martedì 14 febbraio 2017

E' la Natura che chiama, Gennà!

 Il titolo è riferito alla battuta finale della scenetta contenuta in uno spot pubblicitario diffuso anni addietro ma che oggi descrive bene una delle motivazioni per cui le molestie a carico delle donne, stanno diventando una vera emergenza in Europa; in particolare in Italia, Germania e Svezia.

Diciamo subito che statisticamente, esiste una stretta correlazione tra il numero di immigrati presenti in un Paese ed il numero dei casi di stupro. Questo è un dato di fatto censurato dal Politicamente Corretto ovvero da quella disinformazione di regime tesa a nascondere la realtà oggettiva:




 Le motivazioni, per altro abbastanza logiche, sono da ricercarsi in diversi fattori antropologici:

La bomba - Il campione del migrante "tipo" ovvero circa l'85-90% del totale, è costituito da maschi in buona salute, agiati e ben nutriti di età compresa tra i 25 ed i 35 anni. Stiamo parlando quindi di un campione di popolazione fortemente sbilanciato dal punto di vista sessuale, in una fascia d'età in cui i livelli di testosterone sono ancora molto alti (nei maschi in generale, raggiungono il picco a 19 anni per poi calare progressivamente) che influenzano quindi in proporzione il desiderio sessuale.
E' vero che negli ultimi tempi vengono importate anche molte femmine, in particolare dalla Nigeria, destinate alla prostituzione volenti o, molto spesso, nolenti ma si tratta di una percentuale irrisoria che inoltre non va tutta "a beneficio" dei migranti ma finisce nella rete criminale già esistente della prostituzione, gestita anche da stessi nigeriani.
A questo si aggiunge il rilievo biochimico di un maggior livello naturale di testosterone nelle razze caratteristiche del centro Africa, il più alto tra tutte: se sono beneficiati da Madre Natura buon per loro, non si tratta di un fattore su cui si può intervenire!

Quanto sopra descritto, costituisce la "bomba" sociale ma non è tutto.

La miccia - I migranti che giungono in Italia e quindi in Europa, mostrano, nel loro comportamento e nelle loro esternazioni, di essere estremamente coscienti del fatto che in questo continente godono principalmente di diritti, più di quanti ne spettino ai cittadini europei, e sono abbastanza liberi di violare leggi o disposizioni, correndo un rischio quasi sempre aleatorio.
Oltre a capire perché i nostri governanti ed in nostri magistrati permettano questo stato di cose, bisognerebbe capire chi e perché rende edotti di questo i migranti nei loro Paesi d'origine. Che c'entri qualcosa qualche organizzazione (dis)umanitaria legata a Soros? Mah... anzi certamente.

La scintilla - Indipendentemente dalla loro biochimica, che non può essere un fattore di colpa per nessuno, la stragrande maggioranza dei migranti proviene da culture e religioni nelle quali la donna è sottoposta istituzionalmente all'uomo ed è trattata come un oggetto da chi vanta su di lei un diritto di proprietà oppure da chiunque, nel caso si tratti di una donna che in qualche luogo o momento della sua vita possa apparire indipendente.
A questo si aggiunge la scarsa considerazione che in tali culture e religioni, le persone hanno delle donne che si aggirano da sole ed abbigliate in modo che a loro appare osceno o quanto meno discinto. Per molte di queste menti semplici, molte delle nostre donne sono considerate automaticamente di facili costumi e probabilmente si meravigliano anche se non le trovano consenzienti ai loro approcci.

L'esplosione - Si verifica quando tutti i presupposti elencati sono concatenati nel giusto ordine ed è rappresentata da ogni singolo caso di violenza maschile esercitata sulle donne; eventi che in Europa sono molto di più di quanti ne riporti la cronaca in quanto commessi elettivamente da immigrati ed i media allineati, quando possono, cercano di nasconderli o sminuirne la gravità. 
Quindi, di cosa si parla realmente quando si affrontano questi problemi a livello politico o nei talk-show? Si discute sulle cause o più propriamente sugli effetti? Lo si fa in modo erudito e cosciente?
Spesso appare esattamente il contrario: quando donne vengono molestate o stuprate nel nostro Paese, sembra che a livello mediatico i mostri siano indistintamente tutti i maschi. Forse proprio per generare questo equivoco funzionale, scattano pronte le accuse di razzismo a chi adduce prove evidenti ed inconfutabili che la maggior parte dei crimini di questo tipo non viene commesso da maschi di etnia e cultura italica, nonostante siano statisticamente molto più numerosi (per il momento). E questo al di là del loro livello di testosterone.

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