Come
l'acqua e la corrente elettrica, anche il Fisco sceglie la via più
breve e praticabile col minimo dispendio energetico per propagarsi ed
assecondare la sua differenza di potenziale economico.
Agisce come un'idrovora, risucchiando e prosciugando per prime le riserve d'acqua meno consistenti.
Ma,
come un'idrovora, non può che agire esclusivamente su di una serie di
pozze d'acqua in qualche modo collegate tra loro; è incapace, infatti,
di esplicare la sua azione drenante a danno di tante altre pozze d'acqua
che persistono indisturbate in altri bacini.
Questi bacini rappresentano esattamente, sempre rimanendo in metafora idraulica, ciò che comunemente si definisce "il sommerso".
Il sommerso in Italia
è rappresentato ad esempio dagli emolumenti su estero o mascherati al
fisco, corrisposti dai poteri sovranazionali ai politici che asservono i
loro interessi sul territorio italiano. Il fatto che non solo i singoli
politici ma perfino lo stesso Stato italiano sia titolare di conti
correnti dislocati in paradisi fiscali, è una delle prove di quanto esso
non sia affatto espressione dei propri sudditi ma, come sosteneva
Bakunin, un ente parassita di una società civile.
Ma non apriamo questo discorso, andiamo avanti nell'esposizione.
Il bacino sommerso più consistente
è notoriamente quello alimentato dalla fiorente industria del crimine
che avrebbe solo limitatissime possibilità di operare se non fosse
strettamente implementato allo Stato. Soprattutto al giorno d'oggi, con
tutte le tecnologie pervasive e di controllo di cui si dispone, nessun
ente criminale, per quanto organizzato, avrebbe possibilità di
prosperare all'infinito se non fosse strettamente in affari con lo Stato
stesso. Sarebbe infantile immaginare il contrario.
Già
durante il ventennio fascista, quando sì e no esisteva una rete
telefonica, per risolvere il problema della Mafia istituita dai padri
risorgimentali - in particolare da Mazzini - in Sicilia e negli USA,
Roma inviò il famoso Prefetto "di ferro" Cesare Mori che non ci mise più
di tanto ad estirpare il fenomeno dall'isola e rientrare a Roma,
semplicemente svolgendo delle indagini e traendo in arresto tutti i
mafiosi insistenti sul territorio.
Ma
un focolaio di sedicenti "uomini d'onore" continuava ad operare
all'epoca negli USA e fu per organizzare la logistica necessaria allo
sbarco in Sicilia e minare la resistenza che gli americani assegnarono
pieni poteri all'allora detenuto Lucky Luciano per riorganizzare la
Mafia in Sicilia. Da allora il legame tra questa organizzazione
criminale e gli USA è stata imprescindibile, soprattutto per quanto
riguarda i traffici di armi e droga, campi nei quali gli USA primeggiano
nel mondo, ed anche quale manovalanza politica sul posto, intesa sia a
livello legislativo che di intelligence, con annessi e connessi.
Il
ruolo funzionale dei criminali etichettati come tali dal Sistema ad
essi colluso, è unicamente quello di perpetrare azioni illegali
nell'interesse delle dinamiche di Stato; infatti vengono immediatamente
individuati ed arrestati, col pignoramento di tutti i loro beni, se si
azzardano ad investire in attività legali redistribuendo la ricchezza
accumulata. Ciò contrasterebbe con i piani di dissesto ed impoverimento
del Paese.
Chi
non conosce queste elementari realtà storiche e sociali dovrebbe
evitare di esprimere opinioni demenziali sul fenomeno mafioso ed i suoi
"presunti" legami con lo Stato.
Il sommerso di cui si parla di più
è quello, irrisorio se paragonato ai primi due bacini, costituito dalla
produzione economica attuata da piccoli imprenditori più o meno
disperati che solo eludendo l'iniqua pressione fiscale riescono a
sopravvivere, creare posti di lavoro ed a creare gettito IVA ogni qual
volta acquistano beni dal mercato ufficiale grazie alla possibilità
economica offerta dai loro incerti guadagni. Al di là del millantato
danno arrecato all'erario, c'è sempre da tener contro che la colpa
principale di questo sommerso, esattamente come l'emerso derivante dal
riciclaggio di denaro sporco (vedi paragrafo precedente), è quella di
far crescere l'economia del Paese, obiettivo diametralmente opposto a
quello perseguito dalla criminale pianificazione governativa. Purtroppo,
questo sommerso è quello più facile da identificare e più perseguito
per principio, soprattutto se è messo in atto da cittadini italiani
residenti nel Paese.
Molta più tolleranza
è adottata per i cittadini stranieri a cui è concesso fare un po'
quello che pare a loro fino a che non danno troppo nell'occhio come nel
caso di grosse imprese cinesi. Ma sia i contabili che gli investigatori
del Fisco non sono tenuti a conoscere il cinese é altre lingue aliene
alla nostra formazione. Così come un Tutore dell'Ordine per mera
pigrizia può mostrarsi a volte più accondiscendete con un cittadino
straniero che non riesce a capire, anche il Fisco preferisce
perseguitare coloro che parlano la sua stessa lingua.
Articolo ripreso da I Truffatori