mercoledì 27 luglio 2011

Questa calma non mi piace...

John Wayne nella sua ineffabile espressione "col cappello"

Notare nuovamente in cielo delle scie più persistenti del lecito mi ha riportato alla realtà: una falsa calma si era impadronita di me dopo un periodo insolitamente lungo di assenza di fenomeni MANIFESTI riconducibili alla triste realtà delle irrorazioni aeree di sostanze tossiche.
Ho evidenziato l'aggettivo perché non è assolutamente detto che gli effetti immediati delle irrorazioni aeree - al secolo "scie chimiche" - debbano per forza essere visibili!
Molte combustioni infatti danno luogo a emissioni assolutamente invisibili - e non per questo necessariamente prive di tossicità - e molti rilasci in atmosfera risultano invisibili se non abbastanza densi da rifrangere la luce visibile.
Ed i particolati più sottili, come i PM <1 risultato dell'incenerimento della spazzatura, sono perfettamente invisibili e... perfettamente adatti a nuocere alla nostra salute!
Così, potremmo ritrovarci al di sotto di una coltre di sostanze tossiche senza avvertirne la presenza con i nostri sensi: è ciò che accade "normalmente" quando, magari facendo "salutare" jogging, respiriamo a pieni polmoni aria di sobborgo industriale piena di particolato reso invisibile ed ancor più insinuante nel nostro organismo dallo sminuzzamento operato dai "filtri" a norma di legge... . 

Detto questo, è importante non abbassare la guardia nei periodi in cui il cielo sembra essre ritornato normale proprio perché non possiamo essere sicuri che non siano lo stesso in corso operazioni d'irrorazione aerea.
Discutendone tra attivisti, oltre a ventilare l'esistenza di "scie trasparenti" (perché no?) condividendo del resto un'ipotesi ventilata a suo tempo dal buon Straker, ho spesso rilevato in base ad osservazioni personali l'esistenza di almeno due modalità d'irrorazione: quella di copertura ed un'altra che ho denominato "d'inseminazione" in quanto il suo effetto visibile non determina la classica coltre opalescente ma solo delle scie che si espandono "poco" ma durano "troppo" senza operare un cambiamento radicale e persistente dell'aspetto del cielo e delle condizioni meteo.
La mia ipotesi è che con questa seconda modalità vengano rilasciate sostanze non destinate a creare un plasma elettroconduttivo e neanche uno schermo solare ma solo una ricaduta più o meno mirata (su colture, popolazione o habitat naturali) di sostanza di natura diversa (ad es.: batteriologica).

Ciò non vuole essere un'incitazione alla paranoia ma solo un invito a non farsi ingannare da una calma che POTREBBE essere solo apparente.
Del resto, lo stesso Kurt Cobain - trattato col Ritalin da piccolo e poi morto suicida da grande, ma neanche tanto grande... -  ebbe a dire che "Il fatto che io sia paranoico non vuol dire che non ci sia veramente qualcuno che cerca d'uccidermi".
E questa è un'osservazione molto perspicace.

mercoledì 20 luglio 2011

Alcune tristi verità sul famoso scrittore Roberto Saviano


Qualcuno ricorderà che il 7 ottobre 2010 a Roma andò in scena una manifestazione di solidarietà ad Israele. Sì, avete letto bene: non di solidarietà ai palestinesi dei territori occupati ai quali distruggono le case coi bulldozer e che non possono nemmeno ricevere aiuti umanitari perché l'esercito israeliano attacca con violenza inaudita persino chi si azzarda a fornire beni indispensabili agli arabi confinati nei ghetti israeliani.
No, una manifestazione di solidarietà ad Israele.

Di norma non ci occuperemmo di un simile evento dato che siamo tristemente abituati alla maniera in cui il potere usa la neolingua orwelliana (in questo caso si tratta della creazione di un nuovo ossimoro: "solidarietà agli oppressori") ed alla maniera in cui esso cerca di nascondere i propri misfatti con azioni di propaganda.


Il fatto rilevante è che fra i ferventi sostenitori di questa manifestazione troviamo Lucio Dalla, Massimo Ranieri (forse adesso qualcuno comprende bene com'è che si diventa famosi nel mondo della canzone), Raiz, Walter Veltroni, Piero Fassino, Furio Colombo, Francesco Rutelli, Giovanna Melandri, Rita Levi-Montalcini (figura di spicco del CICAP, nota bene), Umberto Veronesi (e meno male che é vegetariano!), Paolo Mieli, Pierluigi Battista, Giorgio Albertazzi (un elenco più preciso in fondo all'articolo).
Ma dulcis in fundo ecco il nome che nessuno s'immaginava di trovare fra i partecipanti a quest'evento dal titolo altisonante Per la verità, Per Israele: Roberto Saviano.

E cosa ha detto? Che Israele è una democrazia sotto assedio (mamma mia come l'ha sparata grossa, e questo sarebbe il serio ricercatore che studia la mafia campana e poi scrive un libro-inchiesta di grande successo?), che in Israele i gay hanno libertà di manifestare le proprie tendenze sessuali e che addirittura ci sono organizzazioni israeliane che accolgono arabi gay che sfuggono al carcere o addirittura alla pena di morte nel loro stato. Non posso negare questo fatto (al momento non ho indagato, è un dettaglio ben poco rilevante), ma non è certo questo particolare positivo che può cancellare le violenze sistematiche del governo di Israele (non certo degli israeliani in quanto nazione o degli ebrei in quanto gruppo religioso) sui Palestinesi. Vedi ad esempio quanto denunciato dal seguente video: Microonde e fosforo bianco: le armi che ufficialmente non esistono.



A pochi mesi dai tremendi fatti del convoglio di aiuti umanitari fermato con la violenza delle armi dall'esercito israeliano il fatto che Saviano non abbia fatto nemmeno un cenno ai crimini dello stato d'Israele è veramente scandaloso, né si può pensare che egli non sappia o non possa informarsi sulla realtà dei fatti; semplicemente ha fatto una selezione dei fatti da presentare nel suo intervento, cassando tutte le peggiori azioni dello stato d'Israele e presentando i suoi aspetti migliori. Pura demagogia insomma.

