Pur trovando "ghettizzanti" i raduni di qualsiasi tipo, riconosco che - in questo mondo sempre più virtuale - rappresentano una di quelle occasioni sempre più rare di conoscere e toccare con... piede il territorio in cui viviamo.
Con questo spirito, e per il piacere di condividere un'esperienza con gli amici, mi sono lasciato trascinare al raduno di cui all'oggetto la cui prima sorpresa... annunciata è stata la quota d'iscrizione per auto: ben 65 Euro.
Pare che 15 di questi debbano addebitarsi ad un'assicurazione "obbligatoria" che è così andata a maggiorare una quota di partecipazione che per la passata edizione era di 50€ e già aveva dato adito a lamentele tra i partecipanti... che comunque parteciparono ed hanno partecipato lo stesso anche quest'anno in forza di circa 150 equipaggi.
Pare proprio che il Sistema ci metta continuamente alla prova per accertarsi che siamo capaci di sopportare sempre di più senza ribellarci... .
Ciò che difficilmente va giù è che l'apporto degli sponsor si è materializzato con numerosi quanto inutili gadgets invece di un abbattimento dei costi e quindi delle pretese dell'organizzazione, come dovrebbe invece accadere per queste manifestazioni.
Un'altra critica è più che legittima per la millantata sosta "enogastronomica" prevista a San Mauro Cilento attorno all'ora di pranzo che si è rivelata essere piuttosto una sosta idro-poco-gastronomica in quanto di "eno" non se n'è vista neanche l'ombra a favore di acqua imbottigliata, con la scusa che lo scorso anno lo scorrere dell'alcool ha provocato delle zuffe tra gli avventori (!?!) mentre il "gastro" era ridotto ad una striminzita "acqua-sale"(*) buttata in pasto agli avvoltoi che prima di altri si sono avventati sul buffet e ad un vassoio di prosciutto crudo che ho intravisto sfrecciare tra lo stormo, prima di decidere di comune accordo di abbandonare il non-desco per continuare il percorso.
*) per i non cilentani, l'acqua-sale è un povero ma gustosissimo piatto tradizionale a base di uno speciale pane biscottato prodotto in loco, reidratato e quindi rammollito un momento prima della preparazione del piatto, condito poi con pomidoro freschi, olio tassativamente d'oliva, poco sale ed un'aspersione di origano.
Un'alternativa semi-crudista alla pizza, un vero archetipo di quella Dieta Mediterranea che del resto è stata concepita e codificata nella vicina Pioppi.
Una successiva sosta programmata è stata più soddisfacente della prima con la distribuzione di uno spicchio di (discreta) pizza, un bombolone con la crema ed una sorpresa, offerta da uno sponsor, che consisteva in una confezione da negozio di fichi secchi ricoperti di cioccolata, tipici della zona.
Peccato però che la distribuzione fosse proporzionale alle auto iscritte e non agli effettivi partecipanti umani, per cui ogni equipaggio, pur formato da un minimo di 2 persone, ha ricevuto solo "uno di tutto"!
Un altro sintomo della disumanizzazione in corso.
E siccome lo sport del salto-del-pasto ci ha messo fame, non abbiamo trovato di meglio che interrompere la prosecuzione del percorso per allestire un kamp con tanto di brace, visto che previdentemente ci eravamo premurati di approvvigionarci in tal senso.
Rimarchevole la professionalità degli addetti alla "scopa" che si sono fermati in attesa che finissimo le libagioni ma non appena ci siamo resi conto di questo, abbiamo insistito per mandarli via ringraziandoli e liberandoli da ogni responsabilità.
A pancia piena abbiamo poi completato il percorso sul volgere della sera senza alcun problema.
Una particolarità che rende poco interessanti questi raduni, è che nel nostro territorio così accidentato e così densamente popolato, è quasi impossibile disegnare un tracciato di vero fuoristrada "dritto-per-dritto" o modificato all'uopo con escavatori e bisogna inevitabilmente ripiegare sulla percorrenza di strade carrarecce la cui sola pessima manutenzione fa si che assomiglino ad un vero percorso in fuoristrada irto di difficoltà.
Gran parte delle strade che abbiamo percorso in questa occasione si sono rivelate essere nient'altro che percorsi tracciati ed identificati con i noti segnali bianco/rossi da Sentieri Italia e non a caso ricche di scorci suggestivi in ciascuno dei diversi Comuni attraversati, da Pollica a Perdifumo passando da San Mauro e Stella Cilento.
Una particolarità che li rende invece interessanti è che prevedono invariabilmente l'attraversamento di proprietà private non accessibili in altre occasioni; in pratica un'opportunità in più per conoscere qualche altro pezzo di mondo e del nostro territorio senza il bisogno di promuovere la costruzione di sempre più strade pubbliche asfaltate, devastanti in maniera definitiva per il territorio enormemente più che il passaggio occasionale di qualche veicolo da fuoristrada.
Ecco un bizzarro cilentano che non ricorda - o non ha mai saputo - che queste terre furono sanguinosamente sottomesse all'Unità d'Italia contro la loro volontà.
Le foto utilizzate sono state scattate e gentilmente concesse dall'artista Gianfranco Di Mauro di Castellabate (SA).
E' possibile richiederne moltissime altre - bellissime e ad alta risoluzione oppure stampate - riguardanti il raduno o altri eventi contattandolo al suo indirizzo gianfrancodimauroatalice.it
(sostituire at con @)
E' possibile richiederne moltissime altre - bellissime e ad alta risoluzione oppure stampate - riguardanti il raduno o altri eventi contattandolo al suo indirizzo gianfrancodimauroatalice.it
(sostituire at con @)