Effetti del bario sulla salute
La concentrazione di bario rilevata negli alimenti e nell'acqua non è solitamente abbastanza alta da diventare una minaccia per la salute.
Le persone soggette a rischio più elevato da esposizione e conseguenze per la salute sono quelle che lavorano nell'industria del bario. La maggior parte dei rischi per la salute a cui sono sottoposti sono causati dalla respirazione di aria che contiene solfato o carbonato di bario.
Molte discariche di rifiuti pericolosi contengono determinate quantità di bario. Le persone che vivono nelle loro vicinanze possono essere esposte a livelli nocivi. L'esposizione è in tali casi causata dall'inspirazione di polvere, contatto con la pelle, ingestione di piante o il consumo di acqua contaminata da bario.
Gli effetti del bario sulla salute dipendono dalla solubilità dei suoi composti in acqua. I composti di bario che si dissolvono in acqua possono essere nocivi per la salute umana. L'assorbimento una notevole quantità di bario solubile in acqua può causare paralisi ed in alcuni casi persino la morte.
Piccole quantità di bario solubile in acqua possono indurre in una persona difficoltà di respirazione, aumento della pressione sanguigna, variazione del ritmo cardiaco, irritazione dello stomaco, debolezza muscolare, cambiamenti nei riflessi nervosi, rigonfiamento di fegato e cervello, danni a cuore e reni.
Si sospetta che il bario possa causare negli esseri umani cancro, problemi alla nascita e sterilità.

Effetti ambientali del bario
Alcuni composti di bario liberati nell’ambiente si dissolvono facilmente in acqua e si trovano in laghi, fiumi e corsi d'acqua. A causa della loro solubilità questi composti possono contaminare vaste aree. Quando pesci ed altri organismi acquatici assorbono composti di bario, questi ultimi si accumulano nei loro corpi. I composti persistenti di bario rimangono solitamente sulla superficie del terreno o nei sedimenti degli acquitrini. Il bario è stato trovato nella maggior parte dei terreni in bassi livelli. Questi livelli possono essere più alti nei siti di discarica di rifiuti pericolosi e nelle aree sottoposte ad intense e continue operazioni di irrorazione aerea di tale elemento.

Articoli correlati:
- Effetti dello spargimento di sali di bario
- Nuvole di bario

sabato 25 aprile 2009

Elementi e salute - 1) Alluminio

Comincia oggi una breve rassegna di alcuni elementi chimici dannosi per la nostra salute con i quali possiamo facilmente venire a contatto anche senza rendercene conto.

Alluminio
Si tratta di un metallo duttile e leggero dal colore argenteo vivo ma facilmente ricoperto da un sottile strato di ossidazione che si forma rapidamente quando è esposto all'aria. L'alluminio non è magnetico e non è infiammabile a temperature ordinarie pur essendo estremamente avido di ossigeno. Ha soltanto un isotopo naturale, l’aluminium-27, che non è radioattivo.


Applicazioni

L’alluminio è importante per la sua resistenza all'ossidazione e per la leggerezza delle sue leghe. L'alluminio è infatti usato in molte industrie per realizzare i manufatti più svariati e riveste quindi una grossa importanza nell'economia mondiale. I componenti strutturali costruiti in leghe d’alluminio sono fondamentali per l'industria aerospaziale e molto importanti in altre aree di trasporto e costruzione in cui sono richieste leggerezza, durevolezza e resistenza.
L'uso dell'alluminio è secondo solo a quello del ferro. Puro, forma facilmente leghe con molti elementi quale rame, zinco, magnesio, manganese e silicio.
Quasi tutti gli specchi moderni, compresi quelli dei telescopi, sono costituiti da un rivestimento riflettente sottile di alluminio posto sulla superficie posteriore di un vetro.
Altre applicazioni riguardano circuiti elettrici e rivestimenti atermici.
A causa della sua alta conducibilità e del prezzo relativamente basso se confrontato con quello del rame, l'alluminio era ampiamente usato negli Stati Uniti per le linee elettriche domestiche negli anni ‘60. Purtroppo si manifestarono problemi di funzionamento a causa del più alto coefficiente di dilatazione termica e della sua tendenza a creparsi sotto una pressione stabile e continua, entrambi eventuali cause d'allentamento del contatto; la corrosione galvanica infine, ne aumenta la resistenza elettrica.
Lo sviluppo più recente nella tecnologia dell'alluminio è la produzione di schiuma di alluminio attraverso l'aggiunta di un composto metallico fuso (un metallo ibrido) in grado di rilasciare un gas di idrogeno. L'alluminio fuso deve prima essere ispessito ed a tal scopo vengono aggiunti ossido di alluminio o fibre di carburo di silicio. Il risultato è una schiuma solida che è usata nei tunnel stradali e nelle navicelle spaziali.