E, diciamolo pure, il fatto che sia di origini ebraiche non vuol dire niente, altrimenti io dovrei difendere a spada tratta tutto quello che si fa in Sicilia solo perché vi sono nato, magari fino al punto di ignorare o negare il fenomeno mafioso.

Una buona parte dell'intervento di Saviano alla suddetta manifestazione è dedicato poi alla narrazione di un suo ricordo d'infanzia, relativo al nonno che gli intimava di pensare sempre a Gerusalemme prima di tutto. L'aneddoto che di per sé è di ben poco rilievo nel contesto dell'evento, viene per altro narrato senza nemmeno sottolineare il pesante indottrinamento a cui egli veniva sottoposto da bambino.

Qui sotto una registrazione del discorso in oggetto:


Ed ecco l'ottima risposta a Saviano, sempre in video, realizzata dall'attivista per i diritti umani VIttorio Arrigoni:


A corollario del video quattro righe tratte dal sito http://guerrillaradio.iobloggo.com/
Anche ieri 4 bambini palestinesi rapiti durante un raid dell’esercito israeliano: a uno dei bambini hanno sparato alle gambe.
I genitori dei rapiti non hanno idea di dove si trovino i loro figli, l’unica certezza sono le torture e gli abusi che in queste ore stanno subendo.

Mentre il parlamento israeliano si appresta a tramutare in legge l’emendamento fascista sulla cittadinanza che come descrive Gideon Levy [il quale, come è evidente dal nome e cognome, è una persona ebrea - N.d.R.] tramuta Israele  in un nuovo stato etnocratico, teocratico, nazionalista e razzista (...)
Ma allora perché Saviano prima denuncia coraggiosamente la camorra e poi non ha il coraggio di difendere i diritti dei palestinesi oppressi? Solo per una sorta di pregiudizio ideologico instillatogli dal nonno? Faccio fatica a crederci e forse la verità sta altrove.

Siamo sicuri ad esempio che il suo romanzo Gomorra sia davvero una coraggiosa e veritiera inchiesta sulla camorra napoletana? Senza necessariamente arrivare all'estremo affermando che quel libro sia tutto inventato (tante cose sappiamo benissimo purtroppo che sono vere, e ce lo confermano non solo i dati raccolti dagli inquirenti, ma persino gli articoli dei giornali) possiamo pensare che sia un po' troppo romanzato, e spesso impreciso. Piccoli peccati veniali, ai quali spesso si perdona quando si legge un libro scritto così bene, in così bello stile (dobbiamo proprio ammetterlo, Saviano è un abile e sapiente narratore) specie se chi legge il libro è di sinistra ed ha sempre denunciato il fatto che le istituzioni fin troppo spesso sono venute a patti con la mafia.


Ma leggetevi l'analisi del libro Gomorra scritta da Sebastiano Gulisano, una persona che all'inizio ha difeso Saviano, ma poi leggendo attentamente il libro ha notato diverse "stranezze" che lo hanno lasciato perplesso, e che devo dire, hanno lasciato perplesso anche me quando di recente ho letto quel libro. Dall'articolo di S. Gulisano riporto qui sotto alcune note particolarmente significative: 
Confesso di avere riso quando ho letto con che facilità il protagonista del romanzo fosse entrato nelle grazie di Xian-Nino, il mafioso cinese che se lo porta in tournée mentre deve sbrigare i propri affari, rendendolo partecipe dei propri traffici, iniziandolo alla conoscenza del Sistema dal "di dentro". Ma ho letto tanti di quei fumetti che anche questa, sebbene inverosimile, l'ho digerita senza particolare difficoltà. Allo stesso modo, ho riso ogni volta che il protagonista, grazie all'intraprendenza o all'"invisibilità", riusciva ad infiltrarsi qua e là e ad assistere a riti che può avere immaginato ma non certo avere vissuto (Pikachu e Kit Kat che lo introducono ai segreti delle paranze; la vicenda dei Visitors; l'incontro, ad Abardeen, col camorrista scozzese). Quando il camionista Pasquale, già «miglior sarto sulla terra», lo salva dai Visitors materializzandosi col suo camion, m'è tornato in mente un racconto di Riccardo Orioles che pubblicammo su I Siciliani nell'86: una storia d'avventure caraibiche, col protagonista-eroe e la sua bella che, quando la storia si avvia verso la conclusione, sono gettati in mare dai pirati e destinati a morte sicura, ma lo scrittore decide di salvarli e lo motiva così: l'autore sono io e m'invento quel che mi pare. Ecco: Pasquale che salva il protagonista di Gomorra (già dentro una situazione di per sé inverosimile: gli spacciatori che testano il taglio dell'eroina sui tossicomani e considerano parte del paesaggio il nostro eroe) a me sa tanto di «l'autore sono io e m'invento quel che mi pare», con la differenza che Saviano non lo dice, altrimenti l'editore, nel risvolto di copertina, non avrebbe potuto scrivere che si tratta di «un libro scrupolosamente documentato». E il lettore, magari, si sarebbe immedesimato un po' meno essendogli chiaro di avere in mano un fumettone e non «un libro in cui il giovanissimo autore è sempre coinvolto in prima persona».

(...)

Il mito dei Casalesi.

Non intendo star qui a raccontarvi e a confutare in maniera puntuale tutte le fesserie che Roberto Saviano scrive a proposito del presunto rapporto di «soggezione» (pag. 209) di Cosa Nostra nei confronti della camorra in generale e dei Casalesi in particolare, ché mi ci vorrebbe un libro grande almeno quanto il suo: e, comunque, chiunque può agevolmente rendersi conto di tali falsità leggendo qualche relazione della Commissione Antimafia, qualche libro di Isaia Sales e/o di Francesco Barbagallo (i massimi studiosi italiani della camorra), che inquadrano, documenti alla mano, l'evoluzione storica dei fenomeni camorristi e il loro relazionarsi con le altre mafie (e con la politica), specie con Cosa Nostra siciliana a cui il gotha delle organizzazioni criminali campane è stato affiliato (leggasi: subordinato) fin dagli anni 70, incluso il capostipite dei Casalesi, Antonio Bardellino. Ed è questo il motivo, ad esempio, per cui la struttura organizzativa piramidale dei Casalesi è simile a quella della mafia siciliana.
Che pensare a questo punto di Saviano? Innanzitutto che egli come Marco Travaglio (altro noto filo-sionista), non si cura né di signoraggio, né di massoneria, né di scie chimiche. Bisogna dire che Travaglio arriva a negare apertamente l'esistenza del signoraggio e delle scie chimiche, nonostante le prove evidenti, mentre Saviano non arriva a tanto, ma possibile che egli viva davvero così isolato dal mondo, che sappia guardare il cielo, non sappia utilizzare internet?

