Uno dei tanti problemi risolvibili con estrema semplicità a vantaggio della comunità ed alla faccia della burocrazia, è quello dei veicoli sottoposti a sequestro. In Italia esiste uno sterminato parco veicoli sottoposti a sequestro, spesso giacenti in aeree private all'aperto. Questa condizione comporta un degrado dei veicoli accelerato dagli agenti atmosferici come acqua, salsedine, ghiaccio, vento e sole. Durante la permanenza all'aperto, i veicoli a motore possono perdere lubrificanti e carburanti, produrre residui di gomma. Inoltre lo stesso inutilizzo del veicolo comporta alla lunga il degrado definitivo delle batterie di bordo, degli pneumatici ed alla lunga di tutte le parti in gomma ed in plastica, rendendo necessaria la loro sostituzione nel caso il veicolo possa tornare in circolazione, con l'inevitabile problema dello smaltimento di un'apprezzabile massa di rifiuti altamente inquinanti. Non parliamo poi dei
vandalismi e dei potenziali incendi che possono subire i veicoli nel corso della loro lunga giacenza.
vandalismi e dei potenziali incendi che possono subire i veicoli nel corso della loro lunga giacenza.
Ora, sappiamo bene che in Italia le procedure per ottenere giustizia possono durare anche per decenni e nel tempo che passa, le amministrazioni pubbliche affrontano dei costi per mantenere in esistenza questi enormi parchi. Ma ci sarebbe una soluzione molto semplice a vantaggiosa per tutti - escluso per chi lucra sulle giacenze - con gran vantaggio economico per le amministrazioni, minor danno possibile ai proprietari dei veicoli e salvaguardia dell'ambiente:
vendere immediatamente i veicoli non appena sequestrati.
Questa soluzione permetterebbe di:
- Ridurre drasticamente i costi di giacenza;
- Permettere alle amministrazioni di recuperare ingenti fondi;
- Istituire un fondo di garanzia per i proprietari che risultassero un giorno in diritto di tornare in possesso del loro veicolo restituito però sotto forma di denaro ottenuto dalla vendita del veicolo al momento del sequestro e non dopo anni di giacenza in un piazzale che lo avrebbero ridotto sicuramente ad un rottame inservibile!
La stessa restituzione di un rottame al posto di un veicolo funzionante appare una beffa e non certo il compimento di un diritto.