lunedì 14 agosto 2017

Era una fredda notte di agosto



Sistematicamente, le previsioni meteorologiche riguardanti il lungo periodo di caldo anomalo e siccità che ha afflitto (almeno) il nostro Paese, hanno riportato come probabili (>80%) precipitazioni e temporali, con una frequenza di circa un giorno a settimana. Altrettanto sistematicamente non ci hanno azzeccato.
 E allora i casi sono due: o i modelli matematici che utilizzano le varie piattaforme meteo fanno... acqua da tutte le parti oppure chi elabora gli algoritmi continua caparbiamente ad ignorare delle variabili che dipendono dalle modificazioni climatiche indotte artificialmente. Mi riferisco ovviamente agli effetti sul clima conseguenti alle irrorazioni aeree e ad altre attività di supporto come la ionizzazione dell'atmosfera ottenuta mediante irraggiamenti elettromagnetici.

L'aspetto del cielo, nel periodo preso in esame, è stato caratterizzato dalle solite foschie da "aria stabile" ma accompagnato da tassi di umidità relativa inspiegabilmente bassi, anche del 25% per quello che ho avuto modo di apprezzare dalle mie posizioni. Nel nostro Paese, fino a che le modificazioni climatiche indotte ed il piano di disseccamento ed incenerimento degli ecosistemi non porterà ad una desertificazione diffusa, non esistono aree in cui ci si possa aspettare di norma tassi di umidità inferiori al 45% tra quelle ben lontane dalle zone costiere e non inferiori al 60 in quelle prospicienti al mare o interessate da brezze marine. E invece...

Ricordando come da un riscaldamento generalizzato del clima sia logico aspettarsi maggiori precipitazioni (guarda caso, l'area della Terra dove piove meno, cioè non piove affatto, è anche la più fredda: l'Antartide) l'improvvisa cessazione (almeno apparente) delle operazioni di disseccamento dell'atmosfera e della dispersione dei fronti imbriferi, ha dato luogo immediatamente a rovesci di grande intensità, dovuti alla consistente evaporazione dovuta al calore accumulato dal terreno e soprattutto dai bacini idrici. Tali rovesci, oltre ai danni di diverso genere, hanno assestato il colpo di grazia a molte colture sopravvissute alla fioritura anticipata causata da un inverno artificialmente mite, qualche successiva gelata ed il lungo periodo di siccità. Come si può apprezzare dall'ottica del bicchiere mezzo vuoto, gran parte dei mali vengono per nuocere... .


Cumulo di bel tempo
Che aspetto hanno i cieli ed il clima in questi giorni?
Un aspetto di un'inconsueta normalità: cielo azzurro, cumuli di bel tempo, temperature diurne non troppo elevate e temperature notturne molto più basse della media, tali da dover riprendere la copertina leggera dalla cassapanca del cambio di stagione.
Ma a quale media mi sto riferendo? A quella che i meteorologi affermano sia normale per il mese di agosto, almeno fino a quando il clima tendeva verso un riscaldamento generale, fenomeno cessato e poi invertitosi 15/18 anni fa ma poco percepito a livello sensoriale proprio a causa delle costanti operazioni di modificazione climatica (ringraziate Berlusconi-Bush Jr. ed il loro accordo del 2002) attuate soprattutto d'inverno dando luogo ad una stagione indefinita ed indefinibile, di certo meno fredda di quello che dovrebbe naturalmente essere.
Dovessero un sospirato giorno deporre le armi della guerra climatica attualmente in corso, dovremo abituarci, a causa del raffreddamento globale, a tenere a portata di mano un giubbotto leggero anche in agosto se la mattina usciamo molto presto, come è capitato a me negli ultimi due giorni. Ma tutto sommato andrebbe meglio così.