Certo, potrebbe essere in fondo che egli sia in buona fede, che abbia scritto un'inchiesta sulla camorra un po' troppo romanzata e imprecisa, che si sia inimicato alcuni boss mafiosi, e che i suoi pregiudizi non gli fanno vedere con obiettività quale sia la realtà sullo stato d'Israele e sulla sua politica. Ma potrebbe benissimo essere che egli sia lo strumento delle élite criminali che ci governano, alle quali sta bene che si parli di questioni tutto sommato note - chi non conosce la mafia? - evitando che il discorso vada troppo in profondità e che si denuncino i veri artefici del connubio tra stato e criminalità organizzata. In fondo cosa ha rivelato di nuovo Saviano nel suo libro? Ben poco, o forse niente, come chiunque può notare ad un'attenta lettura, e quel poco di nuovo che c'è sembrerebbe persino esserselo inventato.



Forse qualcuno storcerà il naso leggendo che io sospetti che la figura di Saviano non sia così bella e autentica come sembrerebbe a prima vista, ma a costoro consiglio di leggere integralmente i miei dossier sulle scie chimiche, sulle vaccinazioni anti-influenzali, e poi l'articolo su Giulietto Chiesa. Ma se Giulietto Chiesa ed i suoi rapporti con le stesse élite che egli a parole dice di combattere non ci sono dubbi, sul vero ruolo di Saviano ancora non mi pronuncio con certezza, ed in mancanza di prove definitive sospendo il giudizio lasciandovi con tutti gli interrogativi che ho sollevato.

NB: Quanto ai pacifisti che tanto si impegnano per i diritti umani dei palestinesi e che si oppongono alla violenza dello stato d'Israele, non pensiate però che siano neanche loro delle persone tanto coerenti, altrimenti perché tacerebbero tutti (tranne uno) sul fenomeno delle scie chimiche?



Appendice: da http://www.fiammanirenstein.com/articoli.asp?Categoria=6&Id=2431 un elenco incompleto dei sostenitori di quell'evento

Hanno aderito all’iniziativa, fra gli altri: José Maria Aznar, Fiamma Nirenstein, i direttori dei quotidiani "Il Foglio" (Giuliano Ferrara), "Libero" (Maurizio Belpietro), "Il Tempo" (Mario Sechi), "Il Riformista" (Antonio Polito), "L'Occidentale" (Giancarlo Loquenzi); il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici; i cantanti Lucio Dalla, Massimo Ranieri, Chiara Iezzi e Raiz (ex "Almamegretta"); gli scrittori Roberto Saviano, Nicolai Lilin, Rosa Matteucci; ia regista Cristina Comencini; il produttore di eventi musicali David Zard; il produttore Riccardo Tozzi (Cattleya); la scienziata e senatrice a vita Rita Levi Montalcini; il professore e senatore Umberto Veronesi; i giornalisti Paolo Mieli, Toni Capuozzo, Peppino Caldarola, Alain Elkann, Carlo Panella, Ernesto Galli Della Loggia, Maria Latella; Pierluigi Battista, Barbara Palombelli; Giorgio Israel; Daniele Scalise; Anita Friedman; Yohanna Arbib; moltissimi parlamentari, tra cui Walter Veltroni, Furio Colombo, Enrico Pianetta, Francesco Rutelli, Italo Bocchino, Gianni Vernetti, Benedetto Della Vedova, Giovanna Melandri, Fabrizio Cicchitto, Gaetano Quagliariello, Margherita Boniver; Davood Karimi, presidente Associazione Rifugiati Politici Iraniani residenti in Italia; Dounia Ettaib, presidente dell'Associazione Donne Arabe d'Italia; Dore Gold, ex ambasciatore di Israele all'Onu; Bruce Bawer, scrittore; Amir Fakhravar, dissidente iraniano in esilio; Farid Ghadry, dissidente siriano in esilio; i parlamentari europei Hannu Takkula (Finlandia), Marco Scurria (Italia), Bastiaan Belder (Olanda), Corina Cretu (Romania), Pablo Arias (Spagna), Magdi Cristiano Allam (Italia)

integralmente tratto da scienzamarcia

sabato 16 luglio 2011

La cultura del divieto

Ogni società umana tende a darsi delle regole, scritte in genere da qualcuno di cui la maggioranza o i più influenti dei suoi componenti si fida oppure teme... .
Nel corso delle ere umane, regole sempre più complicate hanno contraddistinto società via via più evolute sia dal punto di vista sociale che tecnologico.
Inizialmente, quando la comunicazione era di tipo intuitivo o - chissà - telepatico, non era sentito il bisogno di metterle per scritto (ecco perché si fece a meno della scrittura per tanto tempo...) anche perché di sicuro le norme che regolavano la vita quotidiana erano semplici e plasmate sulle pulsioni istintive "costruttive" ovvero funzionali al bene comune; in pratica aderenti alla morale comune.
Con l'avvento della parola pronunciata e poi scritta, le comunicazioni tra gruppi si fecero più complesse e bisognose di ulteriori regole basate su variabili e distinzioni, in pratica la loro funzione fu adattata alla diplomazia.
Ma le società umane si distinguono da quelle animali soprattutto per la deprecabile tendenza ad organizzarsi tra componenti di uno stesso gruppo per far guerra ad un altro gruppo ove il primo intraveda possibilità di (facile) conquista di beni e - perché no - altre femmine e schiavi.
Un problema che emerse subito per i guerrafondai, fu la difficoltà di convincere la maggioranza dei componenti del loro gruppo a condividere un intervento di forza ai danni di un altro gruppo; anche perché i componenti meno forti, vecchi donne e bambini, con l'avvio di una guerra non si sentivano del tutto garantiti della loro incolumità e della possibilità, in tempo di guerra, di procacciarsi cibo nella quantità e nella qualità desiderata.
Le elite guerriere allora, allo scopo di raccogliere consensi quanto più "spontanei" possibile, trovarono che delegare un santone riconosciuto o addirittura una divinità indiscussa alla proclamazione dello stato di guerra avrebbe messo d'accordo e motivato anche i componenti tendenzialmente più pacifici del gruppo.
Ma anche santoni e divinità avevano bisogno di un forte disagio della base, per essere accettati ed invocati.
Il metodo, in uso ancora oggi, fu quello di provocare ad arte un grosso problema interno, più o meno violento,  incolpando un nemico già designato: la Storia del passato ed ancor più quella recente sono piene di esempi significativi, dal provocato attacco a Pearl Harbor alle auto-demolizioni dell'11 settembre.
Tale sistema è parimenti efficacie anche nelle guerre non convenzionali, quelle combattute apparentemente senza violenza, come le prime sempre contro il cittadino inerme ma (anche) infragruppo e con "attacchi" sul piano alimentare, sanitario o economico.
Esempi significativi di questi casi sarebbero ancor più numerosi.

