mercoledì 19 luglio 2017

Velocità progresso


Se si dovesse descrivere al meglio il concetto di "progresso" utilizzando meno termini possibili anzi un solo, non v'è dubbio che il più adatto sarebbe "velocità".
Senza rifarmi a Marinetti ed ai modernisti della sua epoca che peraltro non condivido, è fuor di dubbio che in tutti i campi dello scibile, ogni progresso riconosciuto è caratterizzato da una maggior velocità di comprensione, trasmissione, scrittura, trasporto, sintesi, eccetera.
Se confrontiamo la vita quotidiana che conduciamo, essa è caratterizzata da una serie di incombenze che assolviamo oggi con velocità enormemente maggiore rispetto al passato. Basti pensare con quanta naturalezza apriamo il rubinetto della doccia e ci aspettiamo che eroghi acqua calda invece di
dover prima andare a procacciarci della legna da ardere e tutto il resto che ne consegue.
Apriamo il frigorifero - a portata di mano e non in una nevera interrata a chilometri di distanza - e ci dissetiamo con una bibita fresca, prendiamo il nostro mezzo motorizzato e ci spostiamo agevolmente, senza fatica e soprattutto velocemente. Più velocemente ci spostiamo e più viviamo il futuro anzi anche il presente perché ci avanza più tempo per vivere la nostra vita.

In base a questo criterio, è facile riconoscere chi e cosa sta facendo in modo che il nostro progredire rallenti o addirittura regredisca: basta prendere atto di tutti quelle contingenze che ci rallentano e ci sottraggono tempo utile per vivere.
Il traffico, le biciclette, i limiti di velocità, gli assolvimenti burocratici e tanti altre contingenze che rubano tempo alla nostra vita sono indici di tentativi di farci regredire e limitare la nostra crescita umana e spirituale.
Tra le scelte del Movimento Immobile attraverso il suo sindaco Raggi c'è anche quelle d'imporre un limite di velocità per i veicoli di livello pedonale per non difre medievale. A rigor di logica, molti ciclisti e diversi sportivi in allenamento sono a rischio sanzioni perché i 30 all'ora si possono superare anche a piedi. Un bel salto nel passato: se questa è la Roma del futuro, chissà cosa ci aspetta di peggio!

L'ineffabile Dado ci parla anche di questo.

"Volevo ringrassiare persunalmenti Virjinia Rajji
 perché cu u limiti a 30 all'ora, i clienti li incurajji."