giovedì 11 settembre 2008

Piccole parrocchie, grandi affari

Quelle dei manifesti più o meno autografi e delle lettere circolari per lo più anonime sono le consolidate modalità che, nel paesino costiero nel quale abito, consentono di mettere forzatamente avanti agli occhi dell'opinione pubblica realtà fino ad allora disattese o note solo alla parte più informata della cittadinanza.










La più recente lettera anonima diffusa brevi manu in paese incarna l'indignazione dei parrocchiani di fronte alla disinvoltura dimostrata in affari da preti&monache locali.
E' abbastanza divertente per quanto sia sgrammaticata e cruda (quindi faccio a meno di riportarvene il testo integrale) ma, per le verità che espone, non è possibile ignorarne il messaggio. Sintetizzandone il contenuto, in pratica si accusa il prete di:
  • Non aver fatto altro che l'affarista, negli ultimi quindici anni: "Dillo a chiare lettere che il tuo dio è cambiato (dio denaro)"
  • Di aver distrutto una chiesa senza aver chiesto il consenso dei parrocchiani
  • Di aver dato in gestione a caro prezzo un terreno [della curia] come parcheggio, per di più "Con contratti quasi sempre fittizi."
  • Di aver realizzato un progetto approvato per una casa di ricovero per anziani ma costruito per diventare un hotel a 5 stelle!!!!! [E' in via di ultimazione, veramente molto curato, proprio adiacente alla caserma dei Carabinieri. N.d.R.]
  • Di aver occultato i fondi per la precedente festa patronale con la scusa di "...averli spediti per lo ZUNAMI."
Le monache, definite come le sue "amiche bianche", gestiscono a tutti gli effetti un albergo "...e fanno le fitta camere con buoni [profitti]"
Seguono delle allusioni che possono cogliere solo coloro che, a differenza di me, sono pienamente addentro alle vicende del paese ma il senso è chiaro: emerge (finalmente) un senso di critica e disgusto per l'operato di gente appartenente a caste "intoccabili" che si credeva avesse dedicato la loro vita alla salvezza delle anime altrui, non a quella dei propri conti correnti.
Mi auguro che qualcosa di simile accada anche a livello nazionale, se non planetario.