Ora, siccome è mia intenzione porre l'accento sulla passività generalizzata con la quale si accettano e si subiscono simili truffe ideologiche, concentrerò l'attenzione sulla metodica che costituisce la base di partenza per il plagio delle menti e la costruzione di opinioni artificiali diffuse, accettate e soprattutto politicamente allineate.
Il primo passo - e qui torniamo alle origini - è quello di creare un problema riconosciuto ovvero urlato dagli organi di propaganda (per qualcuno: i media). Che poi questo problema sia reale, come le conseguenze tangibili di una calamità apparentemente naturale o di un atto di terrorismo, oppure fittizio come un'inesistente pandemia o come un'altrettanto inesistente crisi economica, ciò riveste solo un'importanza marginale, essendo presa per reale, dall'opinione ammaestrata, qualsiasi costruzione ben architettata e presentata.
E finché il Potere perde tempo e risorse per confezionare colosssali fiction da proporre come realtà, vuol dire che esso teme ancora l'Opinione Pubblica.
Molto più preoccupante è quando il Potere non si preoccupa neanche più di confezionare ad arte le sue fiction ma ci spiattella prodotti pubblicitari di bassa lega e pieni di palesi incongruenze come - di nuovo - le demolizioni dell'11 settembre spacciate per attacchi terroristici aerei nonostante sia stato evidente già dalla dinamica dei crolli che si trattò di demolizioni controllate e nient'altro, tanto da rendere inutili e retoriche ulteriori analisi.
Poi se proprio qualcuno cerca di portare i fatti in tribunale, lo si suicida uno alla volta a pochi giorni dalle udienze, le prime vicende siginificative che mi viengono in mente sono quella del Moby Prince e del cosiddetto "Mostro di Firenze" (in realtà più di uno) ma ce ne sono innumerevoli altre..
Quando il Potere comincia a muoversi in questo modo, proponendoci fiction facilmente opinabili e di bassa qualità dando per scontato che vengano accettate senza discutere, vuol dire che il controllo assoluto - fisico e mentale - sulla popolazione è a portata di mano.
E anche per chi scava nel passato per portare a galla verità ormai sepolte solo da un effimero velo d'acqua e neanche tanto torbida, se non lo si può eliminare direttamente perché troppo in vista, gli si rende impossibile operare, come si vorrebbe fare ad esempio con la proposta di legge che prevede il carcere per chi nega l'Olocausto, nonostante non ci sia uno straccio di prova storica che esso sia realmente avvenuto, almeno di sicuro non lo è stato con le modalità e nella misura che ci hanno raccontato fin dall'immediato dopoguerra.

Nella nostra vita quotidiana, possiamo riscontrare QUANTO il paventato totalitarismo planetario sia sempre più vicino a realizzarsi, e quello che è peggio, col nostro (inconsapevole?) consenso!
Mi riferisco alla selva anzi alla giungla sempre più inestricabile di divieti, impedimenti, lacci e lacciuoli che ci rendono sempre più difficile anche la più semplice delle esistenze: non vè dubbio che il loro scopo è quello di renderci la vita così difficile da non avere la possibilità di fermarci un momento a riflettere su come diavolo ci troviamo in questa situazione e di chi è la colpa.
In tempo per l'estate del 2008, il noto quotidiano londinese Independent (mi piacerebbe sapere quanto lo sia...) pubblicò un simpatico articolo, mirato a mettere in guardia i turisti albionici, su come in Italia fosse vietato fare qualsiasi cosa che fosse divertente; per tutta risposta, qualcuno da noi ha fatto notare agli inglesi che razza di leggi assurde siano ancora in vigore nel loro Paese.

All'atto pratico, da noi è vietato di tutto e ci sembra normale, perfino cose che crediamo rientrare nei nostri diritti di cittadini ed esseri umani e non sappiamo essere vietate solo perché (ancora) la repressione sul cittadino non è del tutto capillare.
In questo baratro stiamo precipitando seguendo l'accelerazione di gravità, ovvero in modo esponenziale, ed ai meno giovani basta guardare agli anni della propria giovinezza per accorgersi in che razza di gabbia ci stanno chiudendo.
Ai più giovani basterà osservare con attenzione film e cinegiornali degli anni '60 per rendersi conto di come poteva essere la vita in una società più permissiva.

