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domenica 9 agosto 2020

Castellabate (SA): 50 anni senza il Dottor Raffaello "Don Lello" De Simone

Non stiamo parlando del suo vivo e vegeto nipote, apprezzato odontoia tuttora in attività assieme a due dei suoi figli, ma del De Simone nato nell'anno 12 del secolo scorso e deceduto esattamente 50 anni fa, il 9 agosto del 1970.

Per evitare di ripetermi, riporterò un estratto del post pubblicato in occasione del centenario della sua nascita, che valga ora come suo necrologio e celebrazione postuma:

lunedì 6 febbraio 2017

Ora Sfrénati In Pace, Gerardo Russo

Avete presente quelle amicizie che rimangono intatte anche quando le contingenze delle vite di ognuno di noi impediscono di frequentarsi con la regolarità di un tempo?

G. Russo, Gei Ar per gli amici
Non è il primo della serie ma è il primo amico per importanza a privarmi della sua presenza in questo mondo. Se n'è andato a seguito di complicazioni insorte pochi mesi dopo un trapianto cardiaco "perfettamente riuscito".

E' fuori luogo indugiare in particolari della sua vita privata ma lo ricordiamo tutti per le sue doti umane, e se gli affibbiammo - tra amici - l'appellativo di "sfrenato" è per via della sua irrefrenabile voglia di vivere anche al di fuori dei limiti imposti, proponimento purtroppo molto

giovedì 3 novembre 2016

Ancel Keys e la Dieta Mediterranea vista da casa sua


Ancel Keys era un fisiologo americano giunto in Italia al seguito delle truppe d'occupazione nonché inventore della "razione K" che già in patria aveva condotto degli studi sull'alimentazione umana, ad esempio sottoponendo alcune decine di obiettori di coscienza ad una dieta di 1800 calorie giornaliere in un arco di tempo in cui ne consumavano 3000... .

Catapultato nell'Italia meridionale del dopoguerra - ove rimase per 40 anni - dal suo Minnesota, notò subito di una bassa incidenza di malattie cardiovascolari nella gente del posto, rilievo statistico che lo spinse a condurre una serie di studi epidemiologici comparati alle loro abitudini alimentari e di vita.
Keys si stabilì nei pressi del paesino costiero cilentano di Pioppi ma per i suoi studi si avvalse anche di dati provenienti da altri Paesi.

martedì 20 gennaio 2015

Tutti a Roma, adesso o mai più!


Riceviamo e pubblichiamo:

"COMUNICATO STAMPA"
 
La Rivoluzione Bianca arriva a Roma contro l’illegittimità delle elezioni del Presidente della Repubblica. Pullman da tutt’Italia arriveranno a Roma il 30 gennaio per dire “no all’elezione di un presidente illegittimo”.

ROMA 19 GENNAIO - Dopo il primo giorno di inizio delle manifestazioni a oltranza di sabato 24 gennaio, il 30 gennaio 2015 il Coordinamento 9 Dicembre sarà nuovamente in piazza organizzando pullman da tutte le regioni italiane per lasciare un messaggio chiaro e diretto al Parlamento che sarà riunito per eleggere l’ennesimo Presidente non rappresentativo degli italiani. Ciascun manifestante indosserà una fascia bianca al braccio in segno di pace e di una coscienza civile ormai sveglia e stanca di tutti questi giochini politici, al servizio degli oligarchi, delle banche e delle multinazionali.

L’Italia è un paese fatto da milioni di cittadini onesti che hanno tutto il diritto non solo di votare, ma anche di esprimersi sulle scelte del governo. E se il Governo, come in questo caso, è illegittimo perché formatosi sulla base di una legge elettorale incostituzionale e che, costretto a cambiarla, sta per votare un’altra legge elettorale che presenta le stesse caratteristiche di incostituzionalità della precedente, allora noi disconosceremo anche le elezioni del Presidente della Repubblica che reputiamo a tutti gli effetti illegittime. la “Rivoluzione Bianca” servirà a questo, a riportare un popolo intero alla coscienza che è giusto, costituzionale, doveroso, lecito protestare contro chi non ha a cuore il benessere del popolo, anche se si tratta di un Presidente della Repubblica che deve ancora essere eletto. Un Presidente partorito da un Parlamento illegittimo è a tutti gli effetti un Presidente illegittimo. Questo è un paese antidemocratico e violento perché la violenza coincide sempre con la disonestà intellettuale che è alla base delle subdole modifiche di legge o manovre finanziarie che costringono il popolo alla fame, gli si toglie il lavoro, la forza di vivere, di amare, di avere fiducia nel futuro. Il Popolo, più di ogni altro dovrebbe esprimersi sull’elezione di chi lo rappresenta. Pullman da tutt’Italia sono stati organizzati dagli attivisti del 9 dicembre.
Chiunque può prenotare il biglietto o richiedere informazioni alla mail      ufficiostampa9dicembre@gmail.com
Il 30 gennaio tutti in piazza per protestare contro l’elezione di un presidente illegittimo.

