giovedì 6 novembre 2014

Incendi di fine stagione

 
Non ci sono dubbi: è lo scirocco ad istigare istinti incendiari ai pochi piromani ed ai tanti altri psicopatici coinvolti nell'affare degli incendi boschivi o di macchia.
 
Infatti è molto difficile che i suddetti si diano da fare con venti provenienti da altre direzioni, un po' perché la costa cilentana giace sulla direttrice dello scirocco e quindi questo vento favorisce l'attacco sistematico della fascia costiera in senso SE>NO impedendo un'eccessiva propagazione verso l'interno che sarebbe favorita invece da venti di terzo quadrante, un altro po' perché lo scirocco si manifesta in zona come un vento secco particolarmente adatto agli oscuri scopi degli incendiari.
 
Oddio, "oscuri" fino ad un certo punto perché se la Magistratura indagasse seriamente su tali azioni in base al basilare principio "cui prodest" non ci metterebbe molto ad individuare se non gli attori almeno i mandanti. Ma tant'è.
 
 
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Aggiornamento delle ore 10
 
Come previsto, lo scirocco continua ad alimentare la devastazione ed il tentativo del fuoco di estendersi (ulteriormente) oltre il crinale, sull'abitato di Case del Conte. A giudicare dalla colonna di fumo che si vede adesso, un nuovo e più importante focolaio dev'essersi sviluppato sul versante sud che si trova in vista della famigerata istallazione del Monte Stella, già sospettata in passato di aver contribuito attivamente all'accensione di focolai con metodiche simili a quelle che causano la maggior parte degli incendi a Canneto di Caronia. 
Ricordo in questa sede che già un semplice radar può essere fungere da arma scalare ove utilizzato a determinate frequenze e con sufficiente potenza. Le famose armi scalari (impropriamente definite "non letali") montate dall'esercito USA sui suoi blindati allo scopo di... surriscaldare a microonde nemici e più o meno pacifici dimostranti, non hanno nulla di strutturalmente diverso da un radar se non - appunto - la potenza e le frequenze utilizzate.
 
Da un paio d'ore un Canadair svolazza (a nostre spese) sul teatro dell'incendio e saltuariamente sgancia il suo pieno d'acqua, così il caldo che insiste sulla zona passa da secco a umido, per la gioia della fauna locale.


Anche in frangenti come questo torna utile manifestare il proprio dissenso attraverso iniziative come quella prevista a partire dal 5 dicembre, allo scopo di stroncare il sistema perverso di provocare artificialmente catastrofi per poi avvantaggiarsene offrendo, già pronta come per incanto, la soluzione.

Articolo di riferimento:
 
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Epilogo (si spera) delle 13:40
 
Alla faccia delle tante svolazzate e delle poche irrorazioni, l'incendio ha comunque devastato circa metà del versante NO della collina che corona ad est l'abitato di Case del Conte. Per fortuna, Madre Natura o chi per lei ha deciso di far piovere quindi si spera che il fuoco si estingua prima di provocare altri danni. Amen.


 
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Ore 15: Amen un corno
 
In questo frattempo la pioggerella è cessata prima di aver spento i focolai, il vento è ripreso e con esso l'incendio della macchia sovrastante l'abitato. Il fuoco si sta propagando vivacemente e rapidamente verso nord, ben al di sotto del crinale che ha agevolmente scavalcato grazie al vento.
Il fumo rimane basso per via delle condizioni meteo ed avvolge tutta la pianura sottostante creando un'atmosfera da tregenda che non può essere resa da una semplice foto.

Intanto il Canadair ha ripreso a svolazzare, sempre a nostre spese, senza sganciare nulla ed a debita distanza dall'incendio. Mi pare che i forestali percepiscano un'indennità ad ettaro bruciato (non preservato!) ma naturalmente potrei sbagliarmi.
 
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Evoluzione finale
 
L'incendio partito prima dell'alba si è poi estinto a sera inoltrata, dopo aver devastato diversi versanti delle piccole colline tra Rosaine ed il bivio di Giungatelle. Si è sviluppato con tutto il supporto del vento teso da sud, particolarmente caldo e secco. Il fumo acre è rimasto basso sulle circostanze dell'incendio, fiamme hanno minacciato da vicino abitazioni a mezza costa, altre hanno provocato corto circuiti nelle linee elettriche. Il giorno successivo, pur dopo la pioggia, si potevano apprezzare ancora dei focolai attivi in mezzo alla terra bruciata. Uno spettacolo veramente osceno, altro che pornografia.
 
Il 5 dicembre iniziano le ostilità:
- informati ed organizzati -