Negli ultimi lustri, abbiamo accettato passivamente l'imposizione del casco per la guida della moto, una severa legge sul "sovraccarico" ovvero sul trasporto di passeggeri e/o carico in numero eccedente a quanto previsto dalla Carta di Circolazione, in un'epoca sedicente ecologica non possiamo più entrare nei porti propulsi a vela ma solo a motore (o, in alternativa, a remi), non si possono più accendere fuochi sulla spiaggia (ci hanno tolto i falò che hanno contraddistinto la nostra gioventù) col ridicolo presupposto che un fuoco - nell'era del GPS - possa indurre in errore un navigante (ve lo immaginate il Capitano di Lungo Corso di una petroliera che vira di bordo per aver avvistato il fuoco di un falò che scambia per una luce di segnalazione?).
Ancora, l'Italia è l'unico Paese al mondo la cui legislazione, ai fini penali e punitivi, distingue tra "coltello" e "pugnale" basandosi sulla sola simmetria del profilo: il risultato è che SE riuscite a trovare una giustificazione plausibile, potete entrare con un machete affilato come un rasoio in un negozio aperto al pubblico ma vi arrestano per direttissima se vi aggirate in un'area deserta come il tavoliere delle Murge con una vecchia baionetta del nonno nello zaino, che per sua natura non è neanche affilata (il presupposto legale è che  baionetta o pugnale hanno come uniche funzioni quelle di ferire o uccidere un essere umano, un coltello invece può servire ad un sacco di altre cose per cui può esserne plausibile il trasporto...).
Tutti gli italiani appassionati di motorismo terrestre sanno quanto azzardato sia avventurarsi sulle strade aperte al traffico equipaggiati di pneumatici di misura non riportata sul libretto. La severità con cui viene applicata questa restrizione supera di gran lunga quella prevista per l'omicidio e la rapina a mano armata: in quest'ultimo caso, con una logica incomprensibile si tende a perdonare il rapinatore incensurato ma si è inflessibili con l'eventuale ricettatore, poco importa se consapevole o meno della provenienza della merce.
Durante l'estate del 2003, il governo Berlusconi sottoscrisse nella più totale alienazione balneare dell'Opinione Pubblica, quella Costituzione Europea che in passato non aveva voluto nessuno ma poi accettata invece sotto le mentite spoglie del più rassicurante come nome - ma identico nei contenuti - Trattato di Lisbona che di fatto esautora tutte le norme delle Costituzioni nazionali in contrasto con esso e reintroduce la pena di morte per reati non meglio definiti di "sommossa" e "terrorismo".
Dall'1/01/2010, anzi dal giorno prima, abbiamo accettato di buon grado l'introduzione del Codex Alimentarius che di fatto impedirà la commercializzazione, l'acquisto e l'utilizzo di derrate alimentari e medicamenti naturali a favore di alimenti irradiati al cobalto e medicine altrettanto sintetiche, tossiche e trattate chimicamente.

L'unica cosa che realmente non si è riuscita ad imporre agli italiani è il divieto di cottura a legna della pizza: questo è davvero troppo anche per un popolo così accondiscendente.

giovedì 14 luglio 2011

Campi estivi elettromagnetici

Estate a Castellabate, uno dei segnali catatteristici di questo periodo in cui la popolazione del Comune decuplica o quasi è il periodico sovraccarico delle linee telefoniche cellulari.
Quest'anno poi, ci si è messo anche il turismo cinematografico per esasperare il problema.
In queste occasioni, invece di chiedersi come facevano quando i cellulari non esistevano o di limitare le comunicazioni ai casi veramente importanti, la gente della strada non trova di meglio che inveire e lamentarsi contro i fornitori del (mancato) servizio.
Con un piccolo sforzo di memoria (in fondo, bisogna avere meno di 20anni per non poter immaginare com'era il mondo senza cellulari) potremmo  ricordarci che no era poi un gran problema quello di non poter telefonare quando e dove ci aggradava per il semplice fatto che non era possibile farlo: la fregatura delle comodità è che ci si abitua tanto ad esse fino a non poterne più fare a meno.
Essendo più scomodo comunicare a distanza, anche perché nessuno di noi passava la giornata a portata di telefono solo per poter essere reperito IN QUALSIASI MOMENTO, quando ci apprestavamo a fare una telefonata, il suo presupposto era per lo più quello di COMUNICARE INFORMAZIONE e molto meno quello di riempire la giornata o, peggio, darsi un contegno in mezzo alla gente (una volta si prendeva a fumare solo per questo).
Orecchiando invontariamente ma inevitabilmente le telefonate da cellulari - private in teoria ma pubbliche all'atto pratico - ci si accorge che la stragrande maggioranza di esse (e non solo quelle effettuate da ragazzine...) sono del tutto inutili e se "urlate" senza ritegno servono solo a comunicare A CHI NON E' AL TELEFONO, quanto si è fichi per quello che si fa, quello che si ha e le persone socialmente significative che si frequentano.
Ieri sera, ho notato un gruppo di - immagino - minorenni o poco più che nella penombra della sera che si erano raggruppati sulla banchina diventata ormai famosa per essere utilizzata più dai fotografi da matrimonio e dalle troupe di ripresa cinematografica che dai marinai...
Alcuni di loro erano già a sedere mentre altri arrivavano e se ne andavano ma il fattore che li accomunava era quello di avere quasi tuti in mano un I-pod o come diavolo si chiama acceso!
Chi non lo aveva (acceso) era intento a fissare lo schermo più vicino sul quale - immagino - scorrevano immagini interessantissime più della bellezza di essere giovani d'estate al mare in mezzo agli amici... .
In pratica, l'utilizzo che si fa di questi apparecchi ed anche dei semplici cellulari, va ben oltre la mera possibilità di comunicare a distanza: per chi ne dipende psicologicamente, sono diventati un avere indispensabile per non essere emarginati dal gruppo.
E se riuscite a carpire ciò che pensano veramente i giovani di oggi, è questa la loro paura più grande.
A distanza, il brillare dei numerosi schermi accesi aveva attratto la mia attenzione e mi aveva incuriosito.
Ora, dopo che la pericolosità per la salute dei campi emessi dalla telefonia mobile è stata riconosciuta anche a livello ufficiale e già si emettono le prime sentenze che riconoscono malattie professionali da esposizione a campi elettromagnetici, riporto un articolo pubblicato sull'impagabile blog scienzamarcia che riguarda una vicenda che sta avendo luogo in Gran Bretagna ma potrebbe verificarsi pari pari anche da noi.
La lettura dell'articolo che segue e di tutti i link suggeriti dovrebbe farci pensare e ripensare ogni volta che veniamo a sapere dell'istallazione di una nuova "cella" emittente radiocellulare nella nostra zona, già più che satura di radiazioni elettromagnetiche.
Ricordo con l'occasione che le radiazioni sono tutte nocive, anche quelle di una "innocua" stazione radiofonica: molti ricorderanno i morti e le patologie non solo tumorali che hanno sulla coscienza (ammesso che ne abbiano una) i gestori di Radio Vaticana: una vicenda del tutto simile a quella inglese oggetto del seguente articolo.