Ufficio stampa Coordinamento 9 dicembre
Maria Melania Barone
3935715696

ufficiostampa9dicembre@gmail.com
www.coordinamento9dicembre.it

Approfondimenti:

mercoledì 3 dicembre 2014

martedì 25 novembre 2014

Aggettivi e disinformazione

Uno dei motivi che declassificano non di poco il nostro Paese sul piano della libertà e della correttezza dell'informazione è che molto difficilmente le notizie date non veicolano automaticamente un commento del tutto arbitrario. Quasi mai vengono diffuse notizie "pure" e quasi mai ci si limita ad una cronaca oggettiva dei fatti ma li si "colora" contestualmente con un'osservazione (im)pertinente.
Molto spesso è sufficiente appiccicare un aggettivo ad hoc all'oggetto o al soggetto della notizia per definirne a priori una classificazione positiva o negativa o addirittura per stravolgerne il senso.
 
 
Lo spunto mi nasce dalla lettura di un lancio tiscali sulla denuncia di un noto (a quanto pare, ma per fortuna non ne ho mai sentito parlare) calciatore - o più precisamente portiere di palle di calciatori - accusato di guidare "ubriaco".
Cosa c'è che non va in una noitizia così fornita? Molto semplice: la notizia vera è probabilmente che ad un controllo qualsiasi è risultato al di sopra dei limiti alcolemici FISSATI PER LEGGE.
Da questo, ad affermare che è stato fermato "ubriaco" ce ne corre.
E poi si sa che se certe cose accadono a personaggi famosi, e se ne dà ampio rilievo, non è per caso ma per colpirli intenzionalmente e ricondurli all'ordine.
 
I limiti di legge sono infatti solo dei paramentri fissati arbitrariamente da scalda-poltrone di professione (che si ritengono) al di sopra delle leggi che promulgano e che non solo nessun tutore dell'ordine si azzarderebbe a testare ma che non hanno neanche il problema di guidare perché dispongono di abbondanti mezzi ed autisti pagati da noi, anche da quelli a cui viene ritirata (spesso indebitamente) la patente.
 
Lo stesso personaggio politico responsabile dell'introduzione degli attuali severi limiti di velocità (l'allora famigerato Ministro Ferri, mi pare) esclamò ad un'intervista che quando aveva fretta spronava i suoi autisti ad infischiarsene dei limiti. E così fan tutti i politici.
 
Ho già fatto presente da queste pagine - o forse da quelle del sito ma fa lo stesso - che il superamento del limite alcolemico in uso in Italia non ha una rilevanza assoluta sulle capacità di guida (e quindi sulla sicurezza stradale) ma solo relativa alle capacità di guida del soggetto ed all'influenza che l'alcool può avere sulla sua capacità di auto (in tutti i sensi...) controllo. In altri Paesi i limiti sono diversi e questo non autorizza a concludere che la fisiologia dei loro guidatori sia diversa dalla nostra ma solo che i loro legislatori la pensano diversamente.
Del resto, fino al giorno prima che abbassassero le costanti chimico-cliniche per definire le condizioni di iperglicemia o ipercolesterolemia, c'erano in giro molti "malati" in meno... .

