Mentre ancora ci dibattiamo nel disastro economico causato dalle disposizioni prese con la scusa della falsa pandemia da CoronaVirus, L'Ordine Mondiale della Sanità sta preparando l'annunciata seconda ondata pandemica che però non consisterà in una riedizione della CoViD-19 - dimostratasi pressoché innocua soprattutto dopo aver imparato a curarla - ma di MIS-C, un'altra sindrome inventata e già pubblicizzata sui siti istituzionali, calibrata in modo da colpire bambini e adolescenti.
A tale scopo sono già stati eseguiti richiami di massa sui giovani con vaccini veicolanti CoronaVirus inattivati allo scopo di creare interferenze virali in grado di scatenare la nuova sindrome, sulla scorta di ciò che si è verificato a Bergamo e Brescia ai danni degli anziani plurivaccinati. I primi effetti dovranno manifestarsi in sincronia con la riapertura delle scuole o presumibilmente, per motivi climatici, con l'avvento dell'autunno meteorologico.
In tal modo avranno la scusa per prelevare i bambini da scuola sottraendoli alle famiglie - la realizzazione del sogno globalista! - imponendo loro un vero e proprio TSO, ed a riguardo esistono già delle circolari più o meno ufficiali.
Come supporto disinformativo mediatico, già ora si vedono fiorire molti articoli che parlano di "bambini asintomatici contagiosi". Stanno preparando il campo.
Il nuovo spauracchio, si chiama Sindrome Infiammatoria Multisistemica o MIS-C che avrà molte analogie con la sindrome di Kawasaki che, in tal modo, da malattia rara diventerà endemica.
Se questa voce è vera, le nostre tribolazioni continueranno in malo modo.
Molti genitori hanno già deciso di non mandare a scuola i loro figli preferendo impartire loro lezioni private, e questo ancor prima di venire a conoscenza di questo nuovo rischio perché non è certo umano e salutare per gli studenti (anche dal punto di vista mentale) frequentare una scuola in cui vigono regole di distanziamento, isolamento e mascheramento.
Se poi queste regole si possono facilmente trasformare in un rapimento, meglio prevenire che... farsi curare!