L'alluminio nell'ambiente

Anche se l'alluminio è un elemento molto abbondante nella crosta terrestre, stimato in percentuali attorno all'8%, è molto raro nella sua forma pura mentre è facilmente reperibile come minerale di bauxite.
Sotto forma di idrossido non solubile, caratterizza fortemente i terreni che lo contengono.
L'alluminio è fra i metalli più difficili da raffinare esistenti sulla terra: il motivo è che esso si ossida molto velocemente ed il suo ossido è un composto estremamente stabile che, a differenza della ruggine sul ferro, non si sfalda via. La ragione stessa per cui l'alluminio è usato in molte applicazioni spiega perchè è così difficile da produrre.
Parecchie gemme sono composte da cristalli chiari di ossido di alluminio, noti come corindone. La presenza di tracce di altri metalli genera i vari colori: il cobalto forma gli zaffiri azzurri, ed il cromo forma i rubini rossi. Entrambe sono oggi facili ed economici da produrre artificialmente. I topazi sono alluminio silicati colorati di giallo da tracce di ferro.
Il recupero del metallo dai rottami riciclati e' diventato una componente importante dell'industria di alluminio. La produzione industriale mondiale del metallo nuovo si aggira intorno alle 20 tonnellate per anno ed una simile quantità viene riciclata. Le riserve note sono pari a 6 miliardi di tonnellate.


Effetti sulla salute dell'alluminio

L'esposizione ad elevate concentrazioni può causare problemi di salute. La forma ionica di alluminio solubile in acqua ha particolari effetti nocivi. Si trova solitamente in soluzione di assieme ad altri ioni, come nel cloruro di alluminio. L'assunzione di alluminio può avvenire attraverso il cibo, attraverso la respirazione e tramite il contatto con la pelle. Un'assunzione continuata di concentrazioni significative di alluminio puo' provocare seri effetti sulla salute, come:

- danneggiamento del sistema nervoso centrale

- demenza

- perdita della memoria

- indebolimento generale e stanchezza cronica (astenia)

- forte tremore

- sindrome di Alzheimer

L'alluminio costituisce un rischio in certi luoghi di lavoro come le miniere dove può essere presente nell'acqua. Le persone che lavorano nelle fabbriche dove si utilizza alluminio durante i processi di produzione possono riscontrare problemi ai polmoni quando respirano la sua polvere. L'alluminio può causare problemi ai pazienti di malattie renali quando entra nel corpo durante le dialisi renali. L'inalazione di polveri fini e di ossido di alluminio sono state indicate come causa di danni e di fibrosi polmonari. Questo effetto, noto come malattia del rasoio, è complicato dalla presenza si silicio e di ossidi di ferro nell'aria inalata.


Effetti ambientali dell'alluminio

Gli effetti dell’alluminio sono stati portati alla nostra attenzione soprattutto a causa di problemi d'acidificazione. L'alluminio può accumularsi in piante e causare problemi di salute per gli animali che consumano tali piante. Le concentrazioni di alluminio sembrano essere più alte nei laghi acidificati. In questi laghi il numero di pesci e di anfibi sta diminuendo a causa delle reazioni degli ioni alluminio con le proteine nelle branchie dei pesci e negli embrioni delle rane. Disperso in atmosfera sotto forma di particolato viene utilizzato per creare un plasma elettroconduttivo ad usi militari ed uno schermo ai raggi solari. Alte concentrazioni di alluminio causano non soltanto effetti sui pesci, ma anche su uccelli e su altri animali che mangiano i pesci e gli insetti contaminati e sugli animali che respirano alluminio attraverso l'aria. Le conseguenze sugli uccelli che mangiano i pesci contaminati consistono nell'assottigliamento dei gusci delle uova nella nascita di pulcini sotto peso. Le conseguenze sugli animali che respirano alluminio attraverso l'aria possono essere problemi ai polmoni, perdita di peso e diminuzione dell'attività. Un altro effetto negativo per l'ambiente dell'alluminio è che i suoi ioni possono reagire con i fosfati, e ciò li induce ad essere meno disponibili per gli organismi acquatici. Alte concentrazioni di alluminio possono essere presenti non soltanto in laghi acidificati e nell'aria soprattutto a seguito di intense irrorazioni aeree, ma anche nell'acqua freatica di terreni acidificati. Ci sono consistenti prove infatti sulla capacità dell'alluminio di danneggiare le radici degli alberi quando esse si approvvigionano di acque freatiche.


Articoli correlati:

- Il piano di Edward Teller e la truffa dell'effetto serra
- Il trimetilalluminio nelle scie chimiche

martedì 21 aprile 2009

Telefonate al NOE...