Qui di seguito la traduzione dei passaggi più salienti dell'articolo 14 die of cancer in seven years living next to phone mast with highest radiation levels in UK di Rebecca Camber, pubblicato il 23 giugno 2008 sull'edizione on line del famoso quotidiano britannico daily mail.

14 morti per cancro in sette anni fra le persone che vivevano vicino ad una torre per le antenne dei cellulari coi più alti livelli di radiazione nella Gran Bretagna

Sono morte di cancro quattordici persone che vivevano nel raggio di un miglio da una torre di antenne per la telefonia celulare che emette uno dei più alti livelli di radiazione di tutta la nazione.

(...)

Altri 20 residenti hanno sviluppato tumori negli ultimi 7 anni, ma sono sopravvissuti.

Coloro che vivono all'ombra di tale torre hanno iniziato una campagna per la sua rimozione, affermando che essa ha causato un focolaio di casi di canrco. L'Agenzia per la Protezione della Salute (Health Protection Agency) sta investigando.

Genitori preoccupati rifiutano di portare i propri figli ai campi da gioco che si trovano vicini alla zona della torre per paura di causare danni alla loro salute.

La torre è stata eretta nel 1995 sopra una torre per l'acqua in disuso a Kingswinford, vicino a Dudley, nel West Midlands.

Ma gli attivisti affermano che i problemi di salute sono iniziati tra i 700 residenti del quartiere quando ulteriori antenne e dischi furono aggiunti nel 2001.


Essa [la torre] serve 4 operatori di telefonia mobile.

Esperti dell'azienda per il controllo delle comunicazioni Ofcom, che hanno condotto dei test sulla torre, affermano che essa emette i livelli di radiazioni più alti rispetto a qualsiasi altro sito controllato in Inghilterra quest'anno.

Tuttavia, la radiazione era sempre entro le normative Britanniche per la sicurezza.


Wendy Baggott [foto sopra] 52 anni, che guida un gruppo di protesta contro la torre la quale si trova a 200 metri dalla sua casa, dice: 'La senti come una presenza minacciosa che si estende su tutto il vicinato'. 
'Negli ultimi sette anni ci sono state 14 morti per cancro in quest'area. Quattro di esse sono avvenute in questa strada. Viene colpito il benessere di tutta la comunità.'

La pensionata [Wendy Baggott], ex revisore clinico [clinical auditor] del Sistema Sanitario Nazionale (NHS, National Health Service), il cui marito Clive ha contratto due volte un tumore alla pelle ha detto: 'E' una grossa preoccupazione per noi il fatto che ci sia un'area di gioco per i bambini così vicina ad essa [la torre].

'I genitori e nonni di questa zona non lasciano che i loro bambini vadano là perché sono hanno il terrore che possano sviluppare un cancro..'
(...)

* Le torri dei ripetitori per i cellulari emettono circa 10 volte la quantità di radiazione emessa da un forno a micro-onde

* Le onde radio che provengono dalla torre penetrano più di un pollice [>25mm; N.d.R.] nei tessuti del corpo

* Le radiazioni emesse da un telefono cellulare tenuto contro la testa giungono al cervello più potenti di quelle emesse da una torre

* Nel 2000, un rapporto redatto su incarico del Governo ha concluso che non c'è nessun legame definito tra le torri e le malattie

* Ci sono 51.000 torri per i cellulari nella Gran Bretagna


approfondimenti:

domenica 3 luglio 2011

Sui rifiuti cade la maschera di Saviano

Sui rifiuti cade la maschera di Saviano... il
 
Parlando di "rifiuti" le ambiguità e la disinformazione di Saviano raggiunge l'apice... ed ancora una volta trasmette frammenti di verità, omissioni gravi ed anche qualche falsità grossolana. Un panorama, quello disegnato nella terza puntata di "Vieni via con me" da Saviano, che certamente è gradito al "sistema".
Schematicamente...

1) Saviano afferma che se si fa la raccolta differenziata in discarica va solo il 35% dei rifiuti. Falso assoluto... Solo un eco del dato che il "sistema" del business rifiuti spaccia come verità! Infatti quel dato è vero con una raccolta differenziata sporca e non organizzata, ovvero è il dato di quella percentuale che permette, con il perpetuarsi del "ciclo integrato", di avere quanto serve da "bruciare" perché qualcuno possa incassare i Cip6 ed i certificati verdi.

Con la raccolta differenziata spinta, ovvero con il porta a porta, ed un impianto pulito per il Recupero e Riciclo Totale, si supera il 93% di raccolta differenziata (e così in discarica ci va meno del 7%)! Questo dato, certo, certificato da molteplici esperienze, a partire da Vedelago (che serve un bacino di utenza di un milione di persone, con un impianto di 50 mila metri quadri), significa: creazione di occupazione, risparmio drastico delle spese pubbliche (degli Enti Locali e dei cittadini), recupero (e quindi risparmio) della materia, realizzazione di compost di qualità ed a basso costo, tutela di salute e ambiente.
Questi dati Saviano non li cita, nemmeno di striscio!

2) Saviano afferma che con le discariche non si è risolto il problema dell'emergenza in Campania, ed è vero. Poi afferma che c'è un problema con le "ecoballe" (ovvero il cdr) e indica che il problema è che sono state fatte male e che ci vuole troppo tempo per smaltirne, cioè bruciarle, tutte. E poi afferma ancora che gli inceneritori non hanno risolto il problema perché non sono stati ancora realizzati, e quello di Acerra funziona solo con una linea. Poi aggiunge che sugli inceneritori ci sono "alcuni studiosi" che li ritengono pericolosi. Ma come? Saviano allora non si informa proprio oppure si informa male... e comunque sia il risultato è uno solo: informa male!

Primo e centrale problema (anche per quanto riguarda il Cdr) è che gli inceneritori producono patologie devastanti e cancro... e non perché "alcuni studiosi" lo pensano, ma perché ci sono dati scientifici che lo certificano! Saviano pare non aver mai sentito i dati ufficiali che vengono forniti da oncologi, epidemiologi, pediatri... dai Medici per l'Ambiente dell'ISDE. E qui Saviano non può non saperlo... non può non conoscere questo "dettaglio" (a meno che non parli solo per sentito dire e senza minimamente informarsi su ciò di cui parla).

