giovedì 20 luglio 2017

L'inasprimento delle pene come unica soluzione dei problemi

Se è vero che non esiste alcun modo per dimostrare che un incidente stradale possa essere ascritto ad un tasso alcolemico superiore ai valori di legge da parte del responsabile, è altrettanto vero che l'uso sconsiderato di un palmare (telefono o computer che sia) costituisce un potente fattore di rischio, ed è accertato statisticamente che questa pratica attuata in modo sconsiderato sia stata ed è quotidianamente causa

mercoledì 19 luglio 2017

Velocità progresso


Se si dovesse descrivere al meglio il concetto di "progresso" utilizzando meno termini possibili anzi un solo, non v'è dubbio che il più adatto sarebbe "velocità".
Senza rifarmi a Marinetti ed ai modernisti della sua epoca che peraltro non condivido, è fuor di dubbio che in tutti i campi dello scibile, ogni progresso riconosciuto è caratterizzato da una maggior velocità di comprensione, trasmissione, scrittura, trasporto, sintesi, eccetera.
Se confrontiamo la vita quotidiana che conduciamo, essa è caratterizzata da una serie di incombenze che assolviamo oggi con velocità enormemente maggiore rispetto al passato. Basti pensare con quanta naturalezza apriamo il rubinetto della doccia e ci aspettiamo che eroghi acqua calda invece di

domenica 9 luglio 2017

Appunti sulla sicurezza stradale




Sulle strade si muore quotidianamente, in media una ventina di vittime al giorno a seconda della densità del traffico, anche nei giorni in cui i TG non ne fanno menzione perché nessun incidente è sufficientemente spettacolare o utilizzabile a fini di propagandare la necessità di qualche nuova legge.
Chiaramente solo un imbecille - o un parlamentare - può immaginare di limitare il numero di incidenti e quindi di morti, inasprendo le pene per i presunti responsabili: è ovvio che gli incidenti si verificano per cause che possono andare dall'imperizia nella guida, alla distrazione, ai malori psico-fisici, ai guasti meccanici, agli ostacoli sulla carreggiata, all'imprevedibile cambiamento delle condizioni di aderenza (come nel caso di una striscia di gasolio lasciata da un serbatoio troppo pieno, una lastra di ghiaccio, umido non visibile, olive

venerdì 7 luglio 2017

La funzione sviluppa l'organo

Fin dagli anni '70 - "gli anni delle moto" per elezione - gran parte dei miei compagni motociclisti erano fermamente convinti che il fatto che su strada trovassero grosse difficoltà a mantenere il mio passo, fosse da ascrivere alle mie capacità di velocista.
In realtà, ero pienamente cosciente di essere un discreto guidatore ma soprattutto molto attento e competente nella scelta e nella messa a punto delle moto che utilizzavo, spesso

giovedì 6 luglio 2017

Il principale pericolo delle moto è costituito dalle auto

Multe incondizionate

 

Una vecchia battuta sulle consuetudini anormali tipiche del nostro Paese vuole che in Italia si persegua con estrema severità chi ruba una mela per mangiarla mentre si è molto più tolleranti con chi compie crimini gravissimi. Questo è un adagio che si sentiva ripetere molto già negli anni '70, quando ancora la nostra società non era precipitata ai livelli attuali.
A dimostrazione di come l'andazzo nazionale non sia certo migliorato nei decenni trascorsi - almeno sotto questo aspetto - l'applicazione di una norma varata già da tempo e che prevede il divieto di sostare col motore in moto e l'aria condizionata accesa.
A margine, inserirò il link relativo al caso di un venticinquenne che è stato pesantemente multato per aver infranto questa disposizione demenziale, evidentemente ritenuta dai legislatori di maggiore gravità rispetto a reati come

lunedì 3 luglio 2017

Preferirei di no


Splendida dimostrazione al Palio di Siena, di come un dissenso pacifico ma fermo può cambiare il mondo, o almeno il proprio destino rimanendo comunque d'esempio ai posteri.
 Il cavallo Tornasol - il cui nome appare assai simbolico - si è semplicemente rifiutato ad oltranza di schierarsi per la corsa fino a che la piazza, dopo oltre un'ora di tentativi trasmessi in diretta TV, si è decisa di fare a meno di lui e dare l'avvio alla cosiddetta "carriera" con i rimanenti 9 equipaggi.
Bartleby lo Scrivano, nell'omonimo romanzo di Melville, oppose la sua resistenza passiva fino a lasciarsi morire - e non è detto che stessa sorte non tocchi anche al cavallo dissidente - ed in questi tempi molti italiani spremuti fino all'osso dallo Stato e dalle sue Agenzie delle Uscite (dal nostro punto di vista) non trovano miglior forma di protesta che porre termine alla propria vita dirottando e quindi