Se il legislatore al di sopra delle leggi fosse realmente interessato a ridurre i fattori di rischio e l'incidentalità, si preoccuperebbe PRIMA DI TUTTO d'indagare sulle cause che conducono il 98% dei guidatori rilevati SOBRI a causare incidenti. Ed io indagherei anche sul 2% degli "ubriachi per legge" che hanno causato un incidente: è proprio vero, caso per caso, che la responsabilità è da ascrivere all'alcool o sono intervenuti altri fattori indipendenti dalla loro condizione alcolemica?
Si fa presto a dire: "Ha fatto incidente perché era ubriaco." Più oggettivamente si deve indagare su cosa è successo realmente.
In determinate situazioni - ma non prendete alla lettera ciò che dico - una leggera condizione alcolica può perfino rivelarsi utile per evitare un incidente! Come è possibile? Semplice: Allungare i tempi di un "panic stop" può evitare un tamponamento a catena o un'uscita di strada a causa del fondo ghiacciato. E questo è solo un esempio.
Quindi, varrebbe la pena di essere più oggettivi sui fatti ed analizzarli con meno presupponenza, se si vuole far valere la verità.

Altro esempio?
Tempo fa, nel Comune di Castellabate fu arrestato un mio coetaneo subito accusato da due o tre lanci (pseudo)giornalistici di "coltivare droga in giardino". In questo caso, di sbagliato non c'è solo un aggettivo ma proprio tutto il lancio in quanto è evidente che nessuna droga può essere "coltivata" in giardino, se mai può essere estratta da una pianta con opportuni procedimenti  e se è per questo la canapa a cui si è fatto indebitamente riferimento è solo una tra le innumerevoli piante da cui si possono ricavare sostanze psicotrope. L'unica cosa che la distingue dalle altre è che in passato fu bandita su pressione di almeno un paio di potenti gruppi industriali (la Standard Oil della famiglia Rockefeller ed il colosso chimico dell'omonima famiglia Du Pont). Chissà come mai nessuno ha mai bandito la coltivazione del papavero da oppio da cui le Case farmaceutiche ricavano (anche) la morfina ed altre organizzazioni non meno criminali ricavano l'eroina? Al contrario, il Paese primo produttore al mondo di tale coltura, l'Afghanistan, ha addirittura aumentato la produzione dopo la sua sottomissione militare agli USA.
Quindi, varrebbe la pena di distinguere a priori tra l'oggettività e la soggettività di un presupposto.

Altre amenità giornalistiche di cui diffidare:

Femminicidio - di gran lunga il neologismo più idiota ed infondato tra quelli in uso. Prima di tutto perché l'uccisione di una femmina - se realmente si vuole la parità tra i sessi - ha lo stesso identico valore di quella di un maschio facente parte della stessa specie a cui teniamo tanto e che da sempre è definita "umanità" senza (giustamente) distinzione di sesso. Potremmo anche chiamarla "donnità" con buona pace dei femministi e senza che la definizione cambi nella sua sostanza (e poi magari starei qui a parlare della stupidità del "maschicidio"...). Secondariamente ma poi non tanto, dal punto di vista di un'informazione corretta, non c'è assolutamente bisogno di indurre la gente a pensare che gli omicidi di donne siano in aumento visto che almeno nel nostro Paese sono statisticamente in diminuizione da diversi anni (Fonte: Ministero degli Interni).

Efferato delitto - (efferato =  crudele, feroce, inumano) Difficile trovarsi a redarre la cronaca di un omicidio elegante o signorile oppure condotto con tutti i crismi riservati ad un'esecuzione capitale per cui almeno nel lancio varrebbe la pena di limitarsi a ciò che realmente è successo salvo poi fornire ulteriori particolari: sarà il lettore a dare un eventuale giudizio qualitativo dell'accaduto in base ai particolari resi dagli approfondimenti di cronaca. Tenendo conto che "efferati delitti" sono anche e soprattutto tutti quelli commessi nel corso di operazioni militari di attacco (in quanto non supportati da stati d'animo che giustifichino una particolare rabbia - del tutto umana - contro le vittime. In base a questo punto di vista, si può affermare che solo chi attacca immotivatamente può commettere delitti "efferati", non certo chi si difende. Dovrebbero tenerlo presente i giornalisti italiani quando esaltano, da sudditi fedeli, le gesta dei militari americani e dei loro complici all'attacco).

Termovalorizzatore - Questo termine è usato quasi sempre ipocritamente o ignorantemente a sproposito al posto del più corretto "inceneritore" (di rifiuti) inducendo la gente a pensare che bruciare i rifiuti comporti una loro valorizzazione. La realtà è che bruciare rifiuti comporta la produzione di benzopireni, diossine ed altri prodotti altamente tossici e cancerogeni ridotti in particolato finissimo ed invisibile in grado di insinuarsi fino agli alveoli polmonari (di gran lunga inferiore al famoso PM10 che in pratica è fumo visibile e che in genere non penetra oltre le narici).

