John Wayne nella sua ineffabile espressione "col cappello"
Notare nuovamente in cielo delle scie più persistenti del lecito mi ha riportato alla realtà: una falsa calma si era impadronita di me dopo un periodo insolitamente lungo di assenza di fenomeni MANIFESTI riconducibili alla triste realtà delle irrorazioni aeree di sostanze tossiche.
Ho evidenziato l'aggettivo perché non è assolutamente detto che gli effetti immediati delle irrorazioni aeree - al secolo "scie chimiche" - debbano per forza essere visibili!
Molte combustioni infatti danno luogo a emissioni assolutamente invisibili - e non per questo necessariamente prive di tossicità - e molti rilasci in atmosfera risultano invisibili se non abbastanza densi da rifrangere la luce visibile.
Ed i particolati più sottili, come i PM <1 risultato dell'incenerimento della spazzatura, sono perfettamente invisibili e... perfettamente adatti a nuocere alla nostra salute!
Così, potremmo ritrovarci al di sotto di una coltre di sostanze tossiche senza avvertirne la presenza con i nostri sensi: è ciò che accade "normalmente" quando, magari facendo "salutare" jogging, respiriamo a pieni polmoni aria di sobborgo industriale piena di particolato reso invisibile ed ancor più insinuante nel nostro organismo dallo sminuzzamento operato dai "filtri" a norma di legge... .
Detto questo, è importante non abbassare la guardia nei periodi in cui il cielo sembra essre ritornato normale proprio perché non possiamo essere sicuri che non siano lo stesso in corso operazioni d'irrorazione aerea.
Discutendone tra attivisti, oltre a ventilare l'esistenza di "scie trasparenti" (perché no?) condividendo del resto un'ipotesi ventilata a suo tempo dal buon Straker, ho spesso rilevato in base ad osservazioni personali l'esistenza di almeno due modalità d'irrorazione: quella di copertura ed un'altra che ho denominato "d'inseminazione" in quanto il suo effetto visibile non determina la classica coltre opalescente ma solo delle scie che si espandono "poco" ma durano "troppo" senza operare un cambiamento radicale e persistente dell'aspetto del cielo e delle condizioni meteo.
La mia ipotesi è che con questa seconda modalità vengano rilasciate sostanze non destinate a creare un plasma elettroconduttivo e neanche uno schermo solare ma solo una ricaduta più o meno mirata (su colture, popolazione o habitat naturali) di sostanza di natura diversa (ad es.: batteriologica).
Ciò non vuole essere un'incitazione alla paranoia ma solo un invito a non farsi ingannare da una calma che POTREBBE essere solo apparente.
Del resto, lo stesso Kurt Cobain - trattato col Ritalin da piccolo e poi morto suicida da grande, ma neanche tanto grande... - ebbe a dire che "Il fatto che io sia paranoico non vuol dire che non ci sia veramente qualcuno che cerca d'uccidermi".
E questa è un'osservazione molto perspicace.