martedì 25 novembre 2014

Aggettivi e disinformazione

Uno dei motivi che declassificano non di poco il nostro Paese sul piano della libertà e della correttezza dell'informazione è che molto difficilmente le notizie date non veicolano automaticamente un commento del tutto arbitrario. Quasi mai vengono diffuse notizie "pure" e quasi mai ci si limita ad una cronaca oggettiva dei fatti ma li si "colora" contestualmente con un'osservazione (im)pertinente.
Molto spesso è sufficiente appiccicare un aggettivo ad hoc all'oggetto o al soggetto della notizia per definirne a priori una classificazione positiva o negativa o addirittura per stravolgerne il senso.
 
 
Lo spunto mi nasce dalla lettura di un lancio tiscali sulla denuncia di un noto (a quanto pare, ma per fortuna non ne ho mai sentito parlare) calciatore - o più precisamente portiere di palle di calciatori - accusato di guidare "ubriaco".
Cosa c'è che non va in una noitizia così fornita? Molto semplice: la notizia vera è probabilmente che ad un controllo qualsiasi è risultato al di sopra dei limiti alcolemici FISSATI PER LEGGE.
Da questo, ad affermare che è stato fermato "ubriaco" ce ne corre.
E poi si sa che se certe cose accadono a personaggi famosi, e se ne dà ampio rilievo, non è per caso ma per colpirli intenzionalmente e ricondurli all'ordine.
 
I limiti di legge sono infatti solo dei paramentri fissati arbitrariamente da scalda-poltrone di professione (che si ritengono) al di sopra delle leggi che promulgano e che non solo nessun tutore dell'ordine si azzarderebbe a testare ma che non hanno neanche il problema di guidare perché dispongono di abbondanti mezzi ed autisti pagati da noi, anche da quelli a cui viene ritirata (spesso indebitamente) la patente.
 
Lo stesso personaggio politico responsabile dell'introduzione degli attuali severi limiti di velocità (l'allora famigerato Ministro Ferri, mi pare) esclamò ad un'intervista che quando aveva fretta spronava i suoi autisti ad infischiarsene dei limiti. E così fan tutti i politici.
 
Ho già fatto presente da queste pagine - o forse da quelle del sito ma fa lo stesso - che il superamento del limite alcolemico in uso in Italia non ha una rilevanza assoluta sulle capacità di guida (e quindi sulla sicurezza stradale) ma solo relativa alle capacità di guida del soggetto ed all'influenza che l'alcool può avere sulla sua capacità di auto (in tutti i sensi...) controllo. In altri Paesi i limiti sono diversi e questo non autorizza a concludere che la fisiologia dei loro guidatori sia diversa dalla nostra ma solo che i loro legislatori la pensano diversamente.
Del resto, fino al giorno prima che abbassassero le costanti chimico-cliniche per definire le condizioni di iperglicemia o ipercolesterolemia, c'erano in giro molti "malati" in meno... .

Se il legislatore al di sopra delle leggi fosse realmente interessato a ridurre i fattori di rischio e l'incidentalità, si preoccuperebbe PRIMA DI TUTTO d'indagare sulle cause che conducono il 98% dei guidatori rilevati SOBRI a causare incidenti. Ed io indagherei anche sul 2% degli "ubriachi per legge" che hanno causato un incidente: è proprio vero, caso per caso, che la responsabilità è da ascrivere all'alcool o sono intervenuti altri fattori indipendenti dalla loro condizione alcolemica?
Si fa presto a dire: "Ha fatto incidente perché era ubriaco." Più oggettivamente si deve indagare su cosa è successo realmente.
In determinate situazioni - ma non prendete alla lettera ciò che dico - una leggera condizione alcolica può perfino rivelarsi utile per evitare un incidente! Come è possibile? Semplice: Allungare i tempi di un "panic stop" può evitare un tamponamento a catena o un'uscita di strada a causa del fondo ghiacciato. E questo è solo un esempio.
Quindi, varrebbe la pena di essere più oggettivi sui fatti ed analizzarli con meno presupponenza, se si vuole far valere la verità.