Velature del cielo - Definizione coniata dopo l'avvento della pratica delle irrorazioni aeree per cercare di "normalizzare" agli occhi degli ascoltatori una condizione artificiale del cielo.

Pirata della strada - locuzione utilizzata indifferentemente per definire sia veri criminali al volante che poveri malcapitati a cui si è parato davanti, senza alcuna possibilità di evitarlo, un ciclista imprudente. In passato, fuggire dal teatro dell'incidente per poi costituirsi consentiva al presunto responsabile di non essere incarcerato prima dell'accertamento ufficiale dei fatti: adesso non saprei se ancora è così ma credo di no perché mi pare che allontanarsi dal luogo di un grave incidente costituisce quanto meno reato di mancato soccorso agli eventuali (altri) feriti. Boh?

Organizzazione criminale - chissà perché questa definizione non viene mai utilizzata per definire le banche nella loro essenza e modalità operative, non dissimili da quelle delle organizzazioni criminali comunemente intese come tali. 
 
Il 5 dicembre iniziano le ostilità:
- informati ed organizzati -

martedì 4 giugno 2013

Gli idioti e le vite degli altri

 
Diversamente da come potrebbe pensare di Castellabate chi lo ha conosciuto tramite Benvenuti al Sud, nel nostro Comune avvengono anche cose normali, non solo improbabili commedie.
Una di queste cose normali - o quanto meno probabili e quindi plausibili - si è verificata in una scuola superiore molto di recente.
Sto parlando del caso che ha visto come protagoniste un paio di studentesse che, nel loro ambito scolastico, non si sono premurate di nascondere più di tanto la loro reciproca attrazione fino a farsi soprendere appartate in bagno in atteggiamenti che andavano ben oltre il dubbio.
 
Ora, in un Paese in cui vaste schiere d'imbecilli si sono date da fare per la legalizzazione dei matrimoni gay, cosa di cui proprio non se ne sentiva la mancanza né se ne ravvisava urgenza, invece di darsi da fare per cose importanti, non si capisce perché qualcuno debba gridare allo scandalo quando, animato da un poco condivisibile interesse ad indagare nelle faccende private altrui, scopre due minorenni a... farsi gli affari loro, e non voglio sapere altro!
Non si capisce neanche per quale motivo e con quale intento, se non quello di danneggiare gratuitamente le vite altrui, al fatto sia stata data ampia eco coinvolgendo in primis le famiglie, con conseguenze che si possono immaginare, per le povere ragazze.
 
In definitiva, senza disquisire oltre sull'accaduto né soprattutto sulla reazione isterica di qualcuno che forse in vita sua non ha mai avuto, come loro, il coraggio di esternare i propri sentimenti, dobbiamo prendere atto che la principale degenerazione che sta vivendo la nostra società consiste proprio in un iper-moralismo di stampo islam-american-sovietico, sintomatico insomma di un'organizzazione sociale di tipo totalitario, sempre più formale e distante dal cittadino quanto a servizi e garanzie e sempre più invadente e capillare quanto a controllo sull'individuo.
 
Qualsiasi regime infatti non ha paura delle masse ma dei singoli individui e delle loro scelte fuori dal coro.
 
Coraggio ragazze, se volete essere voi stesse, dovete prepararvi a vivere una vita osteggiata e combattuta.
E non pensate mai di sposarvi tra di voi: fareste un omaggio al vostro principale nemico: il Sistema. 

sabato 20 aprile 2013

Sete di sangue - a volte ritornano

Doveroso tornare sull'argomento visto che per domani nel territorio del Comune di Castellabate è stata annunciata una nuova sessione di donazioni del sangue.
 
A parte la ricorrenza, non c'è nulla da aggiungere rispetto a quanto esposto nell'articolo sottoindicato ma che tuttavia vale la pena di riproporre e rileggere:
A Castellabate, fate ancora in tempo a NON donare il sangue

sabato 19 gennaio 2013

A Castellabate, fate ancora in tempo a NON donare il sangue

 

Ho saputo solo stamattina della raccolta di sangue prevista nel territorio comunale per domani 20 gennaio e corro ai ripari diffondendo in questa sede, ed imediatamente dopo sul sito ad essa collegato e sul blog I TRUFFATORI, quest'importante raccomandazione che così riassumo per sommi capi:
 
NON DONATE SANGUE: IL PRINCIPALE VANTAGGIO DELLA PRATICA TRASFUSIONALE DI PLASMA UMANO E' COSTITUITO DALL'AFFARE CHE NE DERIVA.
 
