mercoledì 3 agosto 2016

La Regina delle Turbo - Kawasaki GPZ 750 Turbo

Nei primi anni '80, dopo la definitiva affermazione dei motori turbocompressi nelle corse automobilistiche, la definizione "turbo" divenne così popolare da essere usata spesso a sproposito per integrare i nomi dei più svariati prodotti commerciali che con i motori non avevano nulla a che vedere.
Questa ondata di... fanatismo motoristico andò a contagiare per un breve periodo anche il settore motociclistico, tanto che tutte e 4 le Case nipponiche decisero che era arrivato il momento giusto per proporre le prime moto di serie turbocompresse della storia. Per la verità, un prototipo evoluto di moto turbocompressa fu presentato anche dall'italianissima Moto Morini con un modello derivato dalla 500 di serie anche se poi non se ne fece più niente, vivendo la Casa italiana un periodo crepuscolare.


Moto Morini 500 Turbo - 1981
Una volta sul mercato, la GPZ 750 Turbo fu capace di capovolgere il giudizio negativo che l'utenza aveva espresso sulle moto turbocompresse basando la sua opinione sui pessimi risultati raggiunti dalla Honda con le sue CX500 e 650 Turbo, dalla Suzuki XN85 e dalla Yamaha Seca Turbo, anch'esse da 650cc.
Si trattava in ogni caso di moto assolutamente squilibrate ed infruibili, dai motori nervosi e dalle ciclistiche incapaci di gestire le prestazioni. Oltretutto erano tutte assolutamente inguardabili, tra le moto più brutte mai messe in commercio, tra le quali svettava in negativo la Yamaha.

Distinguendosi nettamente dalla concorrenza, la Kawasaki offrì un prodotto assolutamente affascinante secondo i canoni estetici non solo dell'epoca e perfettamente equilibrato sotto ogni punto di vista, dotato di un motore potentissimo e progressivo e di una ciclistica perfettamente in grado di amministrarlo.
Questo risultato fu permesso anche dalla saggia scelta di optare per un motore più grande di cilindrata, in grado di fornire prestazioni superiori pur conservando un carattere docile e progressivo, accontentandosi di minori pressioni di alimentazione rispetto alla concorrenza.
Le sue prestazioni erano tuttavia allineate alla contemporanea GPZ 1100 R (tra le primissime moto al mondo ad essere dotate di alimentazione ad iniezione) ed in grado di renderla per un periodo la moto di serie più veloce del mondo.

Seguono due video in cui, rispettivamente, una GPZ Turbo ridicolizza una Yamaha R1 in accelerazione da fermo e la sua presentazione ufficiale.


-