Altro esempio?
Tempo fa, nel Comune di Castellabate fu arrestato un mio coetaneo subito accusato da due o tre lanci (pseudo)giornalistici di "coltivare droga in giardino". In questo caso, di sbagliato non c'è solo un aggettivo ma proprio tutto il lancio in quanto è evidente che nessuna droga può essere "coltivata" in giardino, se mai può essere estratta da una pianta con opportuni procedimenti  e se è per questo la canapa a cui si è fatto indebitamente riferimento è solo una tra le innumerevoli piante da cui si possono ricavare sostanze psicotrope. L'unica cosa che la distingue dalle altre è che in passato fu bandita su pressione di almeno un paio di potenti gruppi industriali (la Standard Oil della famiglia Rockefeller ed il colosso chimico dell'omonima famiglia Du Pont). Chissà come mai nessuno ha mai bandito la coltivazione del papavero da oppio da cui le Case farmaceutiche ricavano (anche) la morfina ed altre organizzazioni non meno criminali ricavano l'eroina? Al contrario, il Paese primo produttore al mondo di tale coltura, l'Afghanistan, ha addirittura aumentato la produzione dopo la sua sottomissione militare agli USA.
Quindi, varrebbe la pena di distinguere a priori tra l'oggettività e la soggettività di un presupposto.

Altre amenità giornalistiche di cui diffidare:

Femminicidio - di gran lunga il neologismo più idiota ed infondato tra quelli in uso. Prima di tutto perché l'uccisione di una femmina - se realmente si vuole la parità tra i sessi - ha lo stesso identico valore di quella di un maschio facente parte della stessa specie a cui teniamo tanto e che da sempre è definita "umanità" senza (giustamente) distinzione di sesso. Potremmo anche chiamarla "donnità" con buona pace dei femministi e senza che la definizione cambi nella sua sostanza (e poi magari starei qui a parlare della stupidità del "maschicidio"...). Secondariamente ma poi non tanto, dal punto di vista di un'informazione corretta, non c'è assolutamente bisogno di indurre la gente a pensare che gli omicidi di donne siano in aumento visto che almeno nel nostro Paese sono statisticamente in diminuizione da diversi anni (Fonte: Ministero degli Interni).

Efferato delitto - (efferato =  crudele, feroce, inumano) Difficile trovarsi a redarre la cronaca di un omicidio elegante o signorile oppure condotto con tutti i crismi riservati ad un'esecuzione capitale per cui almeno nel lancio varrebbe la pena di limitarsi a ciò che realmente è successo salvo poi fornire ulteriori particolari: sarà il lettore a dare un eventuale giudizio qualitativo dell'accaduto in base ai particolari resi dagli approfondimenti di cronaca. Tenendo conto che "efferati delitti" sono anche e soprattutto tutti quelli commessi nel corso di operazioni militari di attacco (in quanto non supportati da stati d'animo che giustifichino una particolare rabbia - del tutto umana - contro le vittime. In base a questo punto di vista, si può affermare che solo chi attacca immotivatamente può commettere delitti "efferati", non certo chi si difende. Dovrebbero tenerlo presente i giornalisti italiani quando esaltano, da sudditi fedeli, le gesta dei militari americani e dei loro complici all'attacco).

Termovalorizzatore - Questo termine è usato quasi sempre ipocritamente o ignorantemente a sproposito al posto del più corretto "inceneritore" (di rifiuti) inducendo la gente a pensare che bruciare i rifiuti comporti una loro valorizzazione. La realtà è che bruciare rifiuti comporta la produzione di benzopireni, diossine ed altri prodotti altamente tossici e cancerogeni ridotti in particolato finissimo ed invisibile in grado di insinuarsi fino agli alveoli polmonari (di gran lunga inferiore al famoso PM10 che in pratica è fumo visibile e che in genere non penetra oltre le narici).

Velature del cielo - Definizione coniata dopo l'avvento della pratica delle irrorazioni aeree per cercare di "normalizzare" agli occhi degli ascoltatori una condizione artificiale del cielo.

Pirata della strada - locuzione utilizzata indifferentemente per definire sia veri criminali al volante che poveri malcapitati a cui si è parato davanti, senza alcuna possibilità di evitarlo, un ciclista imprudente. In passato, fuggire dal teatro dell'incidente per poi costituirsi consentiva al presunto responsabile di non essere incarcerato prima dell'accertamento ufficiale dei fatti: adesso non saprei se ancora è così ma credo di no perché mi pare che allontanarsi dal luogo di un grave incidente costituisce quanto meno reato di mancato soccorso agli eventuali (altri) feriti. Boh?

Organizzazione criminale - chissà perché questa definizione non viene mai utilizzata per definire le banche nella loro essenza e modalità operative, non dissimili da quelle delle organizzazioni criminali comunemente intese come tali. 
 