Cercate di dissuadere, informandolo sui rischi accertati che corrono i riceventi, chi ha intenzione di farlo.
 
LE TRASFUSIONI DI PLASMA UMANO COMPORTANO SEMPRE DEI GRAVI RISCHI PER LA SALUTE ED IN GENERALE UN ABBASSAMENTO DELLE DIFESE IMMUNITARIE.
 
Una trasfusione di sangue è giustificabile solo nei casi in cui il rischio di non farla supera i rischi accertati da essa derivanti, come si potrebbe verificare all'atto pratico solo in situazioni d'emergenza che si manifestino "troppo" lontane da strutture sanitarie adeguatamente attrezzate.
 
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Il meccanicismo che contraddistingue lo scientismo occidentale ha portato prima i pionieri di questa pratica e poi i non addetti ai lavori ad immaginare il plasma sanguigno alla stregua di un fluido "standard" al pari di un carburante che possa essere vantaggiosamente travasato dalla linea d'alimentazione di un motore ad un altra.
 
Ma non è così. Il sangue non è affatto un fluido intercambiabile senza conseguenze tra un essere ed un altro ma un vero tessuto connettivo allo stato liquido ed in quanto tale, dotato di caratteristiche fisiologiche e genetiche originali ed ESCLUSIVE dell'individuo a cui appartiene.
Ciò significa che, al di là della sua classificazione in pochi gruppi (che volendo approfondire sarebbero molti di più di quelli canonicamente accettati) è riconosciuto SEMPRE dall'organismo ricevente come un tessuto estraneo e contro il quale il sistema immunitario dell'organismo stesso cerca di opporre una strenua e giustificata resistenza.
 
Quando una trasfusione di plasma umano ha "successo" è solo perché è stata in grado di sopraffare definitivamente il sistema immunitario del ricevente e con ciò si spiegano le recidive di patologie tumorali (a non solo) in soggetti trasfusi precedentemente guariti dal cancro.
 
In attesa che qualche Compagnia farmaceutica brevetti a suo esclusivo vantaggio un plasma sintetico universale o che si diffonda la pratica di rigenerazione di tessuto sanguigno in coltura (inapplicabile però in casi d'urgenza) è noto da decenni, per non dire secoli, che della semplice acqua di mare, opportunamente purificata e diluita con acqua pura (e non certo clorata di rubinetto) possiede TUTTE le caratteristiche e proprozioni minerali di un sangue umano "standard" e che è stata utilizzata vantaggiosamente in passato, oltre che a salvare vite umane in situazioni d'emergenza, anche in test in cui tale miscela ha sostituito completamente il sangue di cani da laboratorio che sono sopravvissuti in piena salute e per anni all''esperimento.
 
Preciso che sono contrario in linea di principio alla sperimentazione su cavie viventi (umane e non umane) ma in questo caso risulta una sperimentazione a basso rischio per il soggetto in quanto si è trattato semplicemente di verificare scientificamente una possibilità già nota ed in parte sperimentata.

Articolo di approfondimento:
- http://www.mednat.org/alimentazione/acqua_mare.htm

In questa occasione, faccio un appello, al fine di una definitiva presa di coscienza, a tutte quelle persone che, animate da sani principi umanitari, contribuiscono ingenuamente a questa assurda pratica ed in generale ad altre truffaldine raccolte di fondi dai millantati presupposti umanitari.
 