3) Saviano afferma che tutti i rifiuti tossici finiscono in Campania e che le mafie occultano lì i rifiuti tossici ovunque, nelle fondamenti di palazzi e scuole, nelle cave e sotto le strade... o li spediscono attraverso il Porto di Napoli in Africa. Questo, tutto questo, è vero... ma vero in parte. Infatti le imprese del nord (del centro e del sud) che smaltiscono illecitamente i rifiuti tossici con il "servizio a basso costo" delle mafie (tra cui anche la Camorra, ma non solo) lo fanno anche nella pianura padana (ci si è dimenticati delle aree per l'Expo 2015 di Milano riempite di rifiuti tossici? Ci si è dimenticati delle aree dell'Emilia-Romagna riempite di amianto ed altri rifiuti speciali e terreni che sarebbero stati da bonificare? E delle coste e colline, dei fondali marini e delle fondamenta di aree destinate all'edilizia e spazi commerciali in Calabria, Sicilia e Liguria ci si è dimenticati ancora?). E delle "navi dei veleni" che partivano (e ancora partono) dai Porti di Livorno, di La Spezia, di Genova e Trieste, ci si è dimenticati? Ed ancora dei viaggi per la Cina dei rifiuti che poi ritornano come giocattoli o oggettistica attraverso i porti di Genova e Gioia Tauro? No, di tutto questo Saviano, ancora pare non sapere nulla.


E poi nessuna parola sulle responsabilità dei fatti accertati (oltre a quelle in corso di accertamento nei procedimenti penali in corso a Napoli), su ciò nessuna parola? Dei signori che hanno nomi e cognomi ben precisi nello scandalo rifiuti in Campania nulla. Non si è parlato di FIBE, FISIA, ASJA ed IMPREGILO... Eppure ci sono risultanze documentali su questo (e sui viaggi lungo la tratta Napoli-Genova e ritorno). Eppure questi sono i signori che, parallelamente alla Camorra, hanno mangiato e mangiano con l'emergenza rifiuti... seminando cancro e morte con percolato e diossine, e devastando il territorio e quindi l'economia fondata sulla terra (agricoltura e allevanti). No, di tutto questo nulla, manco una parola, meglio attaccare solo l'ectoplasma! Così come nessuna parola sui nuovi signori della monnezza che si chiamano Pizzimbone e che, acquistando il ramo rifiuti del colosso cooperativo Manutencoop, hanno conquistato una posizione dominante, in alcune aree del Paese, al Nord come al Sud, addirittura monopolista. E della gestione clientelare siciliana con politica e mafia di nuovo a braccetto nello sperpero delle risorse pubbliche che producono emergenze che alimentano il business? Anche di questo nulla, silenzio assoluto... anche qui Saviano non si addentra... così come non si addentra nel capitolo del socio del Cosentino Giovanni (fratello del Nicola), ovvero del colosso "rosso" della Hera spa che dall'Emilia-Romagna (dove ha gli inceneritori ed il monopolio del ciclo dei rifiuti) è scesa a Sparanise per costruire una centrale a turbogass senza che si levasse manco mezza protesta! Silenzio stampa anche sullo scandalo della ECOSAVONA che gestisce in regime di monopolio le discariche nel savonese, terra di mafia, portando i propri utili al suo socio di maggioranza che, passando dal Lussemburgo, è ben protetto da società anonime nelle Isole Vergini Britanniche.


Saviano tace le cose che contano. Le informazioni che danno fastidio le tace... ed intanto parla di ciò che avvalla la politica sui rifiuti del "sistema". Questa volta la maschera è davvero caduta, oppure ancora una volta si vuole trovare una scusante?


E se volete sapere perché, oltre a tutto questo, Saviano è stato pienamente funzionale al "sistema" nel suo nuovo monologo andatevi a guardare il recente testo di modifica al Testo Unico Ambientale approvato dal Governo in carica (ed in attesa della firma del Presidente della Repubblica e quindi di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale)! Cosa dice? Semplice: il testo vigente è stato modificato per favorire il recupero energetico da rifiuti e permette ai Comuni di agire in deroga ai limiti di raccolta differenziata stabiliti dalla normativa! Anche questo "dettaglio" è sfuggito a Saviano e così si è dimenticato di dirlo durante il monologo, chiaro?! (
leggete qui il documento del DNS distribuito dal CO.RE.RI. su questa nuova pagina della truffa italiana sui rifiuti - formato .pdf)

Ecoballe, di Paolo Rabitti
PS
Per chi vuol capire la realtà dell'emergenza rifiuti in Campania, non si legga Saviano, ma "Ecoballe" di Paolo Rabitti, così si capisce meglio che la Camorra è un tassello del problema in quella regione ma il business dei rifiuti ha soprattutto altri protagonisti... quei protagonisti che Saviano non osa nominare e che, come la Camorra, agiscono piegano la legalità al proprio profitto!

PS 2

Forse la puntata AnnoZero gestita da Santoro sui rifiuti che è stata uno spot straordinario per il "ciclo integrato" e promuovere l'incenerimento, non era bastata ed allora ecco che a continuare l'opera di disinformazione si è aggiunto il duo Fazio-Saviano!

PS 3

Saviano cita i dati di Legambiente, i grandi amici di Bertolaso, e già questo è un dato che dovrebbe far pensare... Non è vero che a Legambiente sono amici di Bertolaso? Non avete letto il comunicato stampa con cui Negambiente ringraziava Bertolaso? Eccolo qui, così almeno si capisce quanto sia ampia la rete del "sistema" anche tra quelli che si proclamano ambientalisti:
Roma, 11 novembre 2010
Comunicato stampa - Protezione Civile: Bertolaso lascia l'incarico
Legambiente: "Grazie per aver favorito prevenzione e messa in sicurezza".
"Ringraziamo Guido Bertolaso per l'impegno profuso in questi anni e la capacità di aver portato l'Italia ad avere una Protezione Civile modello a livello internazionale, sempre pronta a rispondere in modo adeguato alle emergenze del Paese".
Così Legambiente ha commentato le dimissioni rassegnate da Guido Bertolaso dalla carica di sottosegretario di stato alla Presidenza del Consiglio.
"Nel corso del suo mandato- ha commentato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente - il capo della Protezione Civile ha sempre sottolineato l'importanza delle attività di prevenzione e continua messa in sicurezza del territorio. Un orientamento che abbiamo apprezzato, perché costituisce l'unica vera strada per ottenere un Paese più sicuro".
L'ufficio stampa (06 86268353-99 - 79-60)