Il 5 dicembre iniziano le ostilità:
- informati ed organizzati -

giovedì 6 novembre 2014

Incendi di fine stagione

 
Non ci sono dubbi: è lo scirocco ad istigare istinti incendiari ai pochi piromani ed ai tanti altri psicopatici coinvolti nell'affare degli incendi boschivi o di macchia.
 
Infatti è molto difficile che i suddetti si diano da fare con venti provenienti da altre direzioni, un po' perché la costa cilentana giace sulla direttrice dello scirocco e quindi questo vento favorisce l'attacco sistematico della fascia costiera in senso SE>NO impedendo un'eccessiva propagazione verso l'interno che sarebbe favorita invece da venti di terzo quadrante, un altro po' perché lo scirocco si manifesta in zona come un vento secco particolarmente adatto agli oscuri scopi degli incendiari.
 
Oddio, "oscuri" fino ad un certo punto perché se la Magistratura indagasse seriamente su tali azioni in base al basilare principio "cui prodest" non ci metterebbe molto ad individuare se non gli attori almeno i mandanti. Ma tant'è.
 
 
Articoli correlati:
 
 
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Aggiornamento delle ore 10
 
Come previsto, lo scirocco continua ad alimentare la devastazione ed il tentativo del fuoco di estendersi (ulteriormente) oltre il crinale, sull'abitato di Case del Conte. A giudicare dalla colonna di fumo che si vede adesso, un nuovo e più importante focolaio dev'essersi sviluppato sul versante sud che si trova in vista della famigerata istallazione del Monte Stella, già sospettata in passato di aver contribuito attivamente all'accensione di focolai con metodiche simili a quelle che causano la maggior parte degli incendi a Canneto di Caronia. 
Ricordo in questa sede che già un semplice radar può essere fungere da arma scalare ove utilizzato a determinate frequenze e con sufficiente potenza. Le famose armi scalari (impropriamente definite "non letali") montate dall'esercito USA sui suoi blindati allo scopo di... surriscaldare a microonde nemici e più o meno pacifici dimostranti, non hanno nulla di strutturalmente diverso da un radar se non - appunto - la potenza e le frequenze utilizzate.
 
Da un paio d'ore un Canadair svolazza (a nostre spese) sul teatro dell'incendio e saltuariamente sgancia il suo pieno d'acqua, così il caldo che insiste sulla zona passa da secco a umido, per la gioia della fauna locale.


Anche in frangenti come questo torna utile manifestare il proprio dissenso attraverso iniziative come quella prevista a partire dal 5 dicembre, allo scopo di stroncare il sistema perverso di provocare artificialmente catastrofi per poi avvantaggiarsene offrendo, già pronta come per incanto, la soluzione.

Articolo di riferimento:
 
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Epilogo (si spera) delle 13:40
 
Alla faccia delle tante svolazzate e delle poche irrorazioni, l'incendio ha comunque devastato circa metà del versante NO della collina che corona ad est l'abitato di Case del Conte. Per fortuna, Madre Natura o chi per lei ha deciso di far piovere quindi si spera che il fuoco si estingua prima di provocare altri danni. Amen.


 
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Ore 15: Amen un corno
 
In questo frattempo la pioggerella è cessata prima di aver spento i focolai, il vento è ripreso e con esso l'incendio della macchia sovrastante l'abitato. Il fuoco si sta propagando vivacemente e rapidamente verso nord, ben al di sotto del crinale che ha agevolmente scavalcato grazie al vento.
Il fumo rimane basso per via delle condizioni meteo ed avvolge tutta la pianura sottostante creando un'atmosfera da tregenda che non può essere resa da una semplice foto.

Intanto il Canadair ha ripreso a svolazzare, sempre a nostre spese, senza sganciare nulla ed a debita distanza dall'incendio. Mi pare che i forestali percepiscano un'indennità ad ettaro bruciato (non preservato!) ma naturalmente potrei sbagliarmi.
 
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Evoluzione finale
 
L'incendio partito prima dell'alba si è poi estinto a sera inoltrata, dopo aver devastato diversi versanti delle piccole colline tra Rosaine ed il bivio di Giungatelle. Si è sviluppato con tutto il supporto del vento teso da sud, particolarmente caldo e secco. Il fumo acre è rimasto basso sulle circostanze dell'incendio, fiamme hanno minacciato da vicino abitazioni a mezza costa, altre hanno provocato corto circuiti nelle linee elettriche. Il giorno successivo, pur dopo la pioggia, si potevano apprezzare ancora dei focolai attivi in mezzo alla terra bruciata. Uno spettacolo veramente osceno, altro che pornografia.
 
Il 5 dicembre iniziano le ostilità:
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