sabato 30 giugno 2012

Castellabate: esplodono contemporaneamente due telefoni cellulari


Interrompo il "silenzio radio" per pubblicare una notizia che non avrebbe nulla di totalmente inconsueto se ad esplodere fosse stato un solo apparecchio: il fatto è che due giorni anzi due notti fa, due cellulari della stessa marca illustrata nella foto sono esplosi alle 2 di mattina in un appartamento di Santa Maria di Castellabate (SA). Erano entrambi spenti e pare non fossero in ricarica ma la cosa più strana è che sono esplosi contemporaneamente, ciò secondo quanto riferito dalle due villeggianti, madre e figlia, rispettive proprietarie dei due terminali.
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Nota: La foto utilizzata è stata reperita in rete e non è relativa all'accaduto.
Le esplosioni simultanee verificatesi, diversamente dal caso della foto, hanno mandato in frantumi i cellulari.
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La cosa farebbe pensare ad una causa esterna agli apparecchi essendo praticamente impossibile una simile sincronicità, si tratti o meno di modelli soggetti a tale rischio.
Completando il contesto dell'accaduto, va detto che proprio in questi giorni si è rilevato in zona una significativa diminuizione di campo della linea cellulare disponibile, almeno per quanto riguarda TIM e sappiamo bene che i cellulari anche spenti purché equipaggiati di accumulatore, si mettono periodicamente in contatto con le celle più vicine e quando il campo è debole emettono segnali più forti. Non ho la competenza necessaria per capire se questa condizione sarebbe sufficiente a causare un surriscaldamento critico degli accumulatori ma in tutta sincerità credo di no.
Spero solo che si tratti di un fenomeno non ricoducibile a campi elettromagnetici abnormi, anomali ed inspiegabili come quelli che hanno caratterizzato nel recente passato le note vicende di Canneto di Caronia... .
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Considerazioni sulle potenzialità offensive dei telefoni cellulari
Tenendo conto che si è già verificato in passato almeno un caso documentato di morte dovuta all'esplosione di un cellulare (link), non c'è da diffidare solo dei danni, ormai riconosciuti anche a livello ufficiale, derivanti dall'esposizione diretta ai campi elettromagnetici emessi dai terminali wireless.
C'è anche chi, in base a considerazioni molto poco fantascientifiche, ha ipotizzato la possibilità di utilizzare i cellulari, oltre che come mezzi di spionaggio e tracciatura degli individui, anche come strumenti di condizionamento e di morte a comando remoto, per via della nota interferenza delle onde radio con tutte le funzioni vitali, e ciò a maggior ragione per i soggetti portatori di microchip o apparecchiature elettromedicali come pacemakers.
Se oltre tali potenzialità, fosse tecnicamente possibile anche far esplodere a comando remoto un cellulare, sarebbe questa solo una funzionalità accessoria di quella che sembra già essere a tutti gli effetti arma, strumento di controllo e condizionamento, oltre che accessorio innegabilmente utile di comunicazione individuale.