...ovviamente nessuno v'impedisce di continuare a telefonare o scrivere al NOE anche DOPO il 20 Aprile, quando vi sembrerà più opportuno meglio ancora se in concomitanza di operazioni di irrorazioni aeree particolarmente evidenti!

Articolo di riferimento:
20 Aprile 2009: giornata della telefonata al NOE

sabato 18 aprile 2009

20 aprile 2009: giornata della telefonata al N.O.E.

Richiamiamo i Carabinieri del N.O.E. al loro dovere istituzionale, telefonando al loro numero per denunciare il disastro ambientale (art. 434 c.p.) e l'avvelenamento delle acque (439 c.p), causati dalle operazioni attuate con gli aerei chimici (chemtrails).

Per le vostre segnalazioni ai Carabinieri del N.O.E. sulle quotidiane irrorazioni clandestine, fate riferimento ai seguenti numeri di telefono ed indirizzi di posta elettronica. Dimostrate che ci siete e che non siete addormentati. Il N.O.E. ha il dovere di agire. E' suo compito istituzionale ed è vostro legittimo diritto esigere che tale organismo si adoperi in risposta alle segnalazioni dei cittadini.



NUMERO VERDE: 800 253608

Gruppo CC.T.A. Treviso 0422318030 ccgrptatvcdo@carabinieri.it
NOE Alessandria 0131235668 noealcdo@carabinieri.it
NOE Bologna 051553220 noebocdo@carabinieri.it
NOE Brescia 0303771519 noebrcdo@carabinieri.it
NOE Genova 01035605955 noegecdo@carabinieri.it
NOE Milano 022563303 noemicdo@carabinieri.it
NOE Torino 0118159390 noetocdo@carabinieri.it
NOE Trento 0461982077 noetncdo@carabinieri.it
NOE Treviso 0422424824 noetvcdo@carabinieri.it
NOE Udine 0432204720 noeudcdo@carabinieri.it
NOE Venezia 041920277 noevecdo@carabinieri.it
Gruppo CC.T.A. Roma 06660351 ccgrptarmcdo@carabinieri.it
NOE Ancona 071895747 noeancdo@carabinieri.it
NOE Cagliari 070402056 noecacdo@carabinieri.it
NOE Campobasso 0874483489 noecbcdo@carabinieri.it
NOE Firenze 055243386 noeficdo@carabinieri.it
NOE Grosseto 056420635 noegrcdo@carabinieri.it
NOE Perugia 0755287886 noepgcdo@carabinieri.it
NOE Pescara 0852058196 noepecdo@carabinieri.it
NOE Roma 06660351 noermcdo@carabinieri.it
NOE Sassari 079520002 noesscdo@carabinieri.it
Gruppo CC.T.A. Napoli 081261243 ccgrptanacdo@carabinieri.it
NOE Bari 0805533153 noebacdo@carabinieri.it
NOE Caserta 0823324153 noececdo@carabinieri.it
NOE Catania 095535511 noectcdo@carabinieri.it
NOE Catanzaro 0961792858 noeczcdo@carabinieri.it
NOE Lecce 0832391923 noelecdo@carabinieri.it
NOE Napoli 081668059 noenacdo@carabinieri.it
NOE Palermo 0916788076 noepacdo@carabinieri.it
NOE Potenza 097156312 noepzcdo@carabinieri.it
NOE Reggio Calabria 096528438 noerccdo@carabinieri.it
NOE Salerno 089304219 noesacdo@carabinieri.it

Fonte: tankerenemy.com

giovedì 16 aprile 2009

Fumo nel cielo, veleni nel sangue.

Nello sguardo satanico di alcuni loschi personaggi (che la Fisiognomica sia una scienza da rivalutare?) è possibile talvolta lèggere la loro indole e le loro intenzioni, ma probabilmente questa facoltà è riservata solo a chi non ha gli occhi e la mente annebbiati dalle menzogne con le quali siamo svezzati e poi cresciuti.
Quando, nel corso di una vita, si ha a che fare per la prima volta con un problema mai affrontato prima, il riflesso condizionato inculcato con la pessima "educazione" che riceviamo è così quello di affidarci per la sua risoluzione a tesi e personaggi istituzionali e... accettati senza neanche prendere in considerazione che forse forse non sono proprio loro i depositari della verità....

Il cancro poi, esattamente come la cosidetta "AIDS", desta nella maggioranza delle persone una reazione irrazionale e fatalista, terreno fertile per i venditori di morte preconfezionata in pratiche (e costose) dosi di facile reperibilità presso tutti i centri di spaccio e detenzione di sostanze tossiche autorizzate (gli ospedali).
In questo modo, da soli tre giorni un (altro) mio amico se n'è andato per sempre a soli 52anni dopo essersi affidato al Luminare Paladino della Chemio in Persona per non aver neanche preso in considerazione l'ipotesi da me ventilata che quella della chemio non fosse esattamente la strada giusta da percorrere per curare il suo sarcoma.
Per questa particolare patologia infatti le statistiche a riguardo riportano una percentuale di guarigioni - ove trattata con la chemioterapia istituzionale - pari allo 0%.
Zero, nulla, nessuna possibilità.

