Vi è mai capitato di addormentarvi su di un veicolo in
movimento? Un treno, un bus, un’auto, un aereo, un traghetto… a me è capitato
che mi venisse sonno perfino in moto, e non solo da passeggero! Nonostante
infatti, a meno che non si sia in cuccetta, il treno non offre il massimo di
ergonomia per prendere sonno e neanche i migliori bus, neppure le auto e men
che mai le moto, la monotonia del suono (e degli stimoli sensoriali in generale)
poco importa la sua intensità, sortisce un effetto ipnotico che favorisce l’oblio
della veglia. Non a caso, la focalizzazione dello sguardo su di un oggetto fisso
e l’ascolto di suoni ripetitivi sono usati da sempre per favorire la
meditazione.
Perfino in una cuccetta a confine con la sala macchine di
una nave si riesce a dormire, ed in sala macchine in genere è necessario
proteggere le orecchie con delle cuffie dall’intensità del suono. Inoltre,
linee di trasmissione e motori, per quanto bilanciati producono sempre delle
vibrazioni non di poco conto ma costanti… .
E avete fatto caso che addormentandosi in simili contesti,
ci si risveglia di soprassalto non appena lo stimolo sonoro scende d’intensità
repentinamente? Se guidate, è inutile che cerchiate di fermarvi quanto più dolcemente
possibile presso l’area di sosta: non appena spegnerete il motore, il
passeggero che sta dormendo profondamente accanto a voi si sveglierà. Le variazioni
di stato infatti sono causa di risveglio, e non solo da un sonno fisiologico… .
Negli ultimi giorni, almeno qui nel Cilento, la temperatura
è scesa repentinamente a valori invernali, risvegliandoci dal torpore indotto
dalla mitezza dell’ultimo periodo e facendoci frettolosamente recuperare
indumenti più protettivi dai ripostigli estivi. I vari notiziari meteorologici
adducono le solite responsabilità a particolari masse d’aria fredda provenienti
dai Balcani o dalla Siberia veicolati da venti di primo quadrante, aree di
bassa pressione posizionate qui e là ma si guardano bene dall’osservare che la
presente condizione meteo dovrebbe essere perfettamente normale, trovandoci ad
ottobre inoltrato e considerando che il clima sulla Terra si sta gradualmente
raffreddando… .
Come, voi sapevate il contrario? Beh, se reperite a riguardo
dei dati non manipolati vi accorgete che da quasi vent’anni a questa parte la
tendenza ad un riscaldamento globale si è invertita e parecchi ghiacciai,
compresa la stessa Antartide, stanno aumentando di volume tanto da provocare un
abbassamento del livello del mare. Per quanto riguarda lo scioglimento dei
ghiacci dell’Artide, al polo nord, il discorso è un po’ diverso prima di tutto
perché si tratta di ghiacci galleggianti e quindi influenzati anche dalla
temperatura delle acque in cui si trovano, il cui scioglimento non può
influenzare il livello del mare (ci avevate mai pensato?) e poi perché pare che
una parte della responsabilità del loro scioglimento sia dovuta alla ricaduta
di neve più o meno “nera” ovvero contenente particolati inquinanti sospesi in
atmosfera sull’Artico. Questo comporta due effetti riscaldanti: l’effetto serra
generato dai particolati in sospensione e la minore albedo o rifrazione della
luce dovuta alla neve non perfettamente bianca. E non rifrangere perfettamente
la luce significa automaticamente assorbire una determinata quota di radiazione
termica.
Del resto non è strano che i media di regime manifestino una
certa inerzia nelle loro convinzioni. In genere questo è dovuto al fatto che
una notizia che induce ascolti si tiene finché si “vende bene” senza
preoccuparsi di eventuali smentite. Quando si rovina la vita di qualcuno
accusandolo senza indugio di essere Unabomber in persona oppure una Bestia di
Satana e si realizzano una serie di trasmissioni incentrate su questo, dover
ammettere poi che il soggetto era estraneo ai fatti è un duro colpo per l’audience
e ci si limita, quando proprio risulta indispensabile farlo per dovere di
cronaca, ad una smentita relegata una volta sola in penultima pagina… .