domenica 3 giugno 2012

Un sindaco da marciapiede

Chiariamo subito che l'appellativo vuole essere un richiamo puramente assonante al titolo del celebre film del 1969 "Midnight Cowboy" rititolato "Un uomo da marciapiede".
E l'ironia deve fermarsi qui senza doppi sensi perché il protagonista del film era un ragazzo di campagna riciclatosi in città come gigolò mentre il Sindaco di Castellabate sta dimostrando un impegno mai visto prima nella realizzazione di Opere Pubbliche infrastrutturali.
Ed il simpatico appellativo coniato dalla mia compagna è dovuto proprio all'inusitato proliferare di... marciapiedi, almeno nell'ambito della frazione di Santa Maria.
Marciapiedi di cui si sentiva il bisogno, sia chiaro, in quanto da sempre nel nostro paese i pedoni erano costretti a percorrere a loro rischio lo stesso piano viabile del traffico motorizzato.
Le precedenti amministrazioni si erano espresse timidamente in questo campo realizzando improbabili quanto inutili marciapiedi dalla funzione soltanto decorativa in quanto ritmicamente interrotti da palme o altri alberi così grandi da impedirne l'utilizzo.
In prossimità della caserma dei Carabinieri si possono ancora apprezzare i tronchi recisi di enormi palme che interrompono la continuità del pur necessario marciapiede.
Vista la grande attenzione di questa amministrazione ai marciapiedi... funzionali, suggerirei ad essa di prendere in considerazione - ormai dopo l'estate - l'eliminazione di quelli non funzionali come ad esempio quello che circoscrive Piazza Lucia, unico esempio al mondo, credo, di marciapiede consapevolmente costruito in un'area del tutto pedonale.
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Parimenti, ironia vuole che quando il lungomare era transitabile senza limitazioni fosse del tutto privo di marciapiedi mentre oggi che si cerca (invano) di pedonalizzarlo, sia costeggiato e delimitato da due marciapiedi non collegati tra loro. Il risultato è che i pedoni malgrado il traffico veicolare hanno la possibilità di "salvarsi" sui marciapiedi solo se si trovano vicini ad essi mentre sono costretti a scansare auto, moto e bici se invece si trovano nella zona che ne è priva.
Per il lungomare, è necessario decidere una volta per tutte se dev'essere realmente pedonale - e allora dev'essere sgombrato dai marciapiedi - oppure transitabile - e allora deve essere dotato di una rotonda finale, al posto della terrazza belvedere, che permetta alle auto di invertire il senso di marcia senza la necessità di ardite manovre tra i piedi dei pedoni.
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Il proliferare di rotonde, nel tentativo di disciplinare il traffico e di renderlo più sicuro, andrebbe inoltre riconsiderato in base allo spazio effettivamente disponibile: al di sotto di un determinato raggio, diciamo una decina di metri (quindi diametro 20mt), una rotatoria tende ad "incepparsi" per via dell'insufficiente capacità veicolare e della grossa difficoltà di manovra per gli autoarticolati.
Basta porsi a margine di una qualsiasi di queste rotonde troppo piccole per apprezzarne l'effetto negativo sulla scorrevolezza del traffico e sulla morale comune quando si ascoltano i sacrosanti improperi pronunciati dai camionisti di passaggio... . 
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In definitiva, il vero oggetto di questo articolo è quello di suggerire a qualsiasi amministrazione si succeda nel Comune, una maggiore attenzione alla concezione di un vero Piano della Viabilità su tutto il territorio piuttosto che la realizzazione di infrastrutture mirate a risolvere problemi o esigenze localizzate.
Castellabate e la sua principale frazione Santa Maria in particolare, sono oggetto da sempre di un'affluenza stagionale che va oltre la capacità di smaltimento delle loro strade e dell'accoglienza dei propri parcheggi; e questa situazione si è aggravata dopo la popolarità che è derivata dal pur brutto film "Benvenuti al Sud" e da tutte le trasmissioni televisive ambientate nel territorio del Comune.
Si è (male) pedonalizzato il Corso creando una passerella per lo shopping che non si differenzia da tante altre, al costo di creare un grosso problema alla viabilità perché non è stata PENSATA una viabilità alternativa prima di chiuderlo al traffico.
Ciò è ancor più grave se si pensa che il centro storico di Santa Maria è del tutto trascurato, non fosse che per la cura di alcuni proprietari di immobili.
I percorsi che si snodano paralleli ai due lungomari potrebbero ben essere valorizzati e frequentati vantaggiosamente dal passeggio, in modo da permettere ai lungomari veri e propri di meglio assolvere al loro compito di drenaggio veicolare; ciò sempre se si vuole prendere atto una volta per tutte che siamo (ancora) nell'era dell'automobile.
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Il metodo sarebbe anche semplice ed adottato in altri Comuni da altre più illuminate amministrazioni: liberalizzare ed incentivare le attività che intendano aprire o trasferirsi nel centro storico - da pedonalizzare in maniera assoluta - ripristinando una viabilità controllata nel Corso, a senso unico, con opportuni marciapiedi e con il parcheggio disciplinato da disco orario.
In una realtà dalle dimensioni così limitate, andrebbero anche eliminati i lampioni ripristinando il vecchio metodo a sospensione oppure ad applique, che non era affatto male, anche a livello estetico.
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Indicativo della scarsa attenzione prestata al centro strorico di Santa Maria, è il fatto che in Rete si sprechino foto raffiguranti le solite vedute della Torre e dei lungomari ma non se ne trovi neanche una del suo suggestivo centro storico.

venerdì 1 giugno 2012

Coste del Comune di Castellabate più sicure vigilate con moto d'acqua


A partire da oggi, le coste del Comune di Castellabate saranno vigilate da un operatore dotato di moto d'acqua: la notizia è tratta da un articolo di cilento.it che equivoca ripetutamente a cominciare dal titolo, assieme al Sindaco stesso, sulla definizione di "acquascooter".
Gli acquascooter propriamente detti, infatti, sono dei meri sussidi di nuoto azionati da motori termici oppure elettrici a seconda se destinati ad un utilizzo semi-sommerso o subacqueo. 
Ecco un esempio di acquascooter subacquei, è chiaro che non si tratta di veicoli utilizzabili per la sorveglianza marina, a meno di non usarli per controllare cosa fanno i bagnanti sotto il pelo dell'acqua...:


Un articolo più completo sull'argomento è disponibile su heymotard.it a questo indirizzo: