Ecco un caso emblematico che illustra il diffuso rifiuto di accettare la realtà quando la sua accettazione comporta una revisione critica delle proprie convinzioni.
L'approccio mostrato dagli attori con un fenomeno (a loro) sconosciuto è quello tipico dei negazionisti di qualsiasi manifestazione non sia spiegabile col proprio bagaglio culturale o con la propria intelligenza.
Come in tante altre parti del mondo, vicino Sala Consilina (SA) c'è, o pare ci sia, una salita che dal punto di vista fisico si comporta come una discesa.
Per evitare fraintendimenti e... illazioni, diciamo subito che - stando al video che vado a presentare - nessuno ha ancora accertato da quale parte pende realmente la stradina perché questo si può fare SOLO ricorrendo ad un rilievo di tipo GEOMETRICO e non fisico!
Ripeto: se la pendenza non viene accertata tramite delle misurazioni d'angolo eseguite mediante l'uso di teodoliti o altri mezzi idonei, nessuno può affermare con assoluta certezza da quale parte penda la strada.
Perché una salita è per definizione tale solo se percorrendola si sale di quota cioè ci si allontana dal centro geometrico della Terra ovvero dalla linea di fede costituita dal livello convenzionale del mare; magari tenendo anche conto, per più pignoli, che il geoide su cui viviamo non è propriamente una sfera perfetta!
Premesso questo, da qualsiasi parte penda la strada rispetto alla linea dell'orizzonte ovvero rispetto a quello che per noi, fisicamente e geometricamente, rappresenta l'orizzontalità, bisogna prendere in considerazione la possibilità che dei rilievi di tipo fisico contraddicano quelli geometrici.
Ad esempio, la battuta non tanto idiota (forse l'unica ipotesi intelligente di tutto il servizio) con cui si conclude il video, quella della possibilità che vi sia una potente massa magnetica sotterranea capace di attrarre masse ferrose deviando il vettore gravitazionale, rappresenta una possibilità REALE, per quanto remota ed improbabile che sia.
E se ci si presuppone di eseguire delle prove SCIENTIFICHE, nessuna verifica va scartata a priori, altrimenti nessun test può essere considerato probante.
Ora, a parte il fatto che il servizio non solo è titolato con la parola "mistero" tra virgolette (e questo già denuncia il tipo di approccio) ma parte subito con l'affermazione, da parte del conduttore, che ci si trovi di fronte ad una "leggenda metropolitana", avvalorata poi dall'intervento di un qualificato barista che afferma si tratti di una "diceria", il test fisico effettuato dal bravo carpentiere NON PUO' ESSERE PROBANTE ai fini della determinazione della reale pendenza.
Il motivo è molto semplice: se in loco esiste un'aberrazione gravitazionale, ovvero una deviazione del vettore gravità, che per sua natura non agisce solo su masse ferrose come può fare un campo magnetico ma su qualsiasi materiale, eseguire una misurazione della pendenza con un livello a bolla non può fornire NESSUNA INDICAZIONE UTILE se non che il vettore gravitazionale in quel punto è normale (cioè perpendicolare) al livello stesso.
Non ci dice se il vettore risulta disassato, o più esattamente diretto verso un centro di gravità diverso rispetto ad un altro vettore individuato per esempio a 100 metri di distanza dove la gravità sembra o risulta "normale".
Non rappresenta una prova certa ma è interessante notare che il muro che costeggia la strada in questione è rastremato in alto in modo da confermare la pendenza della stradina ed in base a questo fatto è possibile fare tre ipotesi:
1) l'allineamento orizzontale fu eseguito a suo tempo con un livello a bolla e quindi all'epoca della costruzione del muro non vi era alcuna aberrazione gravitazionale per cui la salita si comportava... da salita!
2) per allineare il muro ci si basò su riferimenti geometrici esterni, quindi riferendosi otticamente ad opere preesistenti tanto lontane dal sito da non risentire della presupposta aberrazione.
3) il muro è stato realizzato (volutamente?) in modo da creare l'illusione della pendenza inversa: è la più improbabile delle tre ipotesi ma è anche la più facile da smentire: basta traguardare ad occhio l'orizzontale della sua sommità confrontandolo con un orizzontale di riferimento sicuro come l'orizzonte stesso o una casa vicina.
Se il muro risultasse allineato come orizzontale, non può esserci alcun dubbio: la salita è geometricamente una salita ma dal punto di vista fisico si comporta come una discesa.
Alla faccia delle conclusioni a cui sono indebitamente giunti gli attori del servizio.
Non rappresenta una prova certa ma è interessante notare che il muro che costeggia la strada in questione è rastremato in alto in modo da confermare la pendenza della stradina ed in base a questo fatto è possibile fare tre ipotesi:
1) l'allineamento orizzontale fu eseguito a suo tempo con un livello a bolla e quindi all'epoca della costruzione del muro non vi era alcuna aberrazione gravitazionale per cui la salita si comportava... da salita!
2) per allineare il muro ci si basò su riferimenti geometrici esterni, quindi riferendosi otticamente ad opere preesistenti tanto lontane dal sito da non risentire della presupposta aberrazione.
3) il muro è stato realizzato (volutamente?) in modo da creare l'illusione della pendenza inversa: è la più improbabile delle tre ipotesi ma è anche la più facile da smentire: basta traguardare ad occhio l'orizzontale della sua sommità confrontandolo con un orizzontale di riferimento sicuro come l'orizzonte stesso o una casa vicina.
Se il muro risultasse allineato come orizzontale, non può esserci alcun dubbio: la salita è geometricamente una salita ma dal punto di vista fisico si comporta come una discesa.
Alla faccia delle conclusioni a cui sono indebitamente giunti gli attori del servizio.
Quindi è chiaro che il test eseguito nel video non fornisce risposte definitive, dimostrando lecita qualsiasi speculazione.
Anzi, paradossalmente per chi lo ha condotto, un test così effettuato potrebbe costituire una conferma dell'aberrazione gravitazionale del sito, una volta accertata GEOMETRICAMENTE l'effettiva pendenza della stradina rispetto all'orizzonte.
Lo posto solo per illustrare su quali basi inconsistenti e presupponenti sono fondate le opinioni più diffuse.
Interessante, dal punto di vista sociologico, anche andare sull'account di YouTube per constatare che la maggioranza dei commenti sono in totale sintonia con le teorie preconcette quanto infondate esposte dal servizio.
Avrei voluto postare un commento ma non ci sono riuscito a causa di impedimenti telematici che non sono riuscito a superare e allora... ho scritto questo articolo.
Spero che qualcuno di "loro" lo legga per aprire la propria mente al dubbio; anche per questo motivo, nel titolare questo post ho ricalcato esattamente il titolo del video.
Sopportate questa visione, è interessante per capire in mezzo a che tipo di mentalità comune ci troviamo.
Da un rilievo statistico, pare che l'85% della popolazione non sia in grado di analizzare obiettivamente un fenomeno. E questa è tutta gente che va a votare e con la quale dobbiamo fare i conti tutti i giorni.