lunedì 21 gennaio 2013

Il redditometro potrebbe azzerare la passionaccia nazionale

 
Il nuovo redditometro è chiaramente concepito con grande lucidità allo scopo di accelerare la definitiva distruzione dell'economia nazionale (a meno che i nostri governanti non siano totalmente imbecilli, ma ci credo fino ad un certo punto).
Nel suo mirino ci saranno come prima e più di prima i veicoli motorizzati immatricolati ad uso privato ovvero tutte le nostre auto e le nostre moto.
La passione motoristica ne farà quindi le spese: la consueta ottusità dei parametri non terrà conto di indici realistici come l'effettivo valore di mercato del veicolo ma al contrario, di dati assolutamente relativi e non indicativi ai fini della presunzione di reddito, come la cilindrata o la potenza del motore.
Il numero di veicoli immatricolati e posseduti avrà parimenti un grande peso ed a nulla servirà dimostrare, ad esempio che le due auto e le due moto che si posseggono, vendute tutte assieme coprirebbero appena i premi annui delle loro assicurazioni. In questo caso, causa ed effetto, il danno e la beffa della situazione sono rappresentati proprio dal fatto che è difficile permettersi di sostenere più veicoli proprio perché le assicurazioni sono troppo care e non per altri motivi: se ho bisogno di percorrere in ogni caso 30.000km all'anno, di carburante non spenderò cifre significativamente diverse se lo faccio con un solo veicolo oppure alternando i quattro che possiedo.
Quindi il numero di veicoli posseduti, la loro potenza e la loro cilindrata sono relativamente indicativi di un reddito presunto ma SOLO perché i premi assicurativi sono esagerati ed i parametri per calcolarne la tassa di possesso sono concettualmente sbagliati. In altre parole sono i parametri stessi a determinarne il lusso presunto e non il contrario.
Una valutazione simile si potrebbe fare anche per quanto riguarda la nautica da diporto: è realmente appannaggio delle persone più facoltose ma solo perché la stessa nautica da diporto è considerata roba da ricchi ed in tal senso vessata e non il contrario!
Va detto che col nuovo redditometro, le barche vedono i loro coefficienti abbassarsi al livello delle... case!
E' chiaro che chi concepisce leggi del genere evita accuratamente di andare a chiedere i soldi a chi ce li ha sul serio e concentra i propri sforzi principalmente alla distruzione della classe media in modo da ridurla nella schiavitù in cui già si trova la fascia a reddito più basso o inesistente. Ciò è lampante ed indiscutibile.
Nel suo ultimo articolo pubblicato sul suo blog, il noto Avvocato Paolo Franceschetti si è così espresso sull'argomento:
"Il peggio del peggio in termini di libertà però lo danno le recenti leggi tributarie in materia di spesometro, redditometro, e anagrafe tributaria. Un sistema che in teoria controllerà tutte le spese dei cittadini per “normalizzare” ogni individuo: vuoi mangiare solo le mele del tuo campo per risparmiare soldi e comprarti tanti cd musicali che adori? Non puoi... non rientri nei parametri. Sei un tedesco che lavora in Italia e hai preso la cittadinanza italiana e sei abituato a bere 10 birre al giorno? Cazzi tuoi, non te lo puoi permettere, altrimenti potrebbe scattare l’accertamento.
Si potrebbe proseguire all’infinito con altri esempi, ma la verità è che le leggi esistenti servono solo ad ingabbiare il cittadino in una rete di regole quasi del tutto inutili, che servono a fargli perdere tempo al fine di distoglierlo dall’impiegare lo stesso tempo nell’evoluzione di se stesso."
Valutazione più che condivisibile. Tuttavia, avere anche la possibilità di coltivare una passione materiale non preclude affatto la possibilità di evolversi. E se si considera che il "nostro" motorismo, oltre che parte integrante della nostra cultura, è in forse assoluto la passione che è capace di generare più indotto nell'economia nazionale, proprio con questi chiari di luna sarebbe il caso di incentivarla e non di distruggerla.
Ma purtroppo, i nostri governanti stanno svolgendo fin troppo bene i compiti loro assegnati, in cambio di poche e maleodoranti briciole di potere.