venerdì 29 luglio 2016

British Way - Norton 850 Commando


Canto del cigno dell'industria motociclistica inglese, una volta di riferimento per la scena mondiale, la Commando prodotta dal 1968 al 1977 in diverse versioni, fu anche l'ultima Norton dotata di motore alternativo.
Per la loro impostazione ormai obsoleta, questi bicilindrici paralleli ad aste e bilancieri dotati ancora di cambio separato a 4 marce, non avevano margini di sviluppo e così, una volta trovati i finanziamenti, si preferì porsi su di un piano diverso e teoricamente più avanzato rispetto alla concorrenza tentando la carta del Wankel... ma questa è un'altra storia.


Le prime versioni furono le 750, equipaggiate con un motore derivato da un preesistente 500. Nel 1975 furono maggiorate a 829cc e quindi denominate 850. Per scelta della Casa, mirata all'affidabilità, nonostante l'incremento di cilindrata, la potenza fu ridotta dai 60 ai 58cv e la velocità massima calò drasticamente dai 200 ai 180Km/h anche a causa del minor allungo offerto dal motore più grande.
Per tentare di reggere il passo dei tempi, la 850 fu equipaggiata di freni a disco e subì l'inversione dei comandi a pedale secondo la nuova scuola.
Trattandosi di motori non equilibrati dinamicamente come invece si usa fare oggi con gli allineati a meno di 4 cilindri, si pose rimedio alle loro devastanti vibrazioni montandoli su supporti elastici, soluzione adottata anche in casa Laverda che condivideva con le moto inglesi la disposizione delle termiche.

Commando 750 Fastback
Teoricamente messe fuori gioco dall'avanzata ed arrembante concorrenza giapponese, queste moto erano ancora in grado di difendersi bene su strada grazie alla tenuta ed alla stabilità assicurate dalle loro ciclistiche che, tra l'altro, montavano di primo equipaggiamento ammortizzatori posteriori Girling o Koni: il meglio dell'epoca.
Era d'uso tra gli appassionati dell'epoca sperimentare elaborazioni meccaniche e allestimenti Cafè-Racer, in ultimo ripresi e proposti anche dalla stessa Casa.