Il nuovo redditometro è
chiaramente concepito con grande lucidità allo scopo di accelerare la
definitiva distruzione dell'economia nazionale (a meno che i nostri
governanti non siano totalmente imbecilli, ma ci credo fino ad un certo
punto).
Nel suo mirino ci saranno
come prima e più di prima i veicoli motorizzati immatricolati ad uso privato
ovvero tutte le nostre auto e le nostre moto.
La passione
motoristica ne farà quindi le spese: la consueta ottusità dei
parametri non terrà conto di indici realistici come l'effettivo valore di
mercato del veicolo ma al contrario, di dati assolutamente relativi e non
indicativi ai fini della presunzione di reddito, come la cilindrata o la
potenza del motore.
Il numero di veicoli
immatricolati e posseduti avrà parimenti un grande peso ed a nulla servirà
dimostrare, ad esempio che le due auto e le due moto che si posseggono,
vendute tutte assieme coprirebbero appena i premi annui delle loro
assicurazioni. In questo caso, causa ed effetto, il danno e la beffa della
situazione sono rappresentati proprio dal fatto che è difficile permettersi
di sostenere più veicoli proprio perché le assicurazioni sono troppo care e
non per altri motivi: se ho bisogno di percorrere in ogni caso 30.000km
all'anno, di carburante non spenderò cifre significativamente diverse se lo
faccio con un solo veicolo oppure alternando i quattro che possiedo.
Quindi il numero di veicoli
posseduti, la loro potenza e la loro cilindrata sono relativamente
indicativi di un reddito presunto ma SOLO perché i premi assicurativi sono
esagerati ed i parametri per calcolarne la tassa di possesso sono
concettualmente sbagliati. In altre parole sono i parametri stessi a
determinarne il lusso presunto e non il contrario.
Una valutazione simile si potrebbe fare
anche per quanto riguarda la nautica da diporto: è realmente appannaggio
delle persone più facoltose ma solo perché la stessa nautica da diporto è
considerata roba da ricchi ed in tal senso vessata e non il contrario!
Va detto che col nuovo redditometro, le barche vedono i loro coefficienti abbassarsi al livello delle... case!
Va detto che col nuovo redditometro, le barche vedono i loro coefficienti abbassarsi al livello delle... case!
E' chiaro che chi concepisce
leggi del genere evita accuratamente di andare a chiedere i soldi a chi ce
li ha sul serio e concentra i propri sforzi principalmente alla distruzione
della classe media in modo da ridurla nella schiavitù in cui già si trova
la fascia a reddito più basso o inesistente. Ciò è lampante ed
indiscutibile.
Nel suo ultimo articolo
pubblicato sul suo blog, il noto Avvocato Paolo Franceschetti si è così
espresso sull'argomento:
"Il peggio del peggio in termini di libertà però lo danno le recenti leggi tributarie in materia di spesometro, redditometro, e anagrafe tributaria. Un sistema che in teoria controllerà tutte le spese dei cittadini per “normalizzare” ogni individuo: vuoi mangiare solo le mele del tuo campo per risparmiare soldi e comprarti tanti cd musicali che adori? Non puoi... non rientri nei parametri. Sei un tedesco che lavora in Italia e hai preso la cittadinanza italiana e sei abituato a bere 10 birre al giorno? Cazzi tuoi, non te lo puoi permettere, altrimenti potrebbe scattare l’accertamento.Si potrebbe proseguire all’infinito con altri esempi, ma la verità è che le leggi esistenti servono solo ad ingabbiare il cittadino in una rete di regole quasi del tutto inutili, che servono a fargli perdere tempo al fine di distoglierlo dall’impiegare lo stesso tempo nell’evoluzione di se stesso."
Valutazione più che condivisibile.
Tuttavia, avere anche la possibilità di coltivare una passione materiale non
preclude affatto la possibilità di evolversi. E se si considera che il
"nostro" motorismo, oltre che parte integrante della nostra cultura, è in
forse assoluto la passione che è capace di generare più indotto
nell'economia nazionale, proprio con questi chiari di luna sarebbe il caso
di incentivarla e non di distruggerla.
Ma purtroppo, i nostri governanti stanno
svolgendo fin troppo bene i compiti loro assegnati, in cambio di poche e
maleodoranti briciole di potere.