Un Renzi in debito di consensi
si è lasciato sfuggire l'ennesima promessa da marinaio - ed in caso di
esito contrario sarò felice di ricredermi - che riguarda l'eliminazione
una delle tante tasse illegittime che ci vengono imposte: quella di
possesso per tutti i veicoli targati anche se non circolanti.
Il vecchio bollo ovvero Tassa di Circolazione, trovava almeno la scusa legittima di esistere per coprire almeno in parte le spese statali di manutenzione delle strade e della viabilità in genere, un presupposto almeno in parte condivisibile se si considera che veniva richiesto, appunto, solo per i veicoli effettivamente in circolazione o che occupassero comunque suolo pubblico: se si teneva una spider o una moto in garage per pura passione, utilizzandola solo nella
stagione più favorevole, si poteva evitare di pagare il bollo fino alla successiva reintroduzione nella circolazione.
Si può affermare che
l'introduzione della Tassa di Possesso fu
responsabile, almeno fino a che non ci si abituò a computarne l'onere
come inevitabile e scontato,
del crollo delle immatricolazioni e delle vendite dell'usato e si può
ipotizzare che l'eliminazione di qualsiasi tassa di possesso su oggetti
per i quali è già stata abbondantemente pagata l'IVA al momento
dell'acquisto, possa imprimere un nuovo impulso ai mercati sia del nuovo
che dell'usato e quindi anche dei ricambi auto e delle autoriparazioni
e, perché no, delle autorimesse, rallentando il fenomeno assolutamente anti-ecologico
delle rottamazioni (chi sostiene il contrario non ha argomenti validi
per dimostrarlo) a volte assurdamente necessarie anche ai danni di
veicoli meccanicamente perfetti solo allo scopo di risparmiare tasse.
L'eliminazione
delle tasse auto comporterebbe anche un risparmio per lo Stato in
termini di burocrazia, costi ed apparati di di esazione e di controllo.
Ma siccome nessuno fa niente per niente
- e Renzi meno di altri - il rovescio della medaglia sarebbe un aumento
delle già iper-esorbitanti ACCISE sui prodotti petroliferi. Però tra i
due mali meglio quest'ultimo in quanto eticamente più corretto: sarebbe
d'incentivo per ridurre i consumi, per passare il più rapidamente
possibile a sistemi d'autotrazione indipendenti dal petrolio e almeno
graverebbe solo sull'uso effettivo del veicolo e non sul suo possesso.
Per godere appieno di questi effetti positivi,
sarebbe però necessario anche obbligare le Compagnie assicurative a non
speculare sul numero di veicoli che uno ha in casa e sull'utilizzo che
se ne fa: una volta ad esempio era la cosa più normale trasferire una
polizza da un veicolo ad un altro senza perdere gli sconti acquisiti
mentre ora non è più possibile: solo lo scorso anno sono stato costretto
a (s)vendere l'auto in perfette condizioni ereditata da mia madre solo
perché, avendone sfruttato al classe di merito, non era più assicurabile
alle stesse tariffe scontate ed assicurarla mi sarebbe venuto a costare
più del suo valore, in vero più affettivo che venale. Ma le Compagnie
non hanno sentimenti.
Ribadisco con l'occasione,
un importante concetto a me caro che consiste nell'osservare che se
sono proprietario di 5 veicoli, non posso certo guidarli tutti assieme
quindi non solo non è giusto che io continui a pagare tasse per ogni
singolo veicolo ma soprattutto non è giusto che paghi 5 assicurazioni
quando sono sempre io a guidare, ovviamente, un veicolo alla volta!
Un
passo che prima o poi andrebbe compiuto sarebbe quello di assicurare
per la Responsabilità Civile derivante dalla circolazione il guidatore e
non il veicolo!
In
tal modo sarebbe sempre e solo il guidatore effettivo di un veicolo ad
accollarsi le conseguenze di un incidente e non l'eventualmente
incolpevole proprietario.
I
veicoli potrebbero pagare una sorta di tassa di circolazione ridotta
quantitativamente assimilabile al premio di Rischio Statico per i
rimorchi (poche decine di euro) obbligatoria solo in caso di permanenza
su suolo pubblico e magari proporzionata alla superficie occupata ovvero
all'ingombro orizzontale del veicolo.
In
tal modo, si sgancerebbe anche il costo delle assicurazioni dalle
caratteristiche dei veicoli - una cosa che ha poco senso logico -
tranne, come appena detto, che per una piccola aggravante in base alle
superficie di suolo pubblico che occupano.