In un articolo intitolato "Unire i puntini tra H.A.A.R.P., scie chimiche e la nostra acqua", l'autore, tra le altre osservazioni, si sofferma su alcuni elementi chimici contenuti nell'acqua piovana raccolta ed analizzata in Australia, in seguito alle attività di irrorazione clandestina. L'”oro blu” risulta contaminato da bario, arsenico, manganese, ferro, boro etc. in dosi di gran lunga superiori a quelle consentite dalla legge. Riportiamo i passaggi relativi alle ripercussioni sull'organismo dovute ad un accumulo dei vari elementi.
Il bario provoca ansia, irregolarità nel battito cardiaco, fiato corto, debolezza muscolare, senso di affaticamento, secchezza delle fauci. Un'esposizione prolungata può determinare paralisi e morte.
L'arsenico causa cefalea, confusione, sonnolenza e convulsioni. L'avvelenamento da arsenico provoca vomito, diarrea, danni renali, cancro della pelle, cancro scrotale, tumore del fegato, tumori del sistema linfatico, cancro ai polmoni, sangue nelle urine, gravi crampi muscolari, perdita di capelli, mal di stomaco, coma e morte.
Il manganese è contenuto nelle scie e quindi nelle acque meteoriche. Il manganese è usato nelle batterie a secco e nelle leghe: è utile per diffondere le onde elettromagnetiche. Il manganese è anche impiegato nelle coibentazioni dei soffitti: ogni abitazione con una pellicola di manganese nel soffitto agisce come un eccellente propagatore dei campi elettromagnetici.
Quando la quantità di zinco nel sangue supera i limiti consentiti (15 mg al giorno), si determina una concomitante diminuzione del rame. Se la quantità di rame scende sotto i livelli richiesti nel sangue, la mielina, una sostanza che copre i nervi come una guaina isolante, viene persa. Ciò comporta un danno grave e irreparabile per il sistema nervoso e diverse complicazioni neurologiche, come la malattia di Wilson, neuropatie etc.
L'accumulo eccessivo di ferro è letale ed è un fattore che predispone al diabete. L'eccesso di ferro è all'origine di malattie cardiache, dell'artrite, del morbo di Alzheimer e di certune forme di neoplasia. Alcuni studi medici citano, tra gli effetti di un accumulo di ferro, infezioni croniche, perdita di capelli, ipotiroidismo, comportamento iperattivo e violenza.
Il boro è un metalloide relativamente inerte, tranne quando entra in contatto con agenti ossidanti forti. Il boro è presente nell'atmosfera in quantità molto modeste. Poiché il boro presenta bassa volatilità, non dovrebbe essere rintracciato in misura significativa nell'aria. Il contenuto naturale borato delle acque sotterranee e di superficie è solitamente minimo. Nell'acqua potabile è pari 0,2 e 0.1 mg/litro, in generale, ma, per la maggior parte dei paesi nel mondo, la gamma ammissibile per legge è giudicata quella tra 0,1 e 0,3 mg/litro. Il contributo dell'assunzione di boro dall'aria è trascurabile.
L'esposizione soverchia al boro determina depressione, atassia, convulsioni e morte. La degenerazione dei reni e l'atrofia testicolare ed ovarica sono le principali conseguenze legate all'ingestione di boro.
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Fonte: wemustknow.net
ripreso da tankerenemy.com
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