Ciò nonostante la potenza della persuasione, neanche tanto occulta, esercitata dal Sistema spinge la maggioranza della gente a suicidarsi inconsapevolmente con la chemio invece di tentare, in gran parte dei casi con ottime probabilità di successo, di curarsi con delle vere terapie anti-cancro, per nulla sperimentali e magari conosciute da decine se non centinaia di anni ma chissà perché cancellate o mai fissate dalla memoria collettiva.

Link utile: Kancropoli - La Mafia del Cancro

...

Nel frattempo, sopra le nostre teste le operazioni di irrorazione aerea denunciate nell'articolo precedente non sono affatto durate solo 24ore ma per tutta la settimana precedente le feste pasquali.
La sensazione ricavata negli ultimi giorni, quelli strettamente istituzionali delle feste e segnati in rosso sul calendario, è stata quella di una sospensione delle attività evidenti ma, parallelamente, di una perdurante... sospensione anche delle sostanze precedentemente disperse: il cielo è infatti apparso uniformemente biancastro al di sopra degli occasionali cumuli di "bel tempo".
E' risaputo infatti che alcune sostanze irrorate possono perdurare anche fino a sei mesi in sospensione aerea, a seconda della loro natura.

Stamattina le irrorazioni sembrano essere riprese: evidentemente il personale addetto a queste sciagurate operazioni beneficia di periodi di ferie impostati sulle festività cattoliche, chissà perché.

Aggiornamento delle ore 15: dopo una mezza giornata di intense operazioni di irrorazione (veramente in grande stile) la copertura è totale, il chiarore del cielo è pressoché insopportabile ed è ormai quasi impossibile distinguere le ultime scie dallo sfondo.
In situazioni come quella contingente, sarebbe bene limitare allo stretto indispensabile la permanenza all'aria aperta e comunque evitare assolutamente le attività sportive all'aperto, ciò al fine di non respirare a pieni polmoni le sostanze di attuale e prossima ricaduta.

venerdì 3 aprile 2009

= 24 h di follia =

Ventiquattro ore o giù di lì: tanto è durata l'operazione copertura cominciata ieri verso le 15.

Irrompendo in un cielo che si poteva apprezzare limpido fin dalle prime ore della mattina, i primi aerei rilascianti scie persistenti si sono visti sui cieli cilentani nel primo pomeriggio, alla faccia (nostra) di chi sostiene che le scie di condensazione si formano con maggiore probabilità nell'aria fredda...
Le operazioni hanno avuto corso per tutto il resto del giorno e ben prima del tramonto il cielo era già trasformato nella consueta cappa biancastra, nell'indifferenza generale.

Durante la notte le operazioni sono continuate ben visibili alla luce della luna.

Stamattina il cielo risultava completamente ricoperto, di sicuro anche per tutta la Piana del Sele e fino a Salerno, da banchi paranuvolosi striati e variamente orientati mentre continui passaggi aerei rinforzavano ancora il dosaggio di sostanze presumibilmente tossiche.
Un alone iridescente era visibile attorno al sole.

Nel pomeriggio inoltrato i passaggi sembrano essersi azzerati ma il cielo è ancora quasi totalmente coperto da qualcosa che poco o nulla ha a che vedere con una nuvolosità naturale (dove sono i meteomatti di Campania Meteo con la loro incredulità e con le loro strampalate teorie volte a negare l'evidenza?).
Risalendo una collina, dall'altitudine di circa 200mt s.l.m. guardando verso Ovest era possibile vedere uno strato scuro (invisibile dal livello del mare) librarsi più o meno alla stessa quota e messo in contrasto dal sole calante: una sorta di smog ingiustificabile e mai visto nei cieli di questi lidi per fortuna non industrializzati.

Verso il calar del sole e poco oltre, adesso, la nuvolosità sta riprendendo delle sembianze naturali anche se non è dato conoscerne la composizione; con gli ultimi chiarori del cielo sono ancora visibili delle scie in espansione, ma i passaggi sembrano essere definitivamente terminati (ma per quanto?).
Adesso avrà luogo la ricaduta dei misteriosi componenti rilasciati intenzionalmente in atmosfera, meglio chiudere le finestre.

Una domanda che ci siamo già posti tutti noi che denunciamo il fenomeno è:
Com'è possibile che la maggioranza della gente non si avveda di un fenomeno tanto evidente?

Controllano già la loro mente?


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