La funzione della
disumanizzazione è quella di far credere che il corpo umano sia
paragonabile ad una macchina termica gestita elettronicamente e quindi
sia la cosa più naturale del mondo intervenire ingegneristicamente su di esso,
visto che la scienza attuale ce lo consente.
Non è così, ogni corpo è espressione di un essere
unico ed irripetibile che porta con sé un patrimonio che solo in parte, in
quanto razza, può condividere con altri della sua stessa specie. Prova
dell'incompatibilità di fondo dei ricambi "non originali" trapiantati è che il
sistema immunitario del ricevente non fatica ad identificarli subito come
estranei ed a cercare di liberarsene. Per impedire ciò, l'Uomo tecnologico, si
avvale della biochimica sopprimendo, con opportuni farmaci da assumere per tutto
il resto della nuova vita artificiale, le naturali reazioni immunitarie.
L'eccezione con la quale Madre Natura conferma questa regola è quella dei
gemelli monozigoti le cui parti sono perfettamente intercambiabili tra loro. Ma
anche reperendo un donatore realmente compatibile, qual'è l'etica che ci
permette di uccidere un essere per salvarne un altro?
E già, perché al contrario di come si vuole far
credere agli ingenui sostenitori delle donazioni, non è possibile trapiantare
organi da cadavere ad essere vivente. Nella letteratura fantastica, a far ciò
aveva provato il Dottor Frankenstein ma col risultato di creare un mostro! In
questo discorso rientrano anche le donazioni di sangue perché anch'esso lungi
dall'essere un olio lubrificante oppure un carburante, è un tessuto umano dotato
di caratteristiche individuali come tutto il resto dell'organismo ed infatti le
trasfusioni comportano reazioni simili al rigetto, solo più attenuate dal fatto
che l'organismo riesce mano a mano ad eliminare ogni traccia del sangue
alieno.
Con questa consapevolezza,
nessuna persona sana di mente ed eticamente dotata arriverebbe a dare mai il
consenso per un prelievo d'organi da sé stesso o da un congiunto: il problema è
che tale consenso è estorto con l'inganno. Gli espianti, come abbiano detto
possibili esclusivamente da persone vive e vegete, avvengono in un regime di
sedazione muscolare in modo che il malcapitato non possa muoversi anche se
dovesse tornare cosciente durante l'operazione, e quindi nessuno ci assicura,
anzi ci sarebbero delle prove contrarie, che l'espiantato non abbia coscienza -
e provi quindi immenso dolore - della sua macellazione.
Non è finita, costituendo questa insana pratica
un affare planetario, nessuno ci può garantire che dietro ad una diagnosi
affrettata di "morte cerebrale a cuore battente" non ci sia l'intenzione
criminale di predazione
d'organi. E allora vuol dire che tutti quelli che sopravviverebbero solo
grazie ad trapianto dovrebbero rinunciare a questa possibilità?
Qui il discorso prende due pieghe, una
scientifica e l'altra filosofica.
Diciamo pure che i trapianti di organi sono
frutto di un'interpretazione meccanicistica della vita giustificata dello
scientismo più becero: se medici del passato sono riusciti a reintegrare con
successo parte del plasma perduto con semplici infusioni di... acqua di mare, la
cui composizione è molto simile al plasma umano, com'è possibile che la ricerca
su di un plasma sintetico sia puramente teorica?
Il fatto è che con la pratica delle trasfusioni,
il giro d'affari che ne deriva è molto più interessante.
La coltivazione in vitro di organi della stessa
persona da curare è una realtà che aggira del tutto il problema dei rigetti. E
allora perché questa via è praticata solo molto timidamente ed in casi legati
per lo più alla chirurgia ricostruttiva?
Semplice: perché è meno conveniente ed inoltre
renderebbe inutile tutta una categoria di farmaci antirigetto! Il motore di
tutto sono sempre il denaro, la convenienza, gli interessi privati: diffidate
dei propagandati intenti "umanitari": dietro ogni operazione del genere c'è
sempre da sospettare un tornaconto ben preciso. Il fatto che parli di questo su
di un sito di vocazione motoristica è legato all'esclamazione di un chirurgo
italiano che, in mancanza di... patri di ricambio disponibili, si lasciò
scappare "Ora ci vorrebbe solo un bell'incidente motociclistico!".
Gli organi da trapiantare si possono prelevare esclusivamente
da organismi viventi uccidendoli con l'espianto e proprio in virtù di questo
nessuno ci garantisce che venga fatto tutto il possibile per salvare un comatoso
giunto in ospedale. Non sottoscrivete mai campagne in favore di donazioni. Di
nessun tipo.
Per quanto riguarda l'aspetto filosofico della
questione, il discorso si circoscrive ad una giustificazione plausibile
dell'attaccamento alla vita: ma se l'essere umano non è solo corpo fisico,
allora perché ostinarsi a... non morire quando ciò sembra inevitabile e la morte
del corpo non è altro che una conseguenza ineludibile della vita stessa?
In ogni caso, guardate questo video che potrebbe
risultare illuminante per coloro ai quali hanno fatto credere che, esattamente
come per la favola del Dottor Frankenstein, sia realmente possibile trapiantare
organi da cadavere ad essere vivente.
già pubblicato da heymotard.it
Nota: questo video è presente anche su YouTube ma parzialmente censurato dai vincoli di registrazione e della maggiore età
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