martedì 14 maggio 2019

Codice della Strada: nuove disposizioni per aumentare il caos sulle strade ed i rischi per la circolazione

Nell'ottica di un peggioramento generalizzato della vivibilità della Nazione, col governo giallomerde che sui temi fondamentali (Euro; Europa Unita, Vaccinazioni tossiche) la pensa e la fa esattamente come i precedenti, un'altra mazzata al benessere del cittadino ed alla sicurezza sociale si prospetta con l'introduzione di nuove norme riguardanti la circolazione stradale. Analizziamole una per una, compresi i risvolti positivi (pochi) e negativi (tanti):


 Disposizione
 Probabile conseguenza
Limite minimo di cilindrata per l'accesso in autostrada abbassato da 150 a 120cc, ammessi anche veicoli elettrici da 11Kw in su.
Incremento degli incassi per le società - per lo più private - che gestiscono la rete autostradale; aumento del rischio per la circolazione dovuto alle scarse prestazioni dei veicoli ammessi; possibile l'utilizzo di moto 125 di vecchia generazione senza limitazioni di potenza: le loro prestazioni sono abbastanza adeguate alla circolazione autostradale
Via libera a pattini a rotelle, skateboard e monopattini a spinta sulle piste ciclabili, nelle aree pedonali, sugli spazi riservati ai pedoni e sugli itinerari ciclopedonali.
Aumento del rischio di circolazione dovuto alla differenza di velocità tra pedoni, bici ed altri veicoli a spinta animale con conseguente incitamento per i ciclisti ad occupare le strade utilizzate dai veicoli a motore.
"Maggiore distanza di sicurezza" che i veicoli a motore dovranno rispettare sorpassando i ciclisti
Aumento del rischio di scontri frontali con altri veicoli. Ma in realtà questa è una norma difficilmente attuabile stante l'intensità del traffico stradale rapportato alla larghezza media delle strade. Nella stragrande maggioranza dei casi, rispettare quest'obbligo potrebbe comportare la formazione di lunghe file di automobilisti che non ritengono di trovare o non trovano fisicamente lo spazio per oltrepassare la variante mobile. Questo soprattutto se si considera che per chi sorpassa è praticamente impossibile stabilire, con un adeguato margine di sicurezza, lo scarto col veicolo che viene sorpassato; inoltre è nota a tutti la strafottenza con la quale la stragrande maggioranza dei ciclisti pretende di utilizzare la sede stradale, procedendo affiancati o comunque lontani dal margine destro della carreggiata. Come già posto in evidenza diverse volte in questo blog, la circolazione di veicoli a trazione animale è  sulle strade aperte al traffico motorizzato anacronistica, estremamente pericolosa e andrebbe semplicemente vietata con grande rigore applicativo. Sono già frequentissimi i casi di suicidio stradale da parte di ciclisti incoscienti che infestano le nostre strade violando sistematicamente le norme del CdS nonché del Buon Senso, cosa che è anche peggio.
Possibilità per i ciclisti di percorrere sensi unici contromano
Una norma che non farebbe altro che legalizzare il malcostume da sempre in voga tra questi indebiti e strafottenti utenti abusivi delle strade, aumentando anch'essa il caos circolatorio nonché i rischi stessi per la circolazione.







Insomma, le strade come una metafora del vivere civile, con delle categorie privilegiate a cui si concedono (ulteriori) diritti senza richiedere in cambio una pari osservanza di doveri, come capita a beneficio di etnie non italiche insistenti più o meno indebitamente, sul territorio nazionale.