giovedì 15 settembre 2016

Pneumatici d'annata


Prima dell'era internettiana ed al di là dell'apprendimento diretto sul campo, la cultura motociclistica si diffondeva attraverso la lettura di libri o periodici di settore e solo marginalmente attraverso le cronache sportive trasmesse dalla TV. Inutile precisare che così succedeva anche per tutti gli altri campi d'interesse umano.
Con i blog personali, le chat, la possibilità di inserire commenti a margine di un articolo, i forum, chiunque ha ormai la possibilità di dire la sua ed apportare la sua esperienza al prossimo. Il problema è che se per scrivere un libro o un articolo su di un periodico cartaceo è richiesto un minimo di competenza, così non è per le nostre esternazioni in rete, compresa la presente, per carità... .
Nei forum frequentati da gente competente, in breve ci si rende conto se uno
afferma sciocchezze oppure no, se la sua esperienza apporta notizie utili e significative oppure i suoi resoconti sono viziati da punti di vista e presupposti sbagliati, sempre ammesso che non siano ipocritamente falsi.
Attraverso la rete dunque, è accertato che si possano diffondere più facilmente false credenze, al secolo le cosiddette bufale, animali che nella loro forma virtuale non apportano alcun vantaggio alla comunità umana, anzi.

Settimana di produzione
Tornando all'ambito motociclistico, da operatore di settore ho notato che molti aspetti tecnici una volta noti solo agli addetti, con l'avvento dei forum specializzati sono diventati noti praticamente a tutti gli appassionati o praticanti. Tra questi, la capacità di individuare la settimana di produzione(*) stampigliata sul fianco degli pneumatici, dato che secondo la convinzione diffusa ha una rilevanza significativa assoluta ma che invece, come vedremo, è solo relativa.
Le Case produttrici prescrivono delle norme ben precise riguardo la conservazione degli pneumatici elencandole in apposite pubblicazioni riservate generalmente ai loro rivenditori. Queste norme prevedono, per le gomme moto:
  • La stockaggio in verticale su appositi supporti svasati;
  • l'assenza di qualsiasi carico insistente sullo pneumatico;
  • il riparo dalle componenti UV della luce non solo solare ma anche di determinate fonti artificiali (in pratica è meglio rimangano sempre all'ombra);
  • la permanenza in ambienti asciutti e lontano da oli e solventi;
  • la conservazione in un limitato range di temperature: non troppo al freddo, non troppo al caldo. 
     *) la settimana di produzione, da quando riportata, è stata indicata con tre cifre fino al 1999 e con quattro dal 2000 in poi. In entrambe le numerazioni, le prime due cifre indicano la settimana, le rimanenti l'anno di fabbricazione. Ad esempio, la stampigliatura visibile nella foto individua il periodo di fabbricazione della gomma nella 35ma settimana dal 2010.
In particolare, le carcasse col tempo possono arrivare a "memorizzare" delle deformazioni dovute a dei carichi applicati per tempi prolungati, tanto da conservare tracce della deformazione acquisita anche a gomma montata, generando quindi vibrazioni o scuotimenti.

Parallelamente, le mescole di gomma esposte ai raggi UV finiscono col cristallizzarsi, subendo una sorta di processo di fossilizzazione, fenomeno che può essere provocato o accelerato anche dalla contaminazione con solventi in grado di estrarre alcune componenti oleose. Temperature estreme peggiorano ulteriormente la situazione.

Componenti luminose
Per cui, è vero che una gomma più "fresca" di produzione sia in linea di massima più simile a quanto previsto dal costruttore di una molto datata ma ciò è vero solo a parità di conservazione. Si può osservare di persona che sono sufficienti non più di un paio di stagioni estive di piena esposizione al sole di una gomma (qualsiasi gomma, non solo di pneumatici) perché denunci un visibile decadimento d'aspetto se non addirittura delle screpolature.

Sugli pneumatici conservati, molto difficilmente si possono notare screpolature anche se sono molto vecchi; tuttavia se ne può apprezzare il decadimento dall'opacizzazione della gomma. Se sono veramente molto vecchi (parlo di periodi che superano il decennio) e soprattutto mal conservati anche se apparentemente integri, provando a montarli ci si accorge subito che non sono in grado di offrire un'aderenza decente, la loro virtù principale!

Gli pneumatici montati, per via della deformazione continua che subiscono i loro fianchi quando il veicolo è in movimento, mostrano molto più facilmente screpolature dovute alla stagionatura delle mescole ma perfino quando ciò succede, non è detto che abbiano perso in maniera drammatica la loro capacità di aderire all'asfalto. Intendiamoci: è sempre buona norma sostituire una gomma visibilmente screpolata sui fianchi ma non è il caso di allarmarsi e chiamare il carro attrezzi non appena si noti questa condizione, magari durante un viaggio! La struttura che arma gli pneumatici è la carcassa sottostante, sul fianco la gomma svolge solo una funzione di rivestimento e protezione: prima che la carcassa cominci a danneggiarsi a causa delle screpolature, generalmente si fa in tempo a sostituire la gomma perché ormai il battistrada è usurato. In altri casi, la mescola sarà diventata talmente dura da non usurarsi praticamente più ma sfido a trovare un motociclista sano di mente che vada in giro con una gomma in tali condizioni!

Pirelli MT60
Personalmente, solo in occasione di un controllo preventivo in vista di un viaggio mi sono accorto di avere una gomma davanti molto screpolata sui fianchi. Ero cosciente dello stato d'usura del battistrada, soprattutto sui fianchi come succede per le gomme anteriori, e stavo aspettando che lo stesso scendesse al di sotto dei 2mm, lo dico sinceramente anche perché quanto ad aderenza risultava ancora affidabile.
Resomi conto della situazione, l'ho sostituita senza indugio prima di affrontare il viaggio, approfittando del fatto che quando chiusi l'attività di rivenditore me ne rimase anche qualcuna della misura richiesta.
Me ne rimasero molte proprio a causa delle fisime di tanti miei clienti sulla settimana di produzione... .
Dopo averla montata, l'ho provata e devo dire che va benissimo, meglio della precedente Metzeler Tourance che oltre ad essere screpolata ed usurata cominciava anche a diventare vecchiotta, risalendo sicuramente a prima del 2005 quanto a fabbricazione (ho visto ora la data sulla posteriore che ricordo essere più nuova)!
La nuova gomma è una Pirelli MT 60; non so neanche se è ancora in produzione ma negli anni l'ho conservata con attenzione e devo dire che alla prova pratica si è dimostrata appartenere ad una buona annata, il 1996.