Probabilmente, gli USA non sono del tutto certi del controllo che
esercitano sulla politica italiana, viste le recenti esternazioni (che
in uno Stato sovrano dovrebbero essere definite più propriamente
"ingerenze") dell'ambasciatore americano sul referendum in arrivo.
Se
gli USA si schierano apertamente per il SI in casa nostra, infatti, allora
possiamo star certi che questa sarà una preferenza che indebolirà il
Paese e lo assoggetterà maggiormente al controllo americano. Un passo indietro per qualsiasi nostro anelito di miglioramento ed indipendenza.
Evidentemente,
ai fini di un controllo totale su di noi, non è sufficiente che i
nostri Presidenti del Consiglio post-Berlusconi siano stati nominati
arbitrariamente a Washington invece che regolarmente eletti in Italia e non
basta che un intero partito politico, il PD (Partito Delle banche), sia finanziato e non rappresenti altro che gli interessi americani fin dal tempo di Occhetto alla dirigenza PCI, una volta trovatosi orfano dei finanziamenti URSS a seguito della caduta del muro (e più propriamente dell'ideologia comunista).
basta che un intero partito politico, il PD (Partito Delle banche), sia finanziato e non rappresenti altro che gli interessi americani fin dal tempo di Occhetto alla dirigenza PCI, una volta trovatosi orfano dei finanziamenti URSS a seguito della caduta del muro (e più propriamente dell'ideologia comunista).
Purtroppo anche una forza finto-rivoluzionaria come il M5S è andata (contro il volere di una gran parte della base) a dare man forte alle forze politiche italiote filo-statunitensi.
Non è bastato
neanche aver avuto per ben tre legislature consecutive (una legittima, l'altra illegittima, l'ultima
dissimulata con un fantoccio) un agente CIA
come Capo di Stato. La M.A.F.I.A. di mazziniana memoria
non ha insegnato poco agli americani.
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