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pubblichiamo la nota della Dott.ssa Patrizia Gentilini dell'Isde

"Saviano, i rifiuti e Christian Abbondanza"
 
Condivido ogni parola del commento scritto da Christian Abbondanza su Saviano circa la gestione dei rifiuti: vorrei che si capisse come tutto l'intervento di Saviano è stato  funzionale alla promozione del "ciclo integrato", ovvero quello che prevede una importante quota di rifiuti residui  da incenerire  (35%) e  - per chi non lo sapesse..-  l'utilizzo successivo  delle ceneri residue.... nel cemento! Così si perpetua  la  diabolica spirale di: distruzione di materia /danni gravissimi alla salute e all'ambiente/cementificazione del territorio... e mai si arresta lo scempio continuo di questo povero paese, ma quanto potrà  continuare tutto questo?

La strada da seguire è una altra e se si fanno le cose come si deve è ormai ampiamente dimostrato che  praticamente tutto può essere recuperato e - soprattutto- che non si deve mai percorrere  la strada della combustione!  Sono davvero dispiaciuta e mortificata per Saviano che si fa portavoce non del Bene Comune e di quanto da anni affermano Associazioni di Medici ed esperti indipendenti, ma di interessi che non sono certo quelli delle comunità.
Leggete la lettera aperta  di noi medici ai cittadini di Parma, le dichiarazioni fatte dall'oncologo francese, D. Belpomme, Presidente di ARTAC (link 1 e link 2).

O se ancora non vi basta vi riporto le parole del Prof David Kriebel del Dipartimento Salute ed Ambiente del Massachussets che ha commentato un recentissimo studio - pubblicato sulla rivista  Occup Environ Med -  condotto da ricercatori dell'Università di Lione in una area in cui sono attivi 21 inceneritori (studio che ha evidenziato su 304 neonati gravi difetti all'apparto genitale rischi statisticamente significativi -fino a quasi sei volte l'atteso- correlati all'esposizione alle diossine emesse dagli inceneritori).
Queste le parole del Prof Kriebel: " Lo studio.. suscita serie preoccupazioni in relazione ai rischi per la salute dovuti alle emissioni di impianti urbani di incenerimento dei rifiuti. Questo dato, combinato con l'evidenza di altri effetti negativi di questa tecnologia, dovrebbe essere di per sé determinante nella scelta della gestione dei rifiuti. Infatti,  oltre ad essere molto pericolosi per la salute,  tali impianti:
1) provocano la produzione di ceneri pesanti e scorie tossiche  comunque da smaltire;
2) contribuiscono al riscaldamento globale;
3) impediscono  la riduzione dei rifiuti e il riciclaggio, poiché una volta che questi  impianti costosissimi sono stati costruiti , i gestori vogliono avere garantita una sorgente continua di rifiuti per alimentarli".

Io vivo in Romagna, "l'impero" di HERA:  non vi dico  le difficoltà che incontra l'attuale Amministrazione (che finalmente ha ascoltato i cittadini)  nell'attuazione della raccolta "porta a porta"!
E poi, scusate, basta con queste favole per bambini in cui - guarda caso - quando si parla di infiltrazioni criminali ci si dimentica sempre di ciò che accade nelle regioni "rosse"... a proposito di HERA,  perchè Saviano non cita anche i suoi "sporchi" affari"? 

integralmente tratto da Casa della Legalità e della Cultura

venerdì 1 luglio 2011

La Cina è sempre più vicina

- clicca per ingrandire -

=> Petizione contro la censura in Rete  <= 

Su tutti i canali d'informazione REALE, il vergognoso tentativo del Governo-Stato di dotarsi di strumenti di legge utili per censurare su internet qualsiasi informazione non allineata, rischia di venir oscurato dalle notizie che provengono dalla gravissima repressione armata che il REGIME sta operando sui cittadini dissidenti NO-TAV della Val di Susa, armati dal canto loro solo di disperazione ed eroica determinazione.


L'attuale gravissima situazione nazionale conferma la mega-tendenza ad una progressiva accelerazione verso l'instaurazione di un criminale Nuovo Ordine Mondiale che nessun cittadino (bene) informato e sano di mente si sognerebbe mai di sottoscrivere.
Il vero problema è che di persone che posseggono entrambi queste virtù, nel nostro Paese ce ne sono davvero poche.
Così l'Italia, portabandiera del NWO grazie all'ignavia ed all'ignoranza di gran parte dei suoi abitanti, si affretta a trasformarsi sempre più in una versione mediterranea del comunismo reale cinese.

Oltre alla maggiore presenza di cinesi nel nostro territorio, alla diffusione della letteratura - classica e moderna - proveniente dalla Cina ed all'abitudine consolidata di acquistare cibo e altri prodotti cinesi, gli elementi che confermano questa tendenza si possono ravvisare nei tentativi sempre più pressanti di oscurare l'informazione libera esattamente come è stato fatto in Cina fin dalla cosiddetta "rivoluzione (anti)culturale", nell'insabbiamento di denunce ed indagini scomode, nell'assenza di una vera opposizione politica (vedi partito unico cinese), la reintroduzione sotto mentite spoglie della pena di morte (la Cina è da tempo - e di gran lunga su tutti gli altri - il Paese col più alto numero di esecuzioni capitali), la divisione della popolazione in poche caste (dirigenti-esecutivo-sudditi, repressione fino alla scomparsa della classe medio-borghese), ecc.

Analizziamo alcuni documenti più o meno nuovi sull'argomento, reperiti in rete:

- Repressione NO TAV EMERGENZA!
- Il Trattato di Lisbona ed i suoi antecedenti storici
- L'Italia imbavaglia internet EMERGENZA!
- La rete si censura benissimo
Altre emergenze che ci riguardano da vicino e che vanno tenute SEMPRE presenti senza abbassare mai la guardia sono tra le prime: l'aggressione militare alla Libia, il sempiterno problema del Signoraggio Bancario, le irrorazioni aeree di sostanze tossiche, lo strapotere delle lobbyes dell'alimentazione, degli armamenti e della farmacologia.