I principali media, quindi, non
si sono ancora accorti che la tendenza climatica si è invertita da parecchi
anni perché ancora si vende bene la favola del riscaldamento globale ed anche
perché, come tutte le catastrofi vere o fasulle, costituisce sempre oggetto di speculazione
e guadagno per qualcuno. Prima o poi si accorgeranno anche che le attività
antropiche industriali sono pressoché ininfluenti sulla temperatura globale e
men che mai può avere qualche influenza degna di nota la quantità di CO2
prodotta, visto che con tutte le nostre attività non riusciamo a produrne
neanche un punto percentuale di quella che produce naturalmente il mare e che è
di principale nutrimento per tutta la vita vegetale. Capiranno, prima o poi,
che le temperature medie della Terra sono determinate quasi esclusivamente dall’attività
solare che che l’Uomo, per il momento, può al massimo influenzarla a livello
locale ed in maniera transitoria. Ci metteranno decenni, probabilmente, come ci
hanno messo tanto per capire che Al Queida è stata (creata e poi) sciolta dalla
CIA nel 2002 ma i TG di mezzo mondo (occidentale) hanno continuato a parlarne
come se fosse ancora esistente e capace di azioni mirabolanti. Se lo stesso
ente di cui sopra non si fosse inventato l’ISIS, ancora ci tedierebbero col
tormentone Al Queida.
Non parliamo poi di Bin Laden che
dopo essere stato ucciso nel 2001 ha continuato a riempire le cronache terroristiche
per oltre un decennio fino a dover essere… nuovamente ucciso, questa volta con
tutti i crismi dell’ufficialità, dopo averlo ripescato notevolmente
ringiovanito, nonostante la sua grave insufficienza renale lo avesse ridotto a
mal partito già poco prima di essere ammazzato per la prima volta nel 2001.
Con tutto questo che voglio dire?
Che il cielo che vedete proprio
ora sopra le vostre teste è NORMALE e vi sembra strano solo perché all’improvviso
hanno “spento il motore” ovvero è successo qualcosa che vi fa risvegliare dal
torpore: il cielo non è più cosparso di scie chimiche evidenti, hanno sospeso
le irrorazioni, non si vedono tracce di aerei (nonostante il NORMALE traffico aereo sia sempre lo stesso) proprio quando, in condizioni di basse
temperature, la formazione di scie sarebbe più probabile.
Capito adesso? È questa la
normalità: un cielo privo di scie chimiche, nel caso non ve ne foste ancora
accorti.
E se fa più freddo del "solito" è proprio perché è venuto meno l'effetto serra generato dalle irrorazioni. Per una (tardiva) presa di coscienza, il problema è proprio questo: la
consuetudine serrata delle irrorazioni che rendono i nostri cieli bianchi e
lattiginosi anziché azzurri come dovrebbero essere, fa in modo che i primi
sembrino normali. Ed è normale per tutti quelli che sono nati nell’era delle scie
chimiche e che solo poche volte in vita loro hanno visto il cielo azzurro
quasi, anzi proprio come se si trattasse di un evento eccezionale.
Ma io ricordo bene che negli anni
’60 i cieli erano veramente azzurri, e non al massimo celesti come nelle rarissime belle
giornate di oggi, nonostante ci si trovasse in pieno boom industriale e nessun tipo
di filtro abbattesse per legge né i fumi industriali né quelli prodotti da tutti i motori Diesel.
Svegliatevi ed osservate il cielo, l’occasione vi è data da questo sprazzo
inconsueto di normalità.
Spunti di riflessione:
- le temperature medie si sono abbassate;
- il traffico COMMERCIALE aereo è sempre lo stesso;
- proprio ora che fa più freddo NON si vedono scie PERSISTENTI in cielo;
- le scie di CONDENSA si formano ESCLUSIVAMENTE ad alta quota (oltre 8000m) con temperature molto basse (inferiori ai -40°C), con alti tassi di umidità relativa (oltre 70%) e persistono generalmente per meno di un minuto, dopodiché scompaiono lasciando il cielo limpido come prima.
A voi le conclusioni...
Spunti di riflessione:
- le temperature medie si sono abbassate;
- il traffico COMMERCIALE aereo è sempre lo stesso;
- proprio ora che fa più freddo NON si vedono scie PERSISTENTI in cielo;
- le scie di CONDENSA si formano ESCLUSIVAMENTE ad alta quota (oltre 8000m) con temperature molto basse (inferiori ai -40°C), con alti tassi di umidità relativa (oltre 70%) e persistono generalmente per meno di un minuto, dopodiché scompaiono lasciando il cielo limpido come prima.
A voi le conclusioni...
